martedì 7 luglio 2009

Io sto con Tonino

Signor Presidente, lei sta usando una piuma d'oca per difendere la Costituzione dall'assalto di un manipolo piuttosto numeroso di golpisti. Oramai non è più possibile evitare lo scontro con un governo che ha agito esclusivamente nell'interesse di pochi, spesso di una sola persona, a colpi di fiducia, di cene carbonare, di vili attacchi verbali, negando la realtà, la crisi del Paese, insultando la dignità dei cittadini ed usando la menzogna come strumento sistematico di propaganda".
A stretto giro arriva la reazione di Dario Franceschini, segretario del Partito democratico: ''E' intollerabile che il leader dell'Idv coinvolga il presidente della Repubblica nella polemica politica. Il presidente sta svolgendo con intelligenza la sua funzione di garante delle regole e degli equilibri istituzionali. Di questo l'intero Paese deve essergli grato". (ADNKRONOS)


Dopo l'articolo di ieri avrei scommesso sul titolo dei giornali: “Di Pietro attacca Napolitano”, e avrei vinto. A travisare non deve neanche scomodarsi il governo, ci pensa Dario Franceschini. Non accetto lezioni da chi fa opposizione a giorni alterni. Non ho coinvolto il Capo dello Stato nella polemica politica, perchè non c’è alcuna polemica, c'è solo il coraggio di dire e fare ciò in cui si crede.La legge sulle intercettazioni è una porcata, non bisogna rivederla, bisogna cancellarla ed occuparsi delle priorità per il Paese, della crisi economica. Non intendo fare opposizione su questa legge con la fionda quando di fronte ho un avversario che esibisce l’atomica.Franceschini si indigni per la replica del ministro della Giustizia, quella sì che ha umiliato il ruolo del Presidente Giorgio Napolitano. Nella migliore delle ipotesi il governo proporrà modifiche di facciata, per illudere di aver recepito il confronto, magari consentiranno alla stampa di pubblicare le intercettazioni, ma sarà una panacea visto che, comunque, il resto della legge, di fatto, impedirà che le intercettazioni possano essere fatte.
Ribadisco quindi: nessun credito a chi non ne è degno, ed il governo non lo è, un rinnovato invito al Capo dello Stato, alla fermezza nei confronti del testo della legge, e un appello al Pd affinché sieda sugli spalti, come ha fatto per il lodo Alfano, e si goda la partita senza far danni. Anzi, una mano può darla anche dagli spalti, facendo in modo, almeno, che nessuno dei suoi parlamentari, approfittando della votazione anonima, confluisca nel gruppetto di franchi tiratori come avvenuto nella precedente votazione alla Camera. (www.antoniodipietro.it)

Il Blog dell’Opinione sta con Di Pietro. Ci dispiace per Franceschini del quale appoggiamo la candidatura alla guida del PD, ma riteniamo che Tonino abbia ragione : lo scontro frontale con questo governo è indispensabile. Supponiamo anche che gli elettori del PD chiedano al partito di prendere posizione, non si può più essere tolleranti nemmeno al cospetto del Capo dello Stato che si dimena sperando di non offendere nessuno. Il decreto sulle intercettazioni è assurdo, ed è stato concepito per colpire l’informazione, quindi il testo non è modificabile ma va cancellato. Il Presidente Napolitano, sempre ligio alle regole istituzionali, dovrebbe far sentire quanto meno la sua opinione, buttare il sasso nello stagno, alzare un po’ le acque, far capire che lui comunque osserva e valuta. Ma voi credete che Pertini avrebbe firmato il Lodo Alfano ? O che non sputasse veleno sul decreto oggetto di polemica in questi giorni ? Pertini se ne sarebbe sbattuto delle regole istituzionali. Ecco cosa chiediamo al Presidente Napolitano, un segnale che ci sveli che non sta sonnecchiando come sostiene Beppe Grillo. Dica, sempre nel rispetto delle regole, che la cena a casa del giudice costituzionalista Mazzella con Berlusconi e compari, eticamente non è proprio regolamentare. Batta un colpo ogni tanto, ecco cosa gli chiediamo.

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