mercoledì 2 gennaio 2013

L’Italia di Rita Levi Montalcini e quella di Nicole Minetti

Sarà perché, come ha detto il Papa, il male fa più notizia del bene, ma le solite carrellate televisive di fine anno ci hanno mostrato un 2012 proprio da dimenticare e nello stesso tempo tragicamente indimenticabile. Sciagure di tutti i tipi accumulate in 12 mesi, con l’unica consolazione di non vedere Berlusconi al governo e soprattutto in giro per il mondo a farci vergognare. Ma purtroppo Berlusconi c’è ancora e anche nelle ultime ore dell’anno non ha mancato di farsi sentire e vedere. Ora porta spesso il cappello alla Al Capone, per nascondere l’odiosa calvizie e gli incresciosi espedienti messi in atto per occultarla. Certo, sempre meglio della bandana, ma le dichiarazioni non si possono coprire tanto facilmente, nonostante l’abuso delle smentite. Così, da un lato il cavaliere annuncia una commissione parlamentare sul complotto ordito da Napolitano e Monti per farlo cadere e dall’altro elogia il discorso di fine anno del presidente della Repubblica, cioè di uno dei congiurati ai suoi danni. Discorso dal quale Di Pietro, invece, si è detto addirittura «offeso», senza spiegare perché. Ne sapremo di più leggendo i giornali di oggi, perché, negli scarni pastoni televisivi di una giornata senza carta stampata, la dichiarazione è rimasta criptica e non per le solite ragioni sintattiche, ma per ragioni interamente politiche. Sarà anche per questo che, ad ogni sondaggio, l’Idv si ridimensiona e i tentativi di riposizionarla appoggiandola a qualche alleato recalcitrante non sortiscono alcun risultato. In tanta confusione, il Paese ha perso il cervello e l’anima di Rita Levi Montalcini, una donna che nella sua vita ha tenuto testa a tutto, anche all’oltraggio parlamentare della destra e dei berlusconiani, che la accusavano di essere troppo vecchia. Infatti loro preferiscono il cervello e l’etica di una Minetti. (Maria Novella Oppo - L'UNITA'-)

1 commento:

max ha detto...

Due Italie in netta contrapposizione... Pagherei qualsiasi cosa per avere un'altra Montalcini e pagherei per non avere nessuna altra Minetti. Un saluto.