«Mio figlio era uno studente universitario ed è morto sotto le macerie, cosa c’entra questo con la campagna elettorale?», si ribella Paolo Colonna all’idea della cerimonia già apparecchiata per domani mattina. Quando il presidente del Consiglio sarà per l’ennesima volta a l’Aquila per consegnare alle famiglie degli studenti morti sotto le macerie una laurea honoris causa. Quella onorificenza il signor Paolo Colonna non la vuole. E tanto meno la vorrebbe dalle mani del presidente del Consiglio. «Cosa c’entra? Stanno utilizzando i nostri figli a scopi elettoralistici. Non posso accettarlo. Stiamo parlando di ragazzi di vent’anni morti perché facevano il loro dovere di studenti. Come si fa a utilizzarli per prendere qualche voto in più?», ripete con rabbia il signor Paolo Colonna. Tanto più ora che ha saputo che a quella cerimonia parteciperà anche Berlusconi. Nessuno glielo aveva detto. All’invito del rettore lui e le famiglie di altri sette studenti morti nel terremoto avevano già risposto di no. Il perché lo spiegano in una lettera aperta firmata con i nomi dei loro figli. «Quella laurea - scrivono - è solo un blando tentativo di chiudere una tragica parentesi che ha sconvolto la nostra esistenza».«I nostri figli sono morti perché facevano il loro dovere di studenti, ma il proprio dovere qualcuno non l’ha fatto», denuncia il signor Colonna. È per tutte queste ragioni che ora Paolo e gli altri genitori dei ragazzi morti sotto le macerie come suo figlio non vogliono quella laurea honoris causa. Tanto più ora che hanno saputo che, a una settimana dalle elezioni europee, sarà il presidente del Consiglio a consegnarla personalmente. «Vuol dire che moralmente abbiamo proprio toccato il fondo e io non ci sto», dice Paolo, che, se riuscirà, proverà domani con le altre famiglie "ribelli" a intervenire per spiegare le sue ragioni anche durante la cerimonia. «So già che non mi faranno entrare, ma, se ci saranno anche gli altri, ci proverò lo stesso». (L’UNITA’)
Qualcuno comincia a capire che la sciagura abruzzese è stata una tombola per il premier, e non è finita qui !
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