venerdì 2 gennaio 2009

Il Vaticano non recepirà più le leggi italiane


CITTA' DEL VATICANO - Il Vaticano non recepirà più automaticamente, come fonte del proprio diritto, le leggi italiane; innanzitutto per il "loro numero esorbitante", in secondo luogo per "la loro instabilità" e , infine, per il contrasto "con troppa frequenza evidente, di tali leggi con principi non rinunciabili da parte della Chiesa". Lo spiega l'Osservatore Romano, presentando la nuova legge della Santa Sede sulle fonti del Diritto, già firmata da Benedetto XVI, e che entrerà in vigore il primo gennaio 2009.I pontefici - ricorda il giornale vaticano - hanno riconosciuto la maggioranza o quasi totalità dei sudditi vaticani come cittadini italiani. Mentre nella precedente legge sulle fonti del diritto "operava una sorta di recezione automatica" della legislazione italiana, nella "nuova disciplina si introduce la necessità di un previo recepimento da parte della competente autorità vaticana". "Più di un motivo sembra giustificare quest'ulteriore cautela nella recezione della legislazione italiana, rispettata nella sua propria sovranità, ma chiamata nello stesso tempo a rispettare e a confrontarsi con quella vaticana", spiega nell'articolo il prof. José Maria Serrano Ruiz, presidente della Commissione per la Revisione della Legge sulle fonti del Diritto vaticano."Ne indichiamo - scrive - solo tre: in primo luogo il numero davvero esorbitante di norme nell'Ordinamento italiano, non tutte certamente da applicare in ambito vaticano; anche l'instabilità della legislazione civile per lo più molto mutevole e come tale poco compatibile con l'auspicabile ideale tomista di una lex rationis ordinatio, che, come tutte le operazioni dell'intelletto, cerca di per sé l'immutabilità dei concetti e dei valori; e infine - sottolinea - un contrasto, con troppa frequenza evidente, di tali leggi con principi non rinunziabili da parte della Chiesa". (ANSA)


Rispetto per la decisione presa, ma adesso è giusto che il governo italiano estenda le sue leggi agli interessi della Chiesa sul territorio tricolore. Finisca una volta per tutte la sottomissione, solo italiana, al giudizio del Vaticano rammentando che siamo uno stato laico e venga soppresso per sempre l’otto per mille. Per il momento costituirebbe un bel passo in avanti.

Nessun commento: