La decisione è irreversibile: "Neanche il tour mi farà cambiare idea - dice il batterista, da 38 anni responsabile del marketing e della promozione della band -. Ho capito che dovevo andarmene quando ho soffiato su 60 candeline". Una decisione interiore e personale che non è dettata da risentimenti, né da problemi con i compagni, ma dallo spegnersi di un entusiasmo considerato motore indispensabile per andare avanti: "In tanti anni ho concentrato tutto me stesso sul gruppo e ora ho capito di avere ancora tante cose da fare, troppo a lungo rimandate. Voglio finire di scrivere un libro, viaggiare, scoprire che le città non sono solo camerini e palasport. Non mi sento vecchio - si confessa D'Orazio -, ma è giunto per me il momento di crescere e mettere la testa a posto". (ANSA)
Diciamoci la verità, suonare la batteria a 60 anni comincia ad essere faticoso con conseguente assenza di fiato e di forze.
Diciamoci la verità, suonare la batteria a 60 anni comincia ad essere faticoso con conseguente assenza di fiato e di forze.
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