mercoledì 7 gennaio 2009

Dio non c'è, godetevi la vita


Tutti contro il papa, perché "Dio forse non esiste" e quindi è ora e tempo che le persone inizino a "godersi la vita". È questa la campagna pubblicitaria realizzata da associazioni atee, che hanno scelto gli autobus come mezzo privilegiato per 'portare a spasso' e far conoscere il loro messaggio. A ottobre era toccato a Londra, dove gli autobus sono stati tappezzati dai poster con lo slogan: "Dio probabilmente non esiste, quindi smettila di preoccuparti e goditi la vita". La campagna, naturalmente ad opera di associazioni atee, aveva ricevuto offerte record per un totale di 113mila dollari, superando di ben sette volte gli obiettivi prefissati.Ora lo slogan viene riproposto a Barcellona; dal giorno dell'Epifania, infatti,due bus riporteranno la scritta 'Probablemente Dios no existe. Deja de preocuparte y goza de la vida' ("Dio probabilmente non esiste, quindi smettila di preoccuparti e goditi la vita", appunto). Gli atei spagnoli stanno raccogliendo fondi per promuovere la loro campagna informativa, che potrebbe anche estendersi a Madrid e altre città. Secondo gli organizzatori, tale campagna serve ad "aumentare la consapevolezza tra i cittadini atei, non credenti e liberi, in generale, circa la necessità di rendersi visibili e fieri delle proprie convinzioni e per consentire loro di rivendicare gli stessi diritti e le libertà che sono riconosciuti agli altri cittadini per il semplice fatto di possedere o di esprimere una fede religiosa".Ad alzare il 'polverone' anti-Papa, dopo l'Inghilterra, ora ci prova anche la Spagna con la sua Unione atei e liberi pensatori della Catalogna che ha raccolto 2mila euro per comprarsi una settimana di visibilità e che invita a fare donazioni sul sito www. busateo.org per estendere la campagna. La polemica è stata subito servita sul piatto ancora festivo, con una prima risposta della Chiesa Cattolica di Spagna già tre giorni prima dell'avvio ufficiale della campagna: "Per i credenti la fede nell'esistenza di Dio non è motivo di preoccupazione né è un ostacolo per godere onestamente della vita, ma è una solida base per vivere la vita con un atteggiamento di solidarietà, di pace e con il senso della trascendenza" è scritto in un comunicato diffuso venerdì della scorsa settimana dall'arcivescovado di Barcellona. (LIBERO-news.it)

Immaginate la stessa iniziativa in Italia ? Cinque minuti dopo, interrogazioni parlamentari, i politici di entrambi gli schieramenti slinguare il Vaticano, volontari recuperare e distruggere i poster, Napolitano a reti unificate chiedere perdono a nome del popolo italiano al Santo Padre, i parroci di tutta Italia suonare le campane per protesta, l’Osservatore Romano in edizione straordinaria, suore con tranquillanti al capezzale di Benedetto XVI.

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