giovedì 30 maggio 2013

I maestrini dalla penna rossa


Dopo le elezioni comunali parziali che storicamente, come qualsiasi asino sa, sono sempre state diverse come esito e peso rispetto a quelle politiche, c'è un fiorire di maestrini dalla penna rossa. Sono usciti dalle cantine e dai freezer dopo vent'anni di batoste e di vergogne infinite del loro partito, che si chiami pdmenoelle o Sel, non c'è differenza. In prima fila persino, con mio sincero stupore, un ottuagenario miracolato dalla Rete, sbrinato di fresco dal mausoleo dove era stato confinato dai suoi a cui auguriamo una grande carriera e di rifondare la sinistra. E' tornato in grande spolvero il supercazzolaro che non sa nulla né di Ilva, né degli inceneritori concessi alla Marcegaglia, è come le vecchie di "Bocca di Rosa" "Si sa che la gente dà buoni consigli/ se non può più dare cattivo esempio". C'è poi lo smacchiatore di Bettola in grande forma che spiega, con convinzione, che la colpa del governo delle Larghe Intese è del M5S quando il pdmenoelle ha fatto l'impossibile per fottere prima Marini e poi Prodi e non ha neppure preso in considerazione Rodotà. Belìn, questo ha perso più battaglie del general Cadorna a Caporetto e ci viene venduto da Floris come Nelson a Trafalgar. I maestrini dalla penna rossa sono usciti dal libro Cuore, impersonano però Franti e non Garrone. Mentono agli elettori, fanno inciuci, usano la fionda contro i passerotti e poi nascondono la mano. Renzie, lo statista gonfiato, imperversa con le sue ricette e le critiche al M5S su tutti i canali televisivi preda di compiacenti cortigiane come la Gruber. Renzie non è più sindaco di Firenze da tempo, è diventato un venditore a tempo pieno di sé stesso. Vende in giro un sindaco mai usato, come nuovo. Persino Topo Gigio Veltroni è stato riesumato per discettare delle elezioni, forte della sua esperienza di averle perse tutte, ma proprio tutte. E poi c'è la claque, quella cattiva e quella buona, quella che attacca a testa bassa, la cui esponente è la Finocchiaro che vuole fuorilegge il M5S, accampata in Parlamento da 8 legislature, e quella buona, alla Pippo Civati, che non ha fatto i nomi dei 101 che hanno affossato Prodi, che vive in un partito che succhia da anni centinaia di milioni di finanziamenti pubblici, ma però è tanto buonino. Lo vorresti adottare o, in alternativa, lanciargli un bastone da riporto. Maestrini che vedono la pagliuzza negli occhi del M5S, pagliuzza che spesso non c'è neppure, e non hanno coscienza della trave su cui sono appoggiati. (www.beppegrillo.it)

La disinformazione

La disinformazione delle tv dell'indagato di Arcore.

mercoledì 29 maggio 2013

L'amico Nitto Palma

Francesco Nitto Palma, presidente della commissione Giustizia al Senato, all’ordine del giorno ha messo in discussione un provvedimento già ribattezzato da alcuni come “salva-Berlusconi”. “Se un magistrato è politicizzato viene sanzionato, si blocca il processo a cui lavora e viene trasferito d’ufficio”.
Bene, bravo, bis esultano da Arcore e dalle redazioni giornalististiche amiche, ma qual è il metro di giudizio per considerare un magistrato politicizzato ?
Forse se introduce in aula delle molotov ?
Indossa una maglietta raffigurante il Che ?
Fischietta in aula un celebre brano degli Inti Illimani ?
In udienza si estranea per leggere un editoriale di Marco Travaglio ? 
Si rivolge ai colleghi chiamandoli "compagni" ?
........... (continua)

Arriva l'esercito


                                                  (clicca sulla foto per ingrandire)

L'indagato di Arcore dopo i peones e le mignotte ora ha il suo esercito. "L'esercito di Silvio". Con tanto di modulo di iscrizione: "Dichiaro di volermi arruolare nell'Esercito di Silvio per difendere il presidente Berlusconi e combattere al suo fianco la Guerra dei Vent'anni". Volendo, puoi pure "diventare comandante di un reggimento territoriale". Per farlo occorre inviare "una tua foto ed una breve motivazione del perché ami Silvio". Perché questa è "una persecuzione giudiziaria senza eguali nella storia", e "noi grideremo al mondo che milioni di italiani si riconoscono in lui". "Non lo sconfiggeranno mai perché noi saremo sempre al suo fianco"
Io faccio parte dell'esercito avverso, se vi incrocio valgono le mazzate ?

Maurizio Crozza a Ballarò 28/5/2013


martedì 28 maggio 2013

Elezioni amministrative, contenti loro…

Sui tg è tutto uno squillar di trombe sul voto che “rafforza le larghe intese”. Palazzo Chigi “esprime soddisfazione”. Esulta il Pd e si congratula per la caduta di Grillo pensando: mors tua vita mea. Santanchè, Ferrara e Feltri condividono: è l’unica notizia buona di una giornata non buona per il Pdl (a Roma, Alemanno è quasi kaput e rischiano di perdere a Brescia dove Berlusconi comiziò tra i fischi). Come si dice: contenti loro…I numeri dell’astensione sono tragici e insieme ridicoli. Ha votato solo il 62 per cento, 15 punti in meno dell’altra volta. A Roma siamo vicini a quota 50 e il distacco rispetto a cinque anni fa è di 21 punti. Che sono 24, un vero record, a Pisa: la città che diede i natali al soddisfatto Enrico Letta. Che cosa i partiti abbiano da festeggiare, resta un mistero. Ormai più della metà del popolo italiano (contando anche i 5 Stelle) se li conosce li evita, a ogni tornata milioni di elettori vanno in fuga, ma loro appagati si spartiscono una torta sempre più piccola. Con questo ritmo tra qualche anno avranno desertificato la democrazia storicamente più affezionata al voto, e l’ultimo spenga la luce. Ma che gli importa, le istituzioni sempre quelle restano e, se anche le urne si svuotano, consigli comunali e prebende non dimagriscono certo. Confondere il voto amministrativo con il consenso per il governo, buche stradali e parcheggi con la procedura d’infrazione per deficit eccessivo è una barzelletta e lo sanno benissimo. Ma è soprattutto il Pd che cerca di cancellare le impronte del più clamoroso tradimento del mandato elettorale che si ricordi (fingere la guerra al Caimano per poi governarci assieme). Troncare, sopire insomma (avete notato che Napolitano non monita più?). Infine, nella Capitale è in testa Ignazio Marino, che da senatore la fiducia all’inciucio non l’ha mica votata. Significherà qualcosa? (Antonio Padellaro - IL FATTO QUOTIDIANO -)

Palla a centro

Marino ha 12 punti di vantaggio su Alemanno. Al ballottaggio basteranno al PD per farlo perdere ?.

Vi capisco


Non è corretto attribuire il (mancato) voto di ieri al M5S ai pennivendoli che da dopo le elezioni politiche diffamano h24 il M5S sui giornali e su tutte le reti televisive, notoriamente di proprietà dei partiti. Non è giusto. Il risultato delle elezioni comunali non è stato frutto di cittadini disinformati. Al contrario, il voto, in quanto comunale, vicino alla realtà quotidiana, è stato dato in piena coscienza. Non si tratta di italiani che hanno sbagliato per consuetudine o per dabbenaggine, ma di persone pienamente responsabili della loro scelta. Non diamo la colpa ai giornalisti o ai talk show, per favore. Possono aver inciso, ma non più di tanto. Il 50% o poco meno non ha votato. Il rimanente è andato alle coalizioni di Pdl e pdmenoelle e in parte al M5S. Capisco chi ha votato, convinto, per il condannato in secondo grado per evasione fiscale e chi ha dato la sua preferenza ai responsabili del disastro dell'ILVA, del Monte Paschi che hanno come testimonial il prescritto Penati. Capisco chi ha mantenuto la barra dritta e premiato i partiti che succhiano i finanziamenti pubblici e non chi li ha restituiti allo Stato. Vi capisco. Il vostro voto è stato pesato, meditato. Esistono due Italie, la prima, che chiameremo Italia A, è composta da chi vive di politica, 500.000 persone, da chi ha la sicurezza di uno stipendio pubblico, 4 milioni di persone, dai pensionati, 19 milioni di persone (da cui vanno dedotte le pensioni minime che sono una vergogna). La seconda, Italia B, di lavoratori autonomi, cassintegrati, precari, piccole e media imprese, studenti. La prima è interessata giustamente allo status quo. Si vota per sé stessi e poi per il Paese. Nella nostra bandiera c'è scritto "Teniamo famiglia". In questi mesi non ho sentito casi di funzionari pubblici, pluripensionati o dirigenti di partecipate che si siano suicidati. Invece, giornalmente, sfrattati, imprenditori falliti, disoccupati si danno fuoco, si buttano dalla finestra o si impiccano. Queste due Italie sono legate tra loro come gemelli siamesi, come la sabbia di una clessidra. L'Italia A non può vivere senza il contributo fiscale dell'Italia B, ma quest'ultima sta morendo, ogni minuto un'impresa ci lascia per sempre. Vi capisco comunque, la pensione, in particolare se doppia o superiore ai 5.000 euro, è davvero importante. Lo stipendio vi fa sopravvivere, che sia pubblico o politico non ha importanza. Il M5S ha commesso errori, chissà quanti, ma è stato l'unico a restituire, nella Storia della Repubblica, 42 milioni di euro allo Stato, a tagliare lo stipendio dei parlamentari e a destinare i tre quarti di quello dei consiglieri regionali siciliani alla microimpresa. L'Autunno Freddo è vicino e forse, per allora, l'Italia A capirà che votando chi li rassicura, ma in realtà ha distrutto il Paese, si sta condannando a una via senza ritorno. Vi capisco, avete fatto bene. Ps: Ringrazio tutti coloro che hanno "rischiato" dando il loro voto al M5S che avrà a seguito di queste elezioni dove si presenta in 199 comuni, in quasi tutti per la prima volta, circa 3/400 nuovi consiglieri, raddoppiando quelli attuali. (www.beppegrillo.it)

lunedì 27 maggio 2013

Non è possibile !


No Gigi ! La foto con questo imbecille non te la posso perdonare !

La battuta del giorno

"Il Pdl rilanciato da Berlusconi  è così forte che potrebbe candidare anche una capra e sarebbe eletta lo stesso". (Michaela Biancofiore PDL. Tranquilli, parlava di se stessa.) 

Questo è senatore



Il segretario della commissione esteri e senatore della Repubblica Italiana, Antonio Razzi PDL (chissà perchè sempre loro) sul suo profilo facebook coglie la necessità di metterci al corrente di un gravissimo atto osceno. 

Passaparola - Uno, cento, mille colpi di Stato - (dal blog www.beppegrillo.it)


domenica 26 maggio 2013

Quando uno se la cerca

                                                  (clicca sulla foto per ingrandire)

Proprio loro !


Prima pagina de Il Giornale di oggi. Faccio sempre più fatica a pensare Sallusti un giornalista, meglio uno squadrista che manganella con la penna.

La battuta del giorno

"Nonostante tutto per timore del peggio e in appoggio a candidati di valore, con fatica ma oggi tornerei a votare il malandato Pd o giù di lì." (tweet di Gad Lerner)


Inutile parlare di cambiamento, Gad preferisce un usato sicuro, seppur rottamato.

venerdì 24 maggio 2013

Sveva ci conta


«Caro x ci siamo, ti chiedo un ultimo sforzo: il 26 e 27 sulla scheda azzurra fai una x sul popolo della libertà e scrivi Belviso. ci conto, Sveva»

Sveva Belviso, vicesindaco della giunta Alemanno e candidata al Campidoglio ha inviato centinaia di sms a ignari cittadini romani per invitarli al voto. Lei ci conta. Strano e inquietante che la Belvisio avesse la disponibilità dei numeri di cellulare dei destinatari !

La battuta del giorno

"Non mi sono prostituita con uno oggettivamente bello come Cristiano Ronaldo, figurarsi se l'ho fatto con Silvio Berlusconi e altri". (Karima El Marough, in aula al Palazzo di Giustizia di Milano)

Le vignette di Vauro - Servizio Pubblico - 23/5/2013


mercoledì 22 maggio 2013

La scuola è un luogo dove fare politica ?


"Quanto accaduto "merita l’esecrazione di chiunque creda nella sacralità dell’istituzione scuola e nella sua imprescindibile funzione sociale. Sono vicino alla famiglia del 16enne vittima di questo indefinibile trattamento cui va il mio apprezzamento per aver avuto la forza e il coraggio di sostenere le proprie idee. Mi auguro che la sinistra stigmatizzi questo gravissimo episodio che, speriamo, non lasci segni sull’equilibrio del ragazzo e sulla sua fiducia nella libertà e nella democrazia". (il coordinatore regionale Pdl in Campania e presidente della Commissione Giustizia del Senato Francesco Nitto Palma)


Mi chiedo e vi chiedo : è normale che uno studente si presenti in aula con una maglietta raffigurante un politico nazionale contemporaneo ? Se, come sostiene Nitto Palma, la scuola deve conservare una sua sacralità e imprescindibile funzione sociale,  credo che  essa debba restare fuori e lontana dalla singola ideologia, ma formare gli alunni alla conoscenza della pluralità delle ideologie e del tessuto sociale.
Questa notizia invece ha il sapore della solita e stancante litania dell'odio verso Berlusconi, dipingendolo sempre  più come un martire della libertà.

Fulgido esempio


O bravo!
Così si fa. Arrivati a questo punto di degrado morale e civile siamo più che mai convinti che serviranno certamente altri gesti parimenti spettacolari e simbolici per scuotere i sonnolenti, le coscienze anestetizzate e risvegliere la memoria delle nostre origini! (cit.)
È troppo facile parlare, lanciare anatemi e poi starsene con le mani in mano mentre il Paese va in rovina per esclusiva colpa di finocchi e beduini.
Auspichiamo quindi che anche i vari Giovanardi, Biancofiore, Casini, Borghezio, Lupi, Calderoli, etc… (un “etc” per terminare il quale ci crescerebbero le unghie) prendano il coraggio a due zam mani e decidano di fungere da fulgido esempio alle nuove generazioni.
Casomai, per scongiurare il pericolo di recare nocumento a qualche opera di un certo rilievo artistico, com’è la Cattedrale di Nôtre Dame a Parigi, ci permettiamo di suggerire possibili location per gesti spettacolari nostrani:
  • Punto SNAI
  • Autogrill
  • Parcheggio dell’Esselunga
  • Svincolo Autosole all’altezza di Calenzano
  • Sala Bingo
  • Multisala The Space
  • Discarica di Malagrotta
  • Ponte di Calatrava a Venezia
Dominique Venner ha mostrato la via.
A voi perseguirla, con identica, irrevocabile determinazione. (www.donzauker.it)

Maurizio Crozza a Ballarò 21/5/2013


martedì 21 maggio 2013

Aquile

 Che aquile questi del PD, dopo vent'anni scoprono che Grillo è ineleggibile !

Impunità e ineleggibilità. L’Epifania

Domani la giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera deve votare pro o contro l’immunità-impunità per B. in quattro processi, uno penale e tre civili, nati da altrettante denunce presentate da persone da lui infangate nella scorsa legislatura, quand’era ancora deputato. E la prossima settimana si riunirà finalmente la giunta per le elezioni del Senato per decidere sulla eleggibilità o meno di decine di neosenatori sui quali gravano diversi profili di incompatibilità, fra cui B., titolare con Mediaset delle concessioni televisive pubbliche e dunque ineleggibile in base alla legge 361/1957. In tutte le votazioni il Pd è decisivo: alla Camera, perché con Sel ha la maggioranza assoluta grazie al premio-Porcellum; al Senato, perché è il gruppo più rappresentato e, pur non arrivando alla maggioranza, può ampiamente superarla con i 5Stelle, che han già annunciato il loro voto per l’ineleggibilità di B. Dunque, entro una decina di giorni, se il Pd farà ciò che si aspettano i suoi elettori, il Parlamento darà il via libera ad altri quattro processi a B. e lo caccerà dal Parlamento dove siede abusivamente da vent’anni. Non si tratta di atti ostili o eversivi, ma semplicemente di applicare le leggi dello Stato: l’insindacabilità parlamentare vale per i voti dati e le opinioni espresse nell’esercizio delle funzioni, non per gli insulti e le diffamazioni sparsi in giro per l’Italia (la Consulta l’ha stabilito un’infinità di volte); e l’ineleggibilità non è un’opinione, ma una condizione oggettiva fissata da una legge di 56 anni fa, quando B. andava all’università (e studiava legge!). Eppure si apprende dai giornali che, nell’un caso e nell’altro, il Pd potrebbe votare a favore di B. e contro la legge. Urge un chiarimento netto dal neosegretario Epifani, ma anche dal premier Letta a proposito degli “accordi di governo” evocati a ogni pie’ sospinto dal Pdl e ignoti agli elettori. Sarebbe ben strano se vi fossero comprese questioni di legalità e democrazia, di esclusiva competenza parlamentare. Ma se qualcuno, confondendo i ruoli, ha preso impegni in tal senso farebbe bene a mettere tutte le carte in tavola. Onde evitare che gli elettori ne scoprano via via una al giorno: oggi l’impegno a votare l’imputato Formigoni a presidente della commissione Agricoltura; ora la promessa di mandare Nitto Palma al vertice della commissione Giustizia (con la furbata di chiedere a Monti di votarlo insieme al Pdl, per potersi astenere e fingere dinanzi agli elettori di aver fatto di tutto per impedirlo). Il Pd ha promesso a B. di bloccare i suoi processi per diffamazione e le sue cause civili per danni? Il Pd ha promesso di dichiararlo eleggibile anche se tutti sanno e dicono (D’Alema, Bersani, Zanda e Migliavacca) che non lo è? Se sì, lo dica e spieghi perché. Gli elettori se ne faranno una ragione e decideranno di conseguenza alle prossime elezioni. Ciò che è intollerabile è il balletto delle bugie e delle ipocrisie. Zanda che ribadisce l’ineleggibilità di B., ma “a titolo personale” (è capogruppo al Senato!), anche perché “io in giunta non ci sono”. Il tartufo Fioroni che filosofeggia: “L’ineleggibilità non è nel programma approvato dalle Camere” (già: da quelle Camere formate anche da eletti ineleggibili, visto che la giunta per le elezioni è bloccata da tre mesi; e poi che c’entra il governo col voto del Parlamento sulla legalità della sua composizione?). Il direttore dell’Unità Claudio Sardo che scrive, restando serio: “Restiamo convinti che la legge 361/1957 escluda l’eleggibilità del proprietario di un’azienda concessionaria dello Stato. Ma è evidente che una maggioranza politica non potrebbe oggi, senza esercitare violenza ai danni di tanti elettori, ribaltare il giudizio già espresso in sei legislature consecutive”. Come dire che, siccome un serial killer ha ucciso sei persone e l’ha fatta franca, se ne ammazza una settima non si può arrestarlo: sarebbe una violenza ai danni dei suoi complici. (Marco Travaglio - IL FATTO QUOTIDIANO -)

Spunta il decreto salva Dell'Utri


Il PDL sempre sensibile ai problemi del Paese prova a parare il culo all'amico Dell'Utri. Dimezzare le pene per concorso esterno in associazione mafiosa, riducendole a una multa per parcheggio in doppia fila.

lunedì 20 maggio 2013

Mentono sapendo di mentire


C'è differenza nel riempire una piazza per le elezioni politiche e quindi a carattere nazionale, e quella che vede elezioni amministrative e di conseguenza a carattere locale. Ma la sottile disparità sfugge colpevolmente alle truppe di Libero che stranamente non pone lo stesso accento sulla piazza di Imola, dove il loro amico Giovanardi ha conversato non con quattro gatti ma con un cane.

Legge anti-movimenti? Macchè, è la vera democrazia costituzionale


“Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. Così sta scritto nell’articolo 49 della Costituzione della Repubblica italiana. Mai applicato, con le tristi conseguenze che ben conosciamo: la proliferazione di partitini personali privi di democrazia interna; il finanziamento pubblico degenerato in accaparramento di risorse da parte di gruppi di potere oligarchici; la continua violazione dei deliberati congressuali da parte di gruppi dirigenti autoreferenziali. Tutti, ma proprio tutti i partiti italiani hanno fino a oggi violato lo spirito della norma costituzionale e hanno fin qui trovato conveniente eludere il dettato costituzionale. Trovo inaccettabile che la proposta di legge presentata oggi da Anna Finocchiaro e Luigi Zanda venga definita con leggerezza irresponsabile -come fanno molti siti d’informazione- “legge anti-movimenti”. Macchè. E’ sacrosanto prevedere che le associazioni finalizzate alla rappresentanza dei cittadini debbano vincolare la loro attività a norme e statuti che salvaguardino la volontà democratica dei loro aderenti. Basta con i partiti padronali e con l’indifferenza alle regole. E’ una bella verifica anche per il MoVimento 5 Stelle: per quanto tempo ancora intende assoggettarsi alla guida privatistica di un capo politico non eletto, detentore del simbolo e unico titolare delle scelte di linea politica? Come si fa a predicare la democrazia e a ignorarla all’interno della propria associazione? La democrazia italiana dovrebbe consentire in futuro la formazione di movimenti a guida dittatoriale? Discutiamone, senza blaterare a vanvera di legge anti-movimenti. (www.gadlerner.it)


Strano è che ce lo ricordiamo solo dopo il successo elettorale del Movimento Cinque Stelle !

Passaparola - La Cultura è tutto - (dal blog www.beppegrillo.it)


sabato 18 maggio 2013

Titoli da pacificazione


Ognuno per la propria parte fa campagna d'odio contro quella avversa e Libero come Il Giornale è maestro.

Ingenua

Mara Carfagna ha chiamato i carabinieri perchè insultata da due sconosciuti in un supermercato. Ingenua, la prossima volta faccia come la Finocchiaro, ci vada con la scorta.

giovedì 16 maggio 2013

Tutti i decreti portano ad Arcore

Il Paese sprofonda, la sopportazione popolare è a livelli di guardia, la disoccupazione ci sta tramortendo, continuano i suicidi per la disperazione, e qual è la priorità di una parte del Governo ?
Riproporre il DDL Alfano sulle intercettazioni e minacciare l'altra parte del Governo che se dichiarato Berlusconi interdetto, cade l'esecutivo.
Il Governo di pacificazione è una stratosferica balla perchè l'interesse nazionale passa sempre prima per Arcore. E se  annullano  tutti i comizi per timore di violenze ne avranno intuito la causa ?.

L'argomento non interessa


                                                         (clicca sulla foto per ingrandire)

Senato della Repubblica Italiana, si parlava di lavoro e di esodati, i banchi del PDL e della Lega vuoti. Si fosse discusso di giustizia ci sarebbe stato il pienone.

mercoledì 15 maggio 2013

Rai, guarda chi si rivede: il conflitto d’interessi

Che “La guerra dei vent’anni” fosse un clamoroso flop (5,88 % di share con poco più di 1 milione e 400 mila telespettatori), lo si è capito dalla prima inquadratura: molto meglio se Berlusconi si fosse affidato per la seconda volta alle cure amorevoli di Barbara D’Urso. La manipolazione dei fatti travestita da giustizia ha ricordato la tv cilena della dittatura, raccontata nello straordinario film No. I giorni dell’arcobaleno di Pablo Larraìn. Gli stessi pensionati, che insieme ad Alfano, Santanchè, Brunetta, Lupi, formano la claque del Cavaliere (le inquadrature sulle bandiere del Pdl sparse e calpestate sulla piazza di Brescia nel dopo manifestazione sono state più eloquenti delle analisi dei soliti politologi), piuttosto che ascoltare le “balle” trasmesse da Canale 5 hanno preferito il più rassicurante Un medico in famiglia di Rai 1. Un’operazione mediatica che, pur avendo il sapore della disfatta, ha il merito di aver riportato il conflitto d’interessi all’ordine del giorno. Letta (chi tocca tv e giustizia è destinato alla morte politica), pur essendo ostaggio di Berlusconi, non potrà non rispondere alle interrogazioni del M5S e di Sel sulla necessità di avere una legge sul conflitto d’interessi. Mentre il governo ha detto no alla doppia indennità per i ministri, il Movimento di Grillo dimezza l’indennità parlamentare e discute sui rimborsi, gli eletti che hanno doppio incarico hanno l’obbligo di optare per una delle due, in Rai c’è un consigliere di amministrazione, Antonio Verro, amico di gioventù di Dell’Utri, ex dirigente all’Edilnord, assessore al demanio a Milano per Forza Italia, poi parlamentare e infine uomo di fiducia di Berlusconi nel cda della Rai. Verro è autore di indimenticabili battaglie a favore dell’allontanamento dal servizio pubblico di Santoro, Fazio, Saviano, Dandini, Gabanelli, recentemente è salito alla ribalta dei media per essere stato tra i protagonista della diretta Rai del matrimonio di Valeria Marini. Il fido Verro, pur sapendo, come è accaduto nel primo mandato, che la carica di consigliere è eticamente incompatibile con quella di parlamentare (il 25 febbraio è stato eletto al Senato), da circa tre mesi mantiene le due cariche (compreso le indennità?) convinto di risolvere il conflitto d’interessi, non con le ovvie dimissioni, ma con l’astensione dal voto in cda. Se il consigliere si è candidato significa che la scelta è quella di andare al Senato, ma siamo sicuri che dopo la nomina della Commissione di Vigilanza Berlusconi rinuncerà ad avere in Rai un così prezioso collaboratore? (Loris Mazzetti www.ilfattoquotidiano.it)

La battuta del giorno

"Per la stagione balneare 2013 l'Italia ha quattro nuove spiagge che potranno fregiarsi della Bandiera Blu. Emilio Fede ha chiesto di poter mettere lui le bandierine sulla mappa." (Cinzia Poli, Caterpillar AM, Radio 2)

martedì 14 maggio 2013

Maurizio Crozza a Ballarò 14/5/2013


PD + L


A sancire l'inciucio in modo definitivo il fu PD provvede a notificarlo aggiungendo una L in maniera maliziosa ?. Non sono capaci nemmeno di essere originali nella grafica ! 

lunedì 13 maggio 2013

Ruby fa flop, la Dc è la nuova fiamma



Ruby ha fatto flop: solo il 5,8 per cento di share per la fotoromanza travestita da inchiesta che Canale 5 ha allestito e mandato in onda per deformare la realtà e diffondere la versione del padrone sulla sue notti canaglia. Naturalmente molti si compiacciono dello scarso interesse verso questa difesa ridicola e patetica prima ancora che arrogante e truffaldina, qualcosa che rimarrà nella storia del peggior giornalismo di tutti i tempi. E invece in un certo senso è allarmante, anzi la conferma dello stato etico del Paese: è chiaro che solo una minoranza di imbecilli può dar credito alle bugie plateali su Ruby diffuse peraltro sulla televisione dello stesso interessato. Ma questo significa che un gran numero di persone non ha alcuna esitazione a votare per un puttaniere e un bugiardo compulsivo, un evasore fiscale senza scrupoli, un supposto perseguitato che dice le stesse cose che sentiremmo dire dal 90% della popolazione carceraria, uno che coltiva contatti con la mafia e che ha ridotto il Paese a uno straccio.
Non ha alcuna esitazione perché pensa che un bandito sia la migliore garanzia per la giustificazione e l’assoluzione dei propri peccati. O perché si aspetta la mancetta dell’Imu che con simile governante finirà per essere pagata molte volte per altre vie, perché non ha altri orizzonti che i propri immediati interessi, bene o pessimamente riposti. Quindi fa finta che si tratti di vicende personali che niente hanno a che vedere con la cosa pubblica, fa finta che lo scasso delle istituzioni, delle regole e della stessa convivenza civile necessario a salvare il tycoon, non esista o non abbia conseguenze nefaste. Alla fine sa benissimo chi è Ruby e chi è Berlusconi, non è interessata alle balle o a sentire Silvio che si paragona a Tortora perché questo smaschererebbe solo la propria ipocrisia.
Proprio questo gran numero di persone che non guardano lo sceneggiato di Ruby per allontanare da sé la vergogna , è già matura per costituire l’area neo dorotea di quella nuova Dc che è nei piani di Re Giorgio. A questa si aggregherà la ex margherita, l’area renziana e la pattuglia superstite del montismo per rifare le vecchie correnti da Zaccagnini ad Andreotti. A questo punto del resto non c’è altra strada: l’esperimento Pd è crollato rovinosamente per la scarsa qualità del cemento politico che vi è stato impiegato. E’ una struttura fragile che non ha saputo andare alle elezioni nel 2011 e quelle di due mesi fa le ha perse nelle urne, ma soprattutto moralmente per il suo attaccamento paranoico a Monti e a Napolitano e per l’incapacità di uscire fuori dalla logica degli apparati. Letta e Epifani servono appunto a questo, a prendere tempo per l’operazione nella vana speranza che le elezioni tedesche aprano qualche spazietto di manovra, per escogitare un qualche salvacondotto a favore di Berlusconi così che il Cavaliere possa ritirarsi dalla prima fila e infine per preparare la separazione da una posizione di forza. Intanto lasciano a sondaggi chiaramente fasulli il compito di tranquillizzare il popolo: basta vedere quelli che fanno fuori dall’Italia per vedere le cifre andare in direzioni molto diverse.
Insomma siamo al gattopardismo storico gestito da vecchi e vecchi dentro, mentre il mondo ribolle. Vi prego, mentre loro sono in convento o in coventicola, prepariamogli una sgradita sorpresa. (http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/)

Se lo dicono le sue tv e i suoi giornali allora è innocente !


domenica 12 maggio 2013

Lei non mi rappresenta

Signor Presidente della Repubblica Italiana,
il suo inaccettabile silenzio dopo l'ennesimo assalto di Silvio Berlusconi alla magistratura italiana, con l'aggravante complicità del vice premier nonchè ministro degli interni Alfano, è un gravissimo atto di codardia istituzionale che non le da più il diritto di rappresentarmi.

sabato 11 maggio 2013

Ministro Alfano, chi semina vento raccoglie tempesta


Mi spiace per Santanchè, Brunetta e soprattutto il cittadino bresciano lievemente ferito nel corso di aggressioni in alcun modo giustificabili. Chi era il ministro degli Interni preposto alla tutela dell’ordine pubblico in quel di Brescia? Angelino Alfano. Peccato che fosse tra i manifestanti, invece che a assolvere ai suoi doveri. Si rivolgano a lui per protestare, chiedano le sue dimissioni. In questo caso il proverbio vale davvero: chi semina vento raccoglie tempesta. Se convochi una manifestazione di piazza “Tutti per Silvio” a sfrontata delegittimazione di una sentenza d’appello della magistratura, e in piazza ci porti Berlusconi con i suoi ministri a far vedere che lui resta il più forte, tira i fili del governo, scatena una campagna di fuoco preventiva anche sulla sentenza Ruby e sulla compravendita di senatori… diciamolo pure che cercavi lo scontro, hai provocato a bella posta, sei un lupo travestito da agnello. La mia solidarietà a Gaia Tortora che ha subito l’ingiustizia ulteriore di un paragone ignobile fra la vittima di malagiustizia che fu suo padre Enzo, e il vittimista in perenne fuga dalla giustizia Silvio Berlusconi. Complimenti a lei che ha risposto con parole esemplari. Quanto al governo, pensate davvero che possa reggere con ministri che si preparano magari a replicare la sceneggiata lunedì al Palazzo di Giustizia di Milano? E il presidente Napolitano non ha qualcosa da rilevare in merito a questi comportamenti eversivi di un cittadino condannato per frode fiscale, travestito da statista fautore della pacificazione nazionale? (www.gadlerner.it)

giovedì 9 maggio 2013

Pacificazione ad personam

E' assordante il silenzio delle mummie del PD dopo la conferma in appello della condanna di Silvio Berlusconi. Per anni hanno inveito sui giornali o davanti le telecamere alle porcherie dell'indagato di Arcore, ora in nome di una falsa pacificazione o per ridicole logiche del "fare squadra o spogliatoio"  mantengono un colpevole distacco. La strada imboccata per autoincenerirsi è quella giusta, e se è normale che l'allegro circo che ruota attorno a Berlusconi è pronto a qualunque show per difendere l'indifendibile, vista la notevole presenza di nani, ballerine, mignotte, cantanti e nullafacenti tutti ben "poltronati", è inaccettabile dal PD che nessuno  provi un singulto di dignità.

Berlusconi domina la politica ma per i giudici ne dovrebbe essere interdetto


In molti paesi democratici la sentenza d’appello sarebbe già quella definitiva. E un condannato per frode fiscale avrebbe già da tempo ritenuto inevitabile ritirarsi dalla vita politica, senza attendere che divenga operativa l’interdizione dai pubblici uffici. Berlusconi non può decentemente accampare l’argomento della persecuzione giudiziaria dopo che gli elementi a suo carico sono stati valutati dalla Procura e da due diverse corti giudicanti. Dovrebbe rispettare la sentenza che lo riguarda, e invece la scaglierà addosso al già precario equilibrio di governo per ottenere dai partner della maggioranza sottomissione alla regola non scritta del suo potere: l’impunità. Dubito che Napolitano si sogni di nominarlo senatore a vita. Non so quali goffi calcoli propongano al Cav i suoi pessimi ma costosi avvocati; se cioè trovino conveniente tornare presto al voto prima che egli venga interdetto o se invece accontentarsi dell’immunità parlamentare di cui già gode. Seguiranno altre sentenze. Il giudizio sull’onorabilità del cittadino Berlusconi può già da tempo esprimersi, senza bisogno che la legge lo metta per iscritto. (www.gadlerner.it)

Il silenzio che uccide


C’è un silenzio che uccide. Ed è quello a cui abbiamo assistito ieri, in seguito al verdetto di condanna per Silvio Berlusconi, emesso dalla Corte d’Appello del Tribunale di Milano per frode fiscale. Un silenzio che ci aspettavamo da parte dei correi sodali del Cavaliere, ma che ha trovato la complicità anche di chi, come il Pd, ha chiesto agli elettori un voto per contrastare le politiche ad personam di Berlusconi e che ora come le tre scimmiette preferisce non vedere, non sentire e non parlare. E’ stata una ferita per la democrazia, inferta da coloro che pur di non disturbare il manovratore, nonché il consocio di Governo, hanno preferito tacere, calpestando così i capisaldi della nostra Carta Costituzionale. Il problema è sempre lo stesso da vent’anni a questa parte: sono i cittadini tutti uguali di fronte alla legge? In un Paese normale la risposta sarebbe affermativa, ma in Italia non è così. E quell’imbarazzante silenzio del Pd ne ha tracciato la risposta: ‘no, i potenti non devono essere giudicati, devono godere dell’impunità’. Io non ci sto: nessuna ragion di Stato può ledere principi fondanti la Costituzione, nessun voto popolare può legittimare l’impunità per un’elite, soprattutto in un Paese come il nostro, dominato dai conflitti d’interesse di un signore che detiene una così alta concentrazione di mezzi radiotelevisivi. Insomma, ieri abbiamo avuto la cifra di quanto questo Governo sia nato grazie ad un patto indecente: il salvacondotto per Silvio Berlusconi e altri amici suoi, in cambio di qualche poltrona. Per saziare qualche appetito, calpestano la nostra democrazia e mandano al tracollo la nostra economia. Come potranno gli investitori fidarsi di un Paese tanto malato, dove i corruttori, gli evasori e i saltimbanco fanno da protagonisti? Il problema maggiore della nostra economia è proprio in quelle sacche di impunità, le stesse che ieri con quel silenzio sono state legittimate. E’ evidente a tutti quanto noi dell’IdV siamo stati scomodi in Parlamento, ma questi benpensanti non cantino vittoria. Proseguiremo le nostre battaglie nelle piazze, con i nostri banchetti, i nostri referendum e le leggi d’iniziativa popolare. Noi continuiamo ad essere i partigiani della Costituzione. (www.antoniodipietro.it)

mercoledì 8 maggio 2013

Antonio Razzi al posto giusto

Il celebre statista  Antonio Razzi nella giornata di martedì, dedicata alla costituzione delle commissioni, è stato eletto segretario della commissione esteri. Mai incarico fu più azzeccato. Non conoscendo assolutamente la lingua italiana lo si può mandare in giro per il mondo senza che nessuno se ne accorga.
A seguire un famoso intervento entrato nella leggenda, giusto per
non dimenticare.

L'Alfabeto della Vergogna

I nomi dei presidenti delle Commissioni parlamentari, spartite tra pdl e pdmenoelle (per questo hanno aspettato di fare il governo prima di istituirle...), sono un potente vaffanculo alla Nazione. La lista della vergogna comprende trombati, inquisiti, mariti, vecchie scarpe dell'inciucio, riscossori di premi partita, trombettieri del falso, senatrici da supermarket con la scorta. Un tocco di P2 più un tocco di D'Alema. Persone nominate per aver fottuto Prodi alle elezioni presidenziali o per il loro instancabile leccare il culo da sempre a Berlusconi. C'è dentro di tutto, un minestrone di falliti, riciclati, bocciati alle politiche, di eterni ritornanti. Questa lista è una provocazione verso i cittadini per scelta delle persone e per la loro generale incompetenza. Se ci fosse una Commissione per i Cessi di Montecitorio occuperebbero anche quella, metà chiappa pdl, metà chiappa pdmenoelle e lascerebbero il cesso da pulire alla finta opposizione di Sel.

L'Alfabeto della Vergogna (*)
Camera
B come Boccia (Bilancio)
B come Bordo (Politiche UE)
C come Capezzone (Finanze)
C come Cicchitto (Esteri)
D come Damiano (Lavoro)
E come Epifani (Attività produttive)
F come Ferranti (pd) (Giustizia)
G come Galan (Cultura)
M come Meta (Trasporti)
R come Realacci (Ambiente)
S come Sani (pd) (Agricoltura)
S come Sisto (Affari Costituzionali)
V come Vargiu (Affari Sociali)
V come Vito (Difesa)
Senato
A come Azzolini (Bilancio)
C come Casini (Esteri)
D come De Biasi (Sanità)
F come Finocchiaro (Affari costituzionali)
F come Formigoni (Agricoltura)
L come Latorre (Difesa)
M come Marcucci (Cultura)
M come Marinello (Ambiente)
M come Marino (Finanze)
M come Matteoli (Telecomunicazioni)
M come Mucchetti (Industria)
P come Palma (Giustizia)
S come Sacconi (Lavoro)

(*) Consigliato ai costipati per facilitare l'evacuazione (è una meraviglia) e per chi voglia facilitare i conati di vomito (non sarete delusi). Leggere lentamente l'elenco per evitare effetti collaterali come la perdita completa dell'equilibrio nervoso e l'insorgere di aggressività incontrollata. (www.beppegrillo.it)

martedì 7 maggio 2013

Maurizio Crozza a Ballarò 7/5/2013


Commissioni peggio del Governo

A seguire l'elenco dei premiati alle commissioni di Camera e Senato. Libero sfogo alle risate o bestemmie a piacimento.

A Montecitorio sono stati eletti Francesco Boccia (Pd) alla commissione Bilancio, Daniele Capezzone (Pdl) alle Finanze, Fabrizio Cicchitto (Pdl) agli Esteri, il deputato del Pdl Francesco Paolo Sisto agli Affari costituzionali, Giancarlo Galan (Pdl) alla Cultura, Donatella Ferranti (Pd) alla Giustizia, Elio Vito (Pdl) alla Difesa, Ermete Realacci (Pd) all’Ambiente, Luca Sani (Pd) all’Agricoltura, l’ex ministro del Welfare Cesare Damiano (Pd) alla commissione Lavoro, Michele Meta (Pd) ai Trasporti, Michele Bordo (Pd) alle Politiche Ue, Guglielmo Epifani (Pd) alle Attività produttive, Pier Paolo Vargiu (Scelta civica) agli Affari sociali.

Al Senato sono stati eletti Mauro Maria Marino (Pd) alla commissione Finanze, Antonio Azzollini (Pdl) al Bilancio, Anna Finocchiaro agli Affari costituzionali, Nicola Latorre (Pd) alla commissione Difesa, Giuseppe Francesco Maria Marinello (Pdl) all’Ambiente, Altero Matteoli (Pdl) ai Lavori pubblici – Telecomunicazioni, Massimo Mucchetti (Pd) all’Industria, Maurizio Sacconi (Pdl) al Lavoro, Roberto Formigoni (Pdl) all’Agricoltura, Emilia Grazia De Biasi (Pd) alla Sanità, Andrea Marcucci (Pd) alla Cultura, Pier Ferdinando Casini (Scelta civica) agli Esteri. Restano ancora da definire il presidente della commissione Politiche Ue e quello della commissione Giustizia.

La battuta del giorno

"Con La Russa presidente della giunta per le autorizzazioni a procedere Berlusconi ha fatto il colpaccio: una volpe a guardia del pollaio!" (tweet di Gad Lerner)

lunedì 6 maggio 2013

E' morto ?






Giulio Andreotti non avrà i funerali di Stato. Lo Stato ha perso la trattativa. (Cinzia Poli, Caterpillar AM, Radio 2)

E continuiamo a pagare il canone


Rai 1 ha trasmesso in diretta il matrimonio di Valeria Marini. Complimenti per l'iniziativa, questo è servizio pubblico e conferma che in Italia necessita essere o una zo@@ola o il vuoto assoluto.

Passaparola - Il sacco di Siena - Mauro Aurigi - (dal blog www.beppegrillo.it)


domenica 5 maggio 2013

Il genio


La notizia è nota e riguarda un cittadino tedesco che ha pagato con una banconota di 30 euro. La "nuova" serie riportava gli stessi disegni del pezzo da 20, solo che il 2 sul biglietto si era trasformato in un 3. Fino a qui tutto bene, ovvero è come pagare il conto con le banconote del monopoly, ma qui arriva il genio. L’uomo ha pagato ed è riuscito anche a farsi dare il resto. E’ accaduto ad una cassa di supermercato nella cittadina di Dülmen (Westfalia).
Mi piace pensare che il nostro protagonista sia uscito dal film Amici Miei ed abbia fatto sua la celebre affermazione di Rambaldo Melandri, interpretato da Gastone Moschin.
"Cos'è il Genio? - È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione."

sabato 4 maggio 2013

Poltrone per forza

A seguito della polemica scatenata dalle associazioni gay contro le dichiarazioni omofobe della Biancofiore, Enrico Letta le revoca le deleghe alle Pari Opportunità e la sistema alla Pubblica Amministrazione. Insomma una poltrona comunque e per forza.
Sono convinto che "anche" nel PDL vi siano persone serie e immacolate, allora perchè in circolazione vediamo invece sempre squallidi e impresentabili personaggi ?

venerdì 3 maggio 2013

Distribuzione poltrone


Credevate di esservi liberata di lei ? Dopo mesi e mesi passati a inneggiare  Silvio tracimando anche nel comico, l'agguerrita amazzone Micaela Biancofiore vede riconosciuta la sua fedeltà. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Pari Opportunità.
Innumerevoli le cazzate sparate dalla signora durante il percorso di avvicinamento alla poltrona, il blog ritiene la seguente quella decisiva :
"Diciamocela tutta: Sarkozy era un avvocatuccolo di provincia, la Merkel una funzionaria della Germania dell'Est. Obama era un modesto avvocato che è stato montato tantissimo dal sistema mediatico. Berlusconi vicino a loro giganteggiava, lui era un vero taicon!".

Le vignette di Vauro - Servizio Pubblico - 2/5/2013


Marco Travaglio - Servizio Pubblico - 2/5/2013


giovedì 2 maggio 2013

La sensibilità del leghista Salvini




Quello degli autobus riservati ai soli milanesi, per proteggerli dai troppi extracomunitari. Quello del reato di clandestinità, delle ronde padane, delle espulsioni "casa per casa", del coro "Senti che puzza, scappano anche i cani. Stanno arrivando i napoletani". Quello dell'"opposizione totale" al ministro dell'Integrazione, Cecile Kyenge. Ora va in India. E scopre che. (http://nonleggerlo.blogspot.it)

Un governo figlio di buona mamma

Le dichiarazioni di Marina Sereni (PD) a Porta a Porta non lasciano più spazio ai dubbi. Il PD pretendeva dal Movimento Cinque Stelle solo la fiducia negandogli qualunque investitura. Praticamente "dateci la fiducia ma non rompete". Questi del PD quando aprono bocca hanno il cursore dell'udito azzerato.