Io ho il 72 per cento del consenso, e questo la dice lunga sulla fiducia che hanno gli italiani di questi magistrati politicizzati».Mette in scena un plebiscito su se stesso, Berlusconi, vincendo persino sul corso della giustizia. Silvio assolve se stesso e assolve i tanti parlamentari (25) condannati anche in via definitiva e la trentina di indagati che siedono in Parlamento. Anzi, fa capire di candidarli proprio perché hanno dei guai con la giustizia che, comunque, considera un'arma di battaglia politica. Il solo parlare di indagati è «una provocazione». «Quando abbiamo deciso di inserire nelle liste elettorali delle persone su cui esistevano indagini o procedimenti della magistratura lo abbiamo fatto sempre a ragion veduta. Cioè ascoltando e conoscendo queste persone». Il premier fa capire quindi di avere offerto loro il protettivo ombrello parlamentare. E dà per scontato che ogni accusa dei magistrati sia «un'arma di battaglia politica contro l'avversario». Anche quando ad accusare sono dei camorristi. Naturalmente mette in prima fila se stesso, fra le «vittime» dei pm, ma «ho vinto le elezioni con 10 punti in più» quindi agli italiani non interessa, evidentemente. Sottotono, molto attento a mostrarsi moderato (ma esageratamente "abbronzato" per il trucco), nella conferenza stampa di fine anno a Villa Madama. (L’UNITA’.it)
……..e “affanculo” la questione morale ! Olè
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