giovedì 31 maggio 2012

Marco Travaglio a Servizio Pubblico 31/5/2012

La paratina (da Servizio Pubblico)

Il vilipendio ai tempi di internet



Nell'Italia repubblicana esiste un reato che richiama l'assolutismo monarchico e la figura di Luigi XIV: il vilipendio del presidente della Repubblica. L'articolo 278 del codice penale recita "Offese all'onore o al prestigio del Presidente della Repubblica. Chiunque offenda l'onore o il prestigio del Presidente della Repubblica è punito con la reclusione da uno a cinque anni". Il reato di vilipendio deriva dal Codice Rocco del periodo fascista. Nel ventennio si tutelava dal delitto di lesa maestà la figura del re e di Mussolini, dal dopoguerra i presidenti della Repubblica. Il reato di vilipendio non è qualcosa rimasto sulla carta, a monito. È stato invocato innumerevoli volte, spesso dai partiti a scopi politici, e anche applicato. Giovannino Guareschi fu condannato a otto mesi per una vignetta in cui il presidente Luigi Einaudi sfilava, invece che tra i corazzieri, tra bottiglioni di Nebiolo della sua tenuta, impreziositi dall'etichetta "Presidente della Repubblica Italiana". Io dovrei aver già accumulato una decina di ergastoli.
Il confine tra satira, critica e vilipendio ("considerare vile") è materia più indefinibile del sesso degli angeli. Inoltre un cittadino, perché il presidente della Repubblica sarà il primo dei cittadini, ma sempre cittadino rimane, non può essere più uguale degli altri di fronte alla legge. Dai tempi del duce e di Einaudi qualcosa è cambiato. È arrivato Internet. Per analizzare eventuali vilipendi non sarebbero sufficienti tutti i poliziotti incaricati di scandagliare il web al lavoro per 100 anni. La Rete è troppo grande per essere conosciuta, "Too big to know", come sostiene David Weinberger nel suo libro dallo stesso titolo. Che si fa? Si spara nel mucchio alla dove prendo prendo?
Io credo che Il Presidente della Repubblica giunto alla fine del suo settennato potrebbe chiedere l'abolizione dell'articolo 278, o almeno la sua depenalizzazione. Sarebbe un bel gesto con cui farsi ricordare. (www.beppegrillo.it)

Bufale planetarie

Ora spunta anche chi, ispirandosi alle teorie di Raffaele Bendandi, profeta di terremoti ignorato dalla comunità scientifica, ci informa che il 3-4-5-6 giugno Calabria e Sicilia rischiano un forte sisma a causa del transito di Venere davanti al sole. Come nel 1984 quando si disse che a causa dell'allineamento dei pianeti ci sarebbe stata una catastrofe planetaria ! Mi sembra che ad oggi siamo ancora tutti qui.

mercoledì 30 maggio 2012

Subito i soldi per la ricostruzione



Nessuno può indovinare dove e quando ci sarà un terremoto. Questo però non significa fare finta che per il passato non ci siano responsabilità precise, non per il terremoto ma per le sue conseguenze. Se quando la terra trema i capannoni crollano e uccidono gli operai la colpa non è del destino feroce ma di chi ha costruito quei capannoni senza rispettare le regole antisimiche e di chi in tutti gli ultimi decenni non si è mai preoccupato di controllare che quelle norme fossero rispettate. Credo quindi che abbia fatto bene il procuratore della Repubblica ad aprire un’inchiesta per capire se ci sono delle responsabilità specifiche.
Oggi, comunque, la prima emergenza è trovare subito i soldi per garantire la sicurezza delle persone che vivono nelle zone del terremotate. Stamattina il governo ha scelto di seguire la solita strada e di alzare il prezzo della benzina, che come sempre non verrà mai più abbassato.
Noi indichiamo un’altra strada. Abbiamo già presentato in commissione Bilancio una risoluzione che può essere approvata oggi stesso, nel giro di pochi minuti, e che permette di stanziare i primi 150 milioni. La risoluzione dice semplicemente al governo di prendere i soldi previsti per la cosiddetta legge-mancia e di finalizzarli alla ricostruzione e alla ripresa economica delle aree disastrate.
Oltretutto sarebbe un atto di giustizia. La legge-mancia è infatti quella legge truffa introdotta dal governo Berlusconi, cancellata da quello Prodi e reintrodotta, raddoppiata, dal nuovo governo Berlusconi che concede ai parlamentari i fondi per finanziare chi gli pare. Per intenderci, è la legge grazie alla quale lo Stato ha finanziato la scuola della moglie di Bossi e che noi dell’IdV non abbiamo mai preso e abbiamo restituito sempre al ministero del Bilancio.
Questi sono i primi 150 milioni. Poi ce ne sono altri 100, quelli relativi alla rata di giugno del finanziamento ai partiti. Noi abbiamo presentato un disegno di legge per l’abrogazione del finanziamento dei partiti e il 6 ottobre partiremo con un referendum contro l’attuale legge appena approvata. In base a questa legge è rimasto il 50% dei finanziamenti: circa 90 milioni. Noi abbiamo presentato un emendamento per destinare anche quelli alla ricostruzone, arrivando così intorno ai 250 milioni. Soldi veri, non chiacchiere.
Noi, in ogni caso, manterremo la promessa fatta e destineremo a questo uso la prossima rata del rimborso per il 2008. E’ l’ultima rata che ci spetta e ammonta, dopo il dimezzamento, a circa 2 milioni di euro. Non ci rinunceremo perché andrebbe automaticamente suddivisa tra tutti gli altri partiti. La consegneremo invece all’autorità locale o a quel gruppo di cittadini che ci sembrerà più capace di utilizzarla al meglio per aiutare le popolazioni colpite. Sarà forse un granello ma servirà comunque per aiutare quelle popolazioni a ricostruire. (www.antoniodipietro.it)

Parata


martedì 29 maggio 2012

Terremoto: il crollo dei capannoni industriali

Il mobilificio, il caseificio, l’officina… Il pachistano e il marocchino morti insieme ai colleghi di lavoro italiani… Stavolta le scosse di terremoto sono arrivate di martedì al mattino, e così le vittime aumentano purtroppo, nel crollo dei capannoni industriali. Al cordoglio e alla solidarietà, deve aggiungersi una riflessione amara. Perchè stiamo parlando dei distretti industriali portati ad esempio come la più felice espressione del sistema economico italiano. Possibile che strutture di costruzione recente, in zone di elevato reddito e di antica tradizione manifatturiera, rivelino una tale fragilità? Possibile che i luoghi di lavoro si rivelino ancora una volta soggetti a rischio nonostante si tratti di opere realizzate da poco? La calamità naturale e l’insensibilità sociale ancora una volta si intrecciano sul territorio italiano. (www.gadlerner.it)

Non si puo' morire di terremoto! Intervista a Giampaolo Giuliani (dal blog www.beppegrillo.it)

lunedì 28 maggio 2012

Calcio in manette

«Quale potrebbe essere la reazione degli Azzurri?. Da un lato è chiaro che certe notizie provocano malumore, ma potrebbe anche dare una molla per dimostrare il volto pulito del calcio. Se la magistratura si muove è perchè qualcosa di certo c'è. Io che frequento l'estero da parecchi anni, devo dire che lasciamo una brutta immagine del nostro calcio. Da italiano la prima sensazione è che veniamo derisi all'estero, rimane il fatto che venivamo sempre additati come intrallazzoni, mafiosi e questo fa male perchè io posso dire di aver pagato lo scotto di un atteggiamento che ci coinvolge tutti». (Giovanni Trapattoni)

Passaparola - Il futuro delle stragi - Nicola Biondo - (dal blog www.beppegrillo.it)

venerdì 25 maggio 2012

Silvio e le elezioni presidenziali “bunga bunga”



Mentre al Tribunale di Milano si esibiva in una gustosa deposizione la sua protetta soubrette Marystell Polanco, a Roma l’ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, esponeva il suo progetto di riforma costituzionale incentrata sul modello francese. Quando i gionalisti gli hanno chiesto se avesse intenzione di candidarsi alla presidenza della Repubblica, nel caso si procedesse come da lui auspicato per elezioni diretta, Berlusconi non lo ha escluso: “Deciderà il Pdl”, ha concesso, con il suo consueto riguardo alla democrazia interna di un partito abituato alle scelte collettive. Il Cav non ha purtroppo precisato se la signora Polanco, la quale stava in quel momento descrivendo i travestimenti da Boccassini e da Obama nelle cene di Arcore, sarebbe stata assunta come corazziere in caso di suo approdo al Quirinale.
Se questa era la “grande sorpresa politica” che Angelino Alfano teneva in serbo da un mese per rilanciare il centrodestra, dobbiamo riconoscergli almeno che è stato molto spiritoso. (www.gadlerner.it)

Solo chiacchiere e crocifisso



Il presidente dello IOR, Ettore Gotti Tedeschi è stato sfiduciato dal consiglio di sovrintendenza della Banca Vaticana.

Qualche tempo fa, Jp Morgan (non la Banca Etica, per dire…) aveva chiuso il conto dello Ior, considerandolo un “ente a rischio”. Ai primi di marzo lo Ior era entrato nel mirino delle indagini della procura di Roma per presunte violazioni della normativa antiriciclaggio.

E sulla Banca Vaticana sono in corso indagini, da parte della Procura di Roma, circa diverse centinaia di milioni di euro utilizzati in maniera “non consona ai principi dell’Istituto”.

Lo Ior, il Banco Ambrosiano, Sindona, Calvi, le norme antiriciclaggio…

Storie vecchie e nuove sempre all’insegna della trasparenza e del Cristo, insomma.

No, ma tranquilli: continuate pure a romperci i coglioni con l’8×1000 e i preti che aiutano i poveri e danno da mangiare ai piccioni. (www.donzauker.it)

Omertà

Puntata del Giovedì 24 maggio Servizio Pubblico. Non distante dalla chiesa in cui si sono celebrati i funerali di Melissa, uccisa nell'attentato davanti alla scuola Morvillo Falcone di Mesagne, viveva uno dei più importanti boss della Sacra corona unita, la mafia pugliese. Francesca Fagnani intervista "Zio Ennio", padre dell'ex capoclan di Mesagne, ora pentito.

Le vignette di Vauro a Servizio Pubblico 24/5/2012

giovedì 24 maggio 2012

Marco Travaglio a Servizio Pubblico 24/5/2012

Con la padella in mano



Sono immagini che stanno facendo il giro della rete. La Senatrice del Partito Democratico Anna Finocchiaro all'Ikea, assieme agli agenti di scorta, mentre fa shopping. L'indignazione dei cittadini, diffuse le foto, è esplosa immediatamente. Lei si è difesa dicendo che la scorta per lei "non è un piacere", e che prova a "fare una vita normale". Su questo non c'è dubbio. Sono decisioni del Ministero dell'Interno, sicuramente non piacevoli. Ma dei poliziotti pagati e preparati per proteggere i vertici istituzionali del Paese sorpresi con padelle e stendibiancheria in mano, mentre spingono il carrello della spesa per l'Onorevole di turno, beh, non ce n'è, è un'immagine devastante, soprattutto di questi tempi. E non voglio nemmeno immaginare cosa sarebbe successo se qualche malintenzionato avesse deciso di agire proprio in quel momento. Cos'avrebbero fatto i bodyguard, sguainato la spada-water? (http://nonleggerlo.blogspot.it/)

Bussate, pagate e vi sarà aperto

Spunta in un libro con carteggi papali riservati un untuoso biglietto personale di Vespa, (notare la sensazionale burinata dell’intestazione con quel “Dr. Bruno Vespa”) al segretario particolare del Papa, mons. George Gaenswein, per informarlo di avere fatto una “piccola” (10 mila E) offerta al Papa per la sua carità, in occasione del Santo Natale, in barba alla famosa legge secondo la quale la vera carità è quella fatta anonimamente e in silenzio. E per domandare – guarda la coincidenza – quando può incontrare il Santo Padre. Citofonare Lutero. Subito. E mandarlo a inchiodare qualche tesi sulla porta. A porta. (Vittorio Zucconi http://zucconi.blogautore.repubblica.it/)

Il Ql di Casini


La febbre terzana che ha colpito Bersani che sproloquia di "non vittoria" ha colpito anche Azzuro Caltagirone, in arte Casini. Premessa: il MoVimento 5 Stelle ha rifiutato in passato il rimborso elettorale di un milione e settecentomila euro per le regionali e rinuncerà ai rimborsi per le prossime politiche, che potrebbero superare i 100 milioni di euro e più con le attuali previsioni di voto. Quindi i soldi il M5S non li vuole. Difficile da capire per i partiti che sui soldi ci campano, ma è "Tutto Vero", come titolò la Gazzetta dello Sport dopo la vittoria della nazionale in Germania che poi andò a Berlino. La mossa piercasinanda (copyright Travaglio) è da vero politico consumato. Riflettete: se il M5S non vuole i soldi è allora necessaria una legge ad hoc per impedirgli di prenderli! L'UDC ha presentato un emendamento che condiziona l'erogazione dei contributi all'esistenza di uno Statuto, che tutti i partiti hanno, come è ovvio e quindi è ad hoc per il M5S. La Camera ha approvato entusiasta con 342 si, 104 astenuti e 54 no. Il MoVimento 5 Stelle ha uno Statuto di soli 7 punti che non prevede neppure l'esistenza di un tesoriere, né tanto meno di finanziamenti elettorali. Si chiama "Non Statuto", ma è uno Statuto a tutti gli effetti. Lo propongo come modello ai partiti, non invocherò il copyright. Invece di tagliare i loro contributi di un miliardo di euro, li tagliano al M5S che non li vuole. Geniale!L'emendamento udiccino conteneva anche un appello alla democrazia, lo Statuto (quello che consente di prendere i soldi) deve essere "conformato a principi democratici nella vita interna con particolare riguardo alla scelta dei candidati, al rispetto delle minoranze, ai diritti degli iscritti". Ma questo è un autogol, una mossa degna di Tafazzi, del QI di Casini. I candidati nei partiti sono infatti "nominati" dai segretari di partito grazie alla legge elettorale "Porcellum", alla faccia della democrazia interna, quindi non potranno più percepire rimborsi. Giusto? Giusto! A proposito, qualcuno mi presta i soldi per la colazione? (www.beppegrillo.it)

martedì 22 maggio 2012

Maurizio Crozza a Ballarò 22/5/2012

Solo noi davvero contro la corruzione



Quello che è accaduto oggi in Commissione è una vergogna, uno schiaffo allo stato di diritto e alla giustizia. Sembra di essere tornati a vent’anni fa. Con artifizi e raggiri il governo e i tre partiti di maggioranza ABC hanno concluso un accordo a ribasso che fa credere all’opinione pubblica di combattere la criminalità, ma invece renderà molto più difficile ostacolarla. E’ il solito sistema della casta: ogni volta che si scoprono gravissimi reati contro la pubblica amministrazione arriva il Parlamento e vara leggi per frenare la lotta contro quei reati. Siamo stati gli unici a votare contro, l’ultimo giapponese in difesa della legalità.

Si sappia che oggi, in commissione Giustizia, è stata approvata una normativa che prevede l’abrogazione del reato di concussione per induzione. E’ quello che noi, quando facemmo l’inchiesta di Mani pulite, chiamammo “dazione ambientale”, ovvero di una situazione in cui l’imprenditore che deve dare il denaro non riesce più neanche a ribellarsi; egli, ormai, sa che in quel determinato ambiente si usa dare la mazzetta o il pizzo e quindi vi soggiace pur di continuare a lavorare. Insomma, è l’espressione massima della criminalità mafiosa, perché fra concusso e concussore non serve nemmeno parlare, basta uno sguardo o comportamento concludente.

Nella nostra esperienza di Mani pulite, tutti i reati di concussione avevano alla base quest’induzione. Oggi è stata eliminata, siglata a tavolino dal governo e da ABC. Alla faccia degli italiani onesti. Neanche il ministro Biondi, all’epoca del primo governo Berlusconi, arrivò a tanto.
A ciò si aggiunge il fatto che è stato previsto un nuovo reato, il traffico di influenza illecita, che così come formulato è una barzelletta. Semplicemente non si può combattere perché si considera reato solo quando si ha in cambio un vantaggio patrimoniale. Come se nei reati contro la Pubblica amministrazione, o comunque commessi dai politici, il denaro fosse l’unica forma di vantaggio invece che una delle tante. E il voto di scambio? E i giochi di potere? Adesso non contano più, avevamo preso un abbaglio?

Inoltre il traffico di influenze è considerato solo quando vengono sfruttate le relazioni esistenti. Ma il traffico di influenze illecite è quello che avviene soprattutto senza avere reali relazioni con un pubblico ufficiale, perché quando queste relazioni ci sono si tratta di corruzione. Nulla si dice sulla Convenzione di Strasburgo, che giace in Commissione da anni. (www.antoniodipietro.it)

Gnocchi fritti a Parma



Il non morto (*) (ma quasi) di un partito mai nato Bersani ha detto di aver "non vinto" a Parma, Comacchio e Mira. Lo ha spiegato con parole incontrovertibili: "Abbiamo non vinto perché lì erano governati dal centrodestra". Chiaro? C'è forse bisogno di spiegazioni? Chiamate un'ambulanza per un TSO. L'affermazione del Pdmenoelle "E' una vittoria senza se e senza ma". Bersani però è affranto, non potrà più costruire l'ennesimo inceneritore nella sua Emilia, a Parma non ci sarà un tumorificio come in altre città governate dal Pdmenoelle come con l'ebetino a Firenze. Il pollo che si crede un'aquila è quindi tornato sui suoi cavalli di battaglia elettorali "Noi non cederemo ai populismi e ai qualunquismi" e alle argomentazioni politiche sulla vittoria del MoVimento 5 Stelle a Parma dovuta a "una destra che a Parma si è rimpannucciata sostenendo il grillino". Rimpannucciato il grillino, belin, Bersani batte nell'eloquio Vendola per 5 a 0! Non è finita qui. Per il non morto (ma quasi) la crisi della destra provoca "un vuoto d'aria". In pratica il peto in cui si dissolvono i partiti. Bersani ha poi spiegato ai giornalisti "Che se stiamo fermi non andiamo lontano". Nessuno, dopo questa affermazione, ha accompagnato il buon uomo alla prima panchina con un sacchetto di becchime per i piccioni, anzi i giornalisti presenti seri in viso hanno preso appunti continuando quando ha affermato c'è un punto inevaso da Grillo: il lavoro. Abbiamo un tasso di disoccupazione che sommato agli sfiduciati, che il lavoro non lo cercano, più arriva al 20%. Chi ha creato la disoccupazione? Il MoVimento 5 Stelle oppure vent'anni di inciuci con il Pdl, di investimenti nei catorci della Fiat e nella cementificazione del Paese invece che in innovazione? Chi ha svenduto a debito la Telecom se non D'Alema condannandola a un nanismo industriale? Chi ha benedetto la legge sul precariato ieri e la "ristrutturazione" dell'articolo 18 oggi? Chi ha permesso alle nostre aziende di spostare la produzione all'estero, dalla Cina alla Romania consentendo di mantenere sui loro prodotti il marchio "Made in Italy"? Chi ha costretto una generazione di giovani a emigrare (secondi in Europa dopo la Romania)? Prima di parlare di lavoro, Bersani dovrebbe lavorare, ci provi, in futuro ne avrà bisogno.
Ps: a Parma dopo il ballottaggio è stato istituito un nuovo piatto cittadino "gli Gnocchi Fritti".

(*) Il morto vivente - detto anche non morto o morto che cammina, è una creatura mostruosa generata dalla resurrezione di un cadavere. L'accezione morto vivente può riferirsi a vari tipi di creature fantastiche, come ad esempio zombie, vampiri, mummie, o pdmenoellini. (www.beppegrillo.it)

I grillini vincono a Parma


lunedì 21 maggio 2012

La battuta del giorno

“Io rispetto sempre gli elettori per cui auguro al sindaco di Parma di fare benissimo, ma se il centrodestra va a votare per Grillo qui c’è la confusione massima. Nessuno mi dica che questo è il cambiamento”. (Rosy Bindi dopo il successo del Movimento Cinque Stelle a Parma)

...a proposito di cambiamento o boom, ritenete che questa volta Napolitano abbia sentito ?

La Parma a Cinque Stelle

Il candidato Cinque Stelle ha vinto. E’ sindaco di Parma. E a Pizzarotti vanno i migliori auguri di buon lavoro. Chiunque governa bene in un Paese generalmente sgovernato è il benvenuto.

A margine si notino due cose.

La prima è che nella città emiliana l’affluenza è calata molto meno che in altri comuni. E allora se Grillo e compagni portano più gente a votare non c’è che da rallegrarsene.

La seconda è la reazione un po’ puerile del Pd sconfitto.

Affermare piccati che la colpa è degli elettori del centrodestra che sono andati a votare Pizzarotti è indicare il dito mentre cambia la luna. Ed è smentire la filosofia del doppio turno elettorale tanto cara proprio ai democratici.

Al ballottaggio saltano schemi, le appartenenze e le ideologie. E se si vuole la bicicletta, poi bisogna pedalare. (Marco Bracconi http://bracconi.blogautore.repubblica.it/)

Passaparola - Anarchia e Potere - Ascanio Celestini - (dal blog www.beppegrillo.it)

domenica 20 maggio 2012

G8


Più che un summit una scampagnata tra amici...

Fiumi di parole



Il sindaco: “Orrore”

Il Preside: “Rabbia”

Vendola: “Sgomento”

Il Vescovo: “Indignazione”

Monti: “Disperazione”

Alfano: “Sdegno”

Bersani: “Atrocità”

Di Pietro: “Efferatezza”

Casini: “Strazio”

Maroni: “Ribrezzo”

Fini: “Raccapriccio”

Il Papa: “Bestialità”

Saviano: “Rigetto”

Il TG1: “Disgusto”

Il TG5 : “Mostruosità”

Il TG2: “Terrore”

Il TG7: “Barbarie”

Napolitano: “Sdegn… no, cazzo, già detta… allora, allora… no, non mi viene…”

Eliminato Napolitano.



Altro giro, altra parola. Questa volta si comincia dal fondo. Ricordatevi che ogni nuova parola deve essere sinonimo di quella precedente o averne significati in qualche modo affini.

Inizia il TG7:

TG7: “Speranza”

TG2: “Fiducia”

ad libitum… (http://donzauker.it/)

Mandanti e mandati

La mia seconda reazione automatica, dopo il raccapriccio per il “sacrilegio” di Brindisi (una definizione giusta pronunciata da Vendola) implicito in ogni attentato e il pensiero insopportabile, da padre e da nonno, per quei genitori che ricevono la notizia della propria figlia uccisa a scuola, è sempre di chiedermi quali sentimenti, quali pensieri, quali ragionamenti (anche gli idioti ragionano) possano avere attraversato il cervello di coloro che hanno predisposto e armato la bomba. So bene che la dinamiche psicologiche di un terrorista o di un esecutore mi resteranno sempre oscure, e neppure il comodo alibi della disperazione sociale spiega davvero nulla, perché se tutti i disperati esplodessero bombe o sparassero, il mondo sarebbe un cimitero, essendoci sempre e ovunque un disperato più disperato degli altri. Ma posso, con terribile fatica e mettendo il silenziatore alla ragione, spingermi a immaginare le motivazioni di coloro che massacrarono Falcone o Borsellino o Dalla Chiesa o Pio La Torre o Peppino Impastato o Aldo Moro. Erano i “nemici”, la minaccia mortale ai propri interessi, si credevano in guerra contro “gli sbirri”, i “giudici”, lo “Stato” o la oppressione imperialista multinazionale e in guerra tutto è lecito, l’orrore è la norma. Ascolto i testamenti videografati degli “shahid”, degli assassini suicidi che si fanno esplodere nei caffè o sugli aerei e ritrovo la dinamica del fanatismo demenziale, che sia mistico o ideologico fa poca differenza. Inorridisco, ma penso di poter leggere il percorso mentale del cecchino che spara su bambini e passanti a Sarajevo, convinto di uccidere per salvare il proprio popolo superiore da quegli insetti minacciosi da sterminare. Ma che cosa, quanti soldi, quale autorità, quale mandante possono convincere qualcuno a uccidere a distanza bambini a scuola, dunque senza neppure il sacrificio di se stesso, senza neppure assistere al risultato della propria azione, a dilaniare ragazzine che non ha mai visto né conosciuto, che non gli hanno fatto nulla, che non appartengono a “razze” aliene, che non parlano una lingua diversa, che nessuna perversione mistica o politica può immaginare come nemici o minacce? Ci preoccupiamo subito dei mandanti, ci rifugiamo nell’esorcismo in fondo rassicurante del “cui prodest”, che sembra spiegare sempre tutto e invece ci precipita in cortocircuiti paranoici senza uscita e comporta il sordido sospetto di voler strumentalizzare il “cui prodest” per i propri interessi politici. Ma nessun “mandante” oscuro riuscirebbe a mandare niente se non trovasse qualche morto vivente disposto a costruire una bomba e a sistemarla in una scuola. (Vittorio Zucconi http://zucconi.blogautore.repubblica.it/)

venerdì 18 maggio 2012

La battuta del giorno

"A mezzogiorno l'ha chiamato uno dei triumviri ed è scoppiato a piangere... E' distrutto". (Un dirigente della Lega racconta lo stato emotivo di Bossi Senior)

Sempre per quella storia dell'autorevolezza

Eccolo là. Ma secondo voi, chi poteva mai scegliere il buon Sacha Baron Cohen, da tutti
conosciuto come "Borat", per promuovere il suo ultimo colossal
cinematografico, "The Dictator"? Già.
"Aladeen and Silvio at a 2008 bunga bunga party"
(http://nonleggerlo.blogspot.it/)

Le vignette di Vauro a Servizio Pubblico 17/5/2012

giovedì 17 maggio 2012

Marco Travaglio a Servizio Pubblico 17/5/2012

Terrorismo, la nuova nipote di Mubarak



Dopo aver lanciato l’allarme con sirena per il pericolo terrorismo, il Viminale stesso ci dice è una fiaba, uno specchietto per le allodole. Per carità, mica lo confessa apertamente, anzi calca la mano sulla nuova miniera di paura a cielo aperto, ma la vacuità della tesi emerge spontanea quando si dice che ci sarebbe la stratosferica cifra di oltre 14.000 obiettivi a rischio. Il che è come dire nessuno, perché sono troppi per avere un minimo di realismo e significa anche che quando si dice terrorismo non si sa nemmeno cosa s’intenda e men che meno di chi si parli.

Tanto per fare un esempio, il governo di Assad in piena guerra civile ha un elenco di circa 480 obiettivi sensibili da difendere contro un “terrorismo” che in realtà si configura come una vera guerra di popolo. E’ del tutto evidente che i nostri 14 mila sono una nipote di Mubarak messa in piedi per esaltare nuovi e distrattivi timori, un memento contro le contestazioni ad Equitalia, un espediente come un altro per spostare l’attenzione dalla sentina di massacri della giustizia e di concessioni a Berlusconi che si va preparando.

Certo che devo dare ragione a Monti: la crescita si sente. Peccato che sia quelle delle balle che per giunta non ballano. (http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/)

Una ventata di libertà e democrazia



Dopo le manifestazioni dell’opposizione per la terza incoronazione dello zar Putin, c’è chi nel suo partito – Russia Unita – ha intenzione di punire chi le ha organizzate tramite social network. E’ il parlamentare Alexander Khinshtein, che ha chiesto «misure» contro chi ha coordinato le «azioni illecite» degli «estremisti» tramite istruzioni dettagliate su Facebook e Twitter. Le accuse? «Chiedere la violenza contro il presidente legittimamente eletto» (a suon di brogli e propaganda), un «violento cambiamento del sistema costituzionale» (che Putin è il primo a ignorare, se comoda) e «l’organizzazione di disordini e atti di disobbedienza» (per esempio, prendere a calci una donna incinta – ah, giusto: quelle erano le forze dell’ordine). Ma Berlusconi, l’amico di sempre, non ha potuto esimersi dal sospirare: «Sono ritornato dalla Russia rinfrancato. Ho respirato una ventata di libertà e democrazia». Con quel modello, non si può che gioire del fallimento della sua fantomatica «rivoluzione liberale». (http://ilnichilista.wordpress.com/)

mercoledì 16 maggio 2012

La Lega è una grande famiglia (affamata)



Non giunge di certo inaspettata la notizia che Umberto Bossi è indagato con i figli Renzo e Riccardo per truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita. E’ dal 5 maggio scorso che il Senatur non rilascia dichiarazioni e la “Padania” non lo dà presente ad alcuna iniziativa pubblica della Lega. Un movimento bugiardo e privo di democrazia interna ha cercato di fingere, scopa alla mano, che il suo fondatore beatificato in vita potesse davvero essere all’oscuro dei maneggi e delle appropriazioni indebite compiute a beneficio suo e della sua famiglia. Tesi inverosimile ma necessaria a preservare il dato genetico della carismaticità, l’epopea fasulla di un rinascimento nazionale fondato sulla leggenda padana. Piace rilevare che rimane fuori dall’inchiesta giudiziaria Manuela Marrone, l’angelo del focolare di questa famiglia affamata. E che invece la magistratura indagherà anche Piergiorgio Stiffoni, uno degli esponenti più biecamente razzisti del Carroccio: ben meritevole di tanto disonore.
Leggo che a Maroni si affida una missione di rilancio della Lega paragonata a quella intrapresa nel Partito socialista italiano da Bettino Craxi nel 1976. Il riferimento è del tutto improprio: il predecessore di Craxi, Francesco De Martino, aveva subito una sconfitta politica ma era una persona onesta. Dubito invece che Maroni possa tenere unito e restituire un ruolo significativo a un movimento che deve (quasi) tutto alla ritualità carnevalesca dell’”Idiota in politica”. Tutt’altro che idiota, come la storia s’è incaricata di dimostrarci. (www.gadlerner.it)

martedì 15 maggio 2012

Maurizio Crozza a Ballarò 15/5/2012

Il continente perfido e la palma di «più cattiva di tutte»

Una cosa abbiamo imparato dalla crisi: a guardare oltre i nostri confini. Perfino la tv, che ha potenza teoricamente planetaria, prima dello spread era talmente provinciale che bastava andare a Chiasso e lì, per dire, perfino Paolo Bonolis non era più nessuno. Ora invece, Bonolis non è ancora nessuno, ma le telecamere sono sempre puntate su Chiasso e le sue banche, dove batte il cuore di un’Europa senza cuore. Per non parlare della Germania della signora Merkel, che, per l’occasione in giacchetta viola, ha spiegato davanti alle telecamere del pianeta che la sconfitta elettorale, sì, è stata dolorosa, ma locale.

Una bugia di stampo berlusconiano, per giustificare il fatto che la politica tedesca non cambia e il rigore non si attenuerà. Soprattutto nei confronti della Grecia, contro la quale si dice e si fa tutto il peggio, nonostante che, senza la Grecia (e Roma) l’Europa non esisterebbe neanche. Ma Angela Merkel va avanti come un panzer perché, probabilmente, ha dovuto usare tutta la sua potenza di tiro per emergere in un mondo di uomini.
Lei che, come ora anche Hillary Clinton, non perde tempo a truccarsi e si è trovata una divisa che le lascia solo la scelta del colore. Una donna simpatica, per quanto è diversa da Daniela Santanchè e soprattutto da Nicole Minetti. Una donna che, in tv, vediamo sempre schizzare da una parte all’altra, stringere mani e scappare via. Non senza aver lasciato sul terreno morti e feriti, come per esempio l’amico Sarkozy, di cui ha segnato la fine politica marchiandolo con baci e abbracci dal tipico calore germanico. E ora che anche Angela Merkel, come dicono i sondaggi, è in dirittura d’arrivo per prendere una batosta definitiva, tutta l’Europa, destra e sinistra, uomini e donne, tira un sospiro di sollievo. Senza che nessuna tv, almeno da noi, l’abbia intervistata, per farle spiegare quanta fatica costa essere la più cattiva in un continente perfido. (Maria Novella Oppo - L'UNITA' -)

La lettera dell'anno


Genio assoluto chi l'ha scritta. Genio assoluto
chi l'ha selezionata.Dalla pagina delle lettere di Libero. Davvero.
Questa è micidiale, grazie a http://nonleggerlo.blogspot.it/

lunedì 14 maggio 2012

A proposito di inchino


Roma, "marcia nazionale per la vita", antiabortisti in piazza,
c'è pure Forza Nuova. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il sindaco di tutti i
cittadini, è ovviamente presente. E decide di salutare con dignità il Cardinale Raymond Leo Burke, così. (http://nonleggerlo.blogspot.it/)

Cancelliamo il finanziamento pubblico

Come ci eravamo impegnati a fare, stamattina abbiamo consegnato alla Camera le 200mila firme che noi dell’Italia dei Valori abbiamo raccolto per la legge di iniziativa popolare contro il finanziamento pubblico ai partiti. Lo avevamo detto, lo abbiamo fatto e con queste firme intendiamo mettere il Parlamento di fronte alle proprie responsabilità, perché è ora che dalle parole ai fatti passino anche tutti gli altri.
I partiti continuano a chiedere ai cittadini i soldi per far quadrar i conti, ma non è possibile e non è giusto chiedere agli altri enormi sacrifici senza essere disposti a dare per primi l’esempio.
Il finanziamento pubblico ai partiti travestito da rimborsi elettorali deve essere completamente rivisto e radicalmente modificato. La proposta di partenza non può che essere questa legge che non arriva dai conciliaboli segreti dei partiti ma direttamente dalla volontà popolare. Questo significa democrazia.
Il buon esempio deve essere dato subito anche con la completa rinuncia all’ultima tranche del rimborso per le politiche del 2008.
Come ci eravamo impegnati a consegnare oggi le firme per cancellare il finanziamento pubblico, così noi dell’Italia dei Valori abbiamo promesso che quella tranche del rimborso la consegneremo al ministro Fornero. La spenda a favore di chi oggi ne ha più bisogno: i disoccupati, i precari, i pensionati, gli esodati, gli immigrati. Certo non i partiti politici! (www.antoniodipietro.it)

Passaparola - Il sonno dei mostri - Oliviero Beha - (dal blog www.beppegrillo.it)

sabato 12 maggio 2012

Dal massacro della Diaz a Palazzo Chigi



Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, «ha deliberato la nomina a sottosegretario di Stato della presidenza del Consiglio del Prefetto Gianni De Gennaro con delega ai servizi segreti, che cessa dalle funzioni di Direttore del Dipartimento informazione e sicurezza».


Insomma ancora una promozione, questa volta nella sfera dell'alta politica, per il capo della polizia che ai tempi del g8 di Genova coordinò e pianificò l'orrenda mattanza della scuola Diaz dove 93 persone furono pestate a sangue, prelevate insaguinate e rinchiuse per tre giorni in un carcere appositamente predisposto all'interno della caserma di Bolzaneto.
Amnesty International ha definito quello che avvenne alla Diaz come "la più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale". (http://isegretidellacasta.blogspot.it/)

venerdì 11 maggio 2012

Il Poligrafo dello Stato



il Premio Guido Carli edizione 2012, ambito e prestigioso riconoscimento coronato da medaglie coniate dal Poligrafico dello Stato (dunque da noi, essendo lo Stato noi) è stato assegnato ieri presso la Camera dei Desputtanati, dalla giuria autorevolmente presieduta da Gianni Letta, per la categoria “politico” a Berlusconi Silvio e per quella “giornalismo” a Feltri Vittorio. Con lo stesso criterio di rigore e di selettività, avrebbero potuto assegnare un riconoscimento per la categoria “risparmio” a Bernie Madoff e per la categoria “cultura” a Renzo Bossi. Più che il Poligrafico. qui servirebbe il poligrafo, quel’ accrocco chiamato anche “macchina della verità” molto usato in America per smascherare i bugiardi e le spie. (Vittorio Zucconi http://zucconi.blogautore.repubblica.it/)

Beppe Grillo sul Time


La stampa internazionale sta seguendo con grande attenzione la crescita del MoVimento 5 Stelle. Di seguito parte dell'articolo apparso sul TIME:

"La dice lunga per la politica italiana che la figura politica più potente dopo l'ex Primo Ministro Silvio Berlusconi, travolto dagli scandali, sia un comico brizzolato ed esplosivo di nome Beppe Grillo, noto per aver organizzato i V-Day, giornate di protesta nazionale contro la corruzione del governo. Un desiderio di cambiamento attraversa l'elettorato europeo, gli Italiani vogliono avere una possibilità di scelta e, con l'eccezione di Beppe Grillo, l'Italia non ha un solo leader nazionale che non fosse già in politica nel 1994, l'anno in cui Berlusconi prese il potere.
Le elezioni municipali di maggio sono l'ultimo concreto test politico prima delle consultazioni nazionali del prossimo anno. Se i sondaggi sono corretti, i politici italiani prenderanno la stessa lezione dei tiranni della Primavera Araba: la repressione del cambiamento si traduce in un sollevamento popolare. La fiducia nella classe politica è a una sola cifra. Gli scandali e la corruzione si contendono lo spazio nei giornali con una frequenza che sconvolge anche il pur assuefatto elettorato italiano. È opinione condivisa che il governo di tecnici non eletti di Mario Monti - la sua stessa esistenza è la prova dell'incapacità della democrazia italiana di produrre un'alternativa migliore - sia stato incaricato di ripulire il disastro che i politici sono stati incapaci di risolvere.
La politica italiana è diventata burocrazia. I protagonisti storici cercano di respingere gli sfidanti non con piattaforme di idee, l'oratoria o la politica, ma con la macchina radicata dei loro partiti. Se aprite un paio di giornali degli ultimi 18 anni, troverete gli stessi nomi. Prendete Pier Ferdinando Casini. Ha iniziato la sua carriera politica nella Democrazia Cristiana, ha poi rotto e da allora ha guidato altri due raggruppamenti nati da scissioni e fusioni. "Nel resto del mondo, i partiti rimangono gli stessi, ma cambiano i leader", dice Matteo Renzi, il sindaco di Firenze e uomo politico che ha lottato per sfondare nel panorama nazionale. "Per noi, è il contrario." Secondo la legge elettorale - introdotta nel 2005 - gli elettori non votano i singoli candidati, ma liste di partito stilate dai leader politici che, come prevedibile, selezionano in base alla lealtà. Berlusconi è stato cacciato in novembre e il suo alleato di lunga data Umberto Bossi, capo della xenofobica Lega Nord, si è dimesso in aprile tra le accuse di spesa di fondi del partito per conto della sua famiglia. Ma entrambi sono stati rimpiazzati da sottotenenti scelti con cura. Nel frattempo, i loro avversari a sinistra continuano a scandagliare le profondità delle loro gerarchie di partito per una serie di burocrati poco stimolanti.
Con i leader del Paese concentrati sul loro gioco di poltrone, i problemi della terza economia più grande d'Europa sono rimasti in larga parte trascurati. L'attuale generazione di politici ha governato come se fosse determinata a prosciugare il Paese prima di morire. Dal 1994 in Italia i partiti hanno ricevuto 3,3 miliardi di dollari di finanziamento pubblico delle campagne elettorali, ma solo 800 milioni sono stati contabilizzati come spesa elettorale; il resto è scomparso nelle casse dei partiti. Nel frattempo l'economia è in stallo. Nel mese di aprile, l'Istituto Nazionale di Statistica ha rilevato che l'11,6% della forza lavoro aveva rinunciato a cercare lavoro - da sommarsi al tasso ufficiale di disoccupazione del 9,8%.
Finora, la reazione del Parlamento è stata un altro "gioco delle sedie musicali". Il 19 aprile, Casini ha presentato il Partito della Nazione, che spera comprenda membri del governo tecnico del Primo Ministro Monti. Per non essere da meno, il successore di Berlusconi, Angelino Alfano, ha dichiarato che lui e l'ex Primo Ministro faranno presto un annuncio "che cambierà il corso della politica italiana nei prossimi anni." Anche i politici di sinistra parlano di rimpasto.
Per coloro che vogliono che i loro partiti sopravvivano, il messaggio non dovrebbe essere "abbottonarsi", ma "aprirsi". In caso contrario, non dovrebbero sorprendersi se gli elettori prenderanno in prestito una citazione di Beppe Grillo per dire loro cosa fare di se stessi." (www.beppegrillo.it)

Le vignette di Vauro a Servizio Pubblico 10/5/2012

giovedì 10 maggio 2012

Marco Travaglio a Servizio Pubblico 10/5/2012

I moderati di Silvio

Dopo il disastro amministrativo Berlusconi ha scelto la via del rilancio. L’appello all’unità di tutti i moderati. Eccolo dunque il nuovo predellino. L’idea scaturita dalla mente del capo per salvare il centrodestra dalla dissoluzione e il Paese dalla morsa della sinistra.

Necessita archivio, perché un vago odore di madeleine proustiana si sente nell’aria. E infatti digitando parole chiave e compulsando motori si scopre che nel 1996 il Cavaliere diceva le stesse cose e con le stesse identiche parole.

Unire tutti i moderati. Quindici anni fa.

Nel frattempo però c’è stato internet, l’euro, l’iPhone, le Torri gemelle, Facebook, il fotovoltaico, le pay-tv, i voli low cost, la primavera araba, Fukushima, la crisi dei subprime, è morto Lucio Dalla.

Quanto è piccolo e quanto va lento il mondo, se lo guardi da Villa Certosa. (Marco Bracconi http://bracconi.blogautore.repubblica.it/)

Un ministro da esodare



E’ grave che il ministro Fornero continui a giocare sulla pelle dei lavoratori. Bisogna essere dei perfetti irresponsabili, infatti, per affrontare una tragedia sociale, come quella degli esodati, con il criterio della discriminazione e della decimazione. È inammissibile che il governo metta i disperati gli uni contro gli altri, salvandone solo qualcuno e cavandosela con uno sbrigativo ‘si vedrà’ per tutti gli altri.

La faccenda diventa ancora più grave se l’irresponsabile in questione è lo stesso ministro che ha determinato questa situazione gravissima e che, nonostante la cattedra, non è neppure in grado di fare quattro conti, consultare i database dell’Inps e dire quante sono le vittime delle sue sciagurate scelte, i cosiddetti “esodati”.

Se si prendesse davvero la responsabilità dei suoi errori e delle sue scelte, che non sono, come dice lei, “impopolari” ma “antipopolari”, la signora Elsa Fornero dovrebbe alzare i tacchi e togliere il disturbo.

Siccome non intende farlo, deve darsi da fare immediatamente per risolvere subito il dramma di tutti gli esodati. Ma un ministro che si è assunto la responsabilità di governare non ha il diritto di lasciare nell’incertezza e nell’angoscia centinaia di migliaia di lavoratori con tutte le loro famiglie.

L’Italia dei Valori si batterà strenuamente in Parlamento e nelle piazze per ottenere dal governo un comportamento minimamente responsabile e sosterrà qualsiasi iniziativa di lotta, a partire dalla manifestazione indetta dai sindacati per il prossimo 2 giugno.

Con la controriforma delle pensioni, il governo Monti ha usato i lavoratori e i pensionati come un bancomat, dal quale ritirerà, nei prossimi 10 anni, 140 miliardi di euro. Il minimo che possa fare è usare una parte di quella immensa cifra, trafugata dalle tasche degli italiani, per restituire tranquillità e sicurezza a tutti gli esodati, nessuno escluso. (www.antoniodipietro.it)

martedì 8 maggio 2012

Cartolina dall'Italia che non c'è più



Ecco un altro dato certissimo emerso da queste elezioni comunali, pur con tutte le cautele da usare sempre quando si tratta di consultazioni locali che esaltano situazioni particolari e permettono l’espressione di simpatie e antipatie anche personali e scatti di nervi senza grandi rischi nazionali né cambiamenti epocali. Il Parlamento non corrisponde neppure più lontanamente alla nazione che dovrebbe rappresentare, anche attraverso la lente rotta del “Porcellum”. E questo è il grande limite fondamentale del governo Monti, poggiato su un’Italia politica che non esiste più. Basti pensare al fatto che i due partiti che ancora oggi avrebbero insieme la maggioranza, secondo tutti gli sciagurati voti di fiducia espressi dopo il “giorno nero” della Repubblica, quel 14 dicembre 2010 che tenne in piedi lo zombie del governo Berlusconi e lasciò andare l’Italia in putrefazione per un anno intero, con l’aiuto dei rottami recuperati a “Noi dell’Italia dei Valori”, ai cani sciolti, al “PD” e al ripugnante fritto di paranza dei Responsabili, sono quelli che sono stati indiscutibilmente, chiaramente, solennemente bastonati dagli elettori con più universale e trasversale entusiasmo. E che Sel, il gruppo dell’ acrobatico trapezista della metafora, Vendola, decisivo nell’elezione di sindaci importanti da Genova a Milano, da Napoli a Cagliari, non è rappresentato. Il Parlamento somiglia a certe cartoline ingiallite in vendita nelle tabaccherie dei piccoli paesi, con la piazza deserta e al massimo una Topolino o un’Aprila nera parcheggiata sul sagrato, scattate 70 anni or sono. Tanti cari saluti da un’Italia politica che non c’è più. (Vittorio Zucconi http://zucconi.blogautore.repubblica.it/)

La battuta del giorno

"Ricordo quello degli anni '60, altri boom non ne vedo". (Cosi' il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, risponde ai cronisti che gli chiedono del boom dei grillini.)

...del tipo quando non vedeva le porcate che gli faceva firmare Berlusconi...

lunedì 7 maggio 2012

Grandi, grandi, grandi...

Dunque abbiamo a Sarego, provincia di Vicenza, il primo sindaco 5 Stelle della Terza repubblica. Questo è un fatto epocale. Finalmente i cittadini, senza soldi, autofinanziatisi, sono andati a votare se stessi. Io li devo ringraziare: tutti quelli che hanno lavorato, a prendere le firme al freddo, coi banchetti. Una cosa mai vista.
Qui siamo veramente a un cambiamento epocale di pensiero della politica. I cittadini votano se stessi.
Stiamo avendo successo. Questo è solo l'inizio.
Dalla rigenerazione di cui parlava il nostro presidente della Repubblica, siamo passati alla liquefazione.
La destra, il Pdl, il centro: non c'è più nulla. Si stanno liquefacendo in questa diarrea politica.
Finalmente i cittadini si riappropriano delle istituzioni perché sono le istituzioni.
Quindi vi pregherei anche di non dire più che non abbiamo un programma. Stiamo facendo un corso per giornalisti, si va sul sito del Movimento 5 Stelle, c'è scritto "programma", e poi con un po' d'esercizio si clicca sul programma.
Questo è un movimento nato nel 2009, quindi ha 2 anni e mezzo. Godetevi questa felicità, tutte le persone che hanno lavorato a questo progetto. E' un momento di grande felicità.
Ah, un'ultima cosa. Tanto per arrivare al 100% dei voti, al gradimento di tutti i cittadini italiani, dovreste continuare ad offendere: populista, demagogo, arruffa popoli, flauto magico, pifferaio, maiale, stronzo. Continuate, io vi mando un po' di epiteti nuovi. (www.beppegrillo.it)

Brutta aria

Immagini per i politici democratici, immagini per tutti i cittadini d'Europa, e
non solo. Ora non si scherza più. Elezioni in Grecia, astensione al 40%,
crollano centrodestra e socialisti, trionfano le ali estreme. I neonazisti prendono il 7% e ritornano in Parlamento.
Ecco la loro prima conferenza stampa dopo il "trionfo". Costringono i
giornalisti ad alzarsi in piedi prima dell'entrata dei leader, lo fanno in greco
antico, tipo comando militare, poi li zittiscono. Sconcerto in studio, "Dio
mio, cos'altro ci toccherà vedere?". (http://nonleggerlo.blogspot.it/)



Passaparola - Ufficio di scollocamento - Simone Perotti - (dal blog www.beppegrillo.it)

sabato 5 maggio 2012

Spero che Grillo vi faccia un culo così...

La Santanchè non perde un'occasione per sparare cazzate. Ma la colpa è di chi le permette ancora di partecipare a programmi televisivi.

venerdì 4 maggio 2012

Caritas in veritate


Chiesa di Bellariva, Rimini, giorno di cresime. Ed ecco l'arrivo - sobrio - del vescovo emerito Mariano De Nicolò, a bordo di una francescana Rolls Royce d'epoca. (http://nonleggerlo.blogspot.it/)

Le vignette di Vauro a Servizio Pubblico 3/5/2012

I tesorieri


I partiti non mollano. Toccategli tutto, ma non l'argenteria. Si sono tenuti anche l'ultima tranche di 182 milioni di finanziamenti elettorali illegali. Soldi illegali in quanto aboliti a larghissima maggioranza da un referendum. Hanno fatto ammuina per tre settimane. Vanno capiti, come possono restituire ciò che hanno già speso? Le banche gli hanno anticipato la prossima rata prima che venisse incassata. Provate a farlo voi con una fattura di 1.000 euro. Il cassiere vi farebbe internare.
Né restituzione, né congelamento, ma la promessa (giurin giuretta, croce sulle labbra) di discuterne dopo le elezioni comunali. Rinvio per motivi tecnici. Il Pdmenoelle propone addirittura di dimezzare la refurtiva (senza fornire però date). E' come se uno svaligiatore sorpreso sul fatto patteggiasse il bottino tenendosene metà. Che facce da Bersani!
Rigor Montis in difficoltà con i sondaggi, che lo danno al livello di gradimento di Berlusconi, ha chiesto l'assistenza di Amato, un uomo di grande esperienza nel ramo, per disporre di "analisi e orientamenti" sul finanziamento ai partiti. E' come richiamare una maitresse in pensione per controllare gli incassi di un bordello. L'ex tesoriere di Craxi che verifica l'operato di Lusi e di Belsito. Un'operazione di rilancio dell'immagine del Governo degna di "Totò le Mokò".
Scrive oggi Sergio Rizzo che "i finanziamenti alla politica erogati da privati cittadini godono di un vantaggio fiscale 51 volte maggiore rispetto alle donazioni alla ricerca o le associazioni benefiche". Infatti i partiti ricevono soldi anche dai privati fino a 100 milioni all'anno.Non ci sarebbe nulla di male se i privati non fossero spesso concessionari dello Stato, come Benetton e Gavio, settore autostrade, per esempio. Vanno aboliti non soltanto i finanziamenti pubblici, ma anche quelli dei concessionari statali per un palese conflitto di interessi. Il MoVimento 5 Stelle ha rinunciato ai 1.700.000 euro di finanziamenti. E' facile. Monti prenda un appuntino. Loro non si arrenderanno mai (noi neppure). Ci vediamo in Parlamento. (www.beppegrillo.it)

giovedì 3 maggio 2012

Marco Travaglio a Servizio Pubblico 3/5/2012

Abbiamo votato


Noi abbiamo votato John Holmes...lui si che l'aveva duro !

Gigi !!! Mi hai tolto dieci anni di vita...

...ancora non ci credo !!!

Lo voleva fare "viola"

Abbiamo visto tutti quello che è successo ieri sera durante Fiorentina - Novara. Delio Rossi, solitamente una persona equilibrata, andare in corto circuito dopo che un suo giocatore, appena sostituito, lo avrebbe apostrofato con parole pesanti valicando il lato personale. Tre mesi di squalifica all'allenatore, esonerato dalla società e il calciatore messo fuori rosa.
Ritengo che Rossi andava squalificato almeno per un anno, queste immagini hanno fatto il giro del mondo, però, viva Dio, un bel paliatone a questi fighetti ( leggi calciatori) che credono che tutto sia dovuto solo per avere un consistente gruzzolo in banca, ogni tanto è salutare a patto che lo si faccia all'interno degli spogliatoi.

mercoledì 2 maggio 2012

Il nuovo che avanza

Classe 1938, 74 anni, una guerra mondiale sul groppone, è stato Presidente del
Consiglio, Ministro dell'Economia, dell'Interno, delle Riforme, delle Riforme
Costituzionali, 5 legislature in Parlamento, Cavaliere di Gran Croce, 31 mila e rotti euro di pensione al mese. Nel 2008 disse "sono in politica da 50 anni: mi ritiro".
20 anni fa, quando tentò di salvare il Psi di un certo Bettino Craxi dallo
tsunami-Tangentopoli, affermò quanto segue: "Non so quanto realmente costino
i partiti. Certo molto più di quello che ricevono come contributo statale".
Il Premier Mario Monti lo ha appena nominato "consigliere" per le analisi sul
finanziamento dei partiti politici. (http://nonleggerlo.blogspot.it/)

The Night of The Living Dead



Dopo il passo indietro, Bossi rifà un passo in avanti e si ricandida alla segreteria di quel partito di ciula che aveva fatto finta di lasciare a Bobbie Maroni per dare un segnale che la Lega è una roba diversa, un movimento radicato sul terreitorio, mica come quei terùn incollati al cadreghino. E questo che segnale sarebbe? Che il Trota aveva finito i buoni benzina e c’ha di bisogno la paghetta? (Vittorio Zucconi http://zucconi.blogautore.repubblica.it/)

martedì 1 maggio 2012

W il 1° Maggio



Tagli, ritagli e frattaglie



Giuliano Amato nominato super-consulente da Rigor Montis sui soldi pubblici ai partiti è uno schiaffo agli italiani. Una pernacchia. Un potente vaffanculo della Casta. Una provocazione. E' come buttare un fiammifero acceso in un pagliaio. Qualche volta mi chiedo se Monti e il Trio Lescano che lo appoggia abbiano veramente capito dove si trovano, in quale momento storico. L'Italia è sull'orlo del collasso economico, dopo il quale può succedere di tutto. Al confronto di Rigor Montis, di Alfano, Bersani e Casini, Maria Antonietta, alla quale venne attribuita la frase "Se non hanno pane, mangino brioches!", rivolta al popolo affamato durante la Rivoluzione francese, è una statista.
Giulano Amato ha una certa esperienza nel maneggiare i soldi e di finanziamenti pubblici, è stato tesoriere del PSI di Craxi. Uno dei rari casi in cui il tesoriere fa carriera e il capo finisce sotto accusa e latitante. L'esatto contrario dei tesorieri Belsito della Lega e di Lusi della Margherita.
Si invocano i tagli e si imbarca un tizio che prende 32.000 euro di pensione al mese. E' uno scherzo di Carnevale? Per le pensioni va applicato un tetto massimo di 3.000 euro. Sono più che sufficienti per vivere. Con il risparmio (valutabile in 7 miliardi di euro all'anno) delle mega pensioni, doppie e triple, dei vitalizi dei politici si apra un fondo per pagare i debiti che lo Stato ha con gli imprenditori che si suicidano al ritmo di uno o due al giorno. Affidare un incarico al superpensionato Amato per contenere i costi è una dichiarazione di guerra a chi non riesce a mangiare con la sua pensione e dopo il taglio di 200 euro al suo misero reddito decide farla finita buttandosi dal terrazzo. I sacrifici, o li facciamo tutti, o non li fa nessuno! Ma questo, Rigor Montis non lo sa. Non capisce che senza esempi, occupandosi di ritagli e frattaglie al posto dei tagli e senza l'appoggio dell'opinione pubblica, è già finito. Che sarà travolto. Un ferrovecchio a cui i partiti cercheranno di attribuire le colpe per poi essere spazzati via a loro volta.
Loro non si arrenderanno mai. Noi neppure. Ci vediamo in Parlamento (ma voi forse non ci sarete). (www.beppegrillo.it)