martedì 3 aprile 2012

Segnali di fumo (negli occhi)


Lettera aperta a S.E. Giuseppe Betori
Sua Eminenza onorandissima, Le scriviamo in merito al suo invito alle preghiere ad petendam pluviam di qualche giorno fa.Esortando i fedeli a pregare perché le terre riarse vengano finalmente bagnate dalla pioggia, da troppo tempo assente, Ella ha dimostrato notevoli conoscenze della grande letteratura, dai Sioux del Tenente Blueberry agli Apache di Tex, facendosi novello epigono del suo illustre antenato, il Grande Capo Palla Pesante, oltre a manifestare una spiccata sensibilità per le popolazioni emarginate, tipo, appunto, i nativi americani.Sappiamo che tentare un approccio anche vagamente scientifico al fenomeno delle precipitazioni sarebbe chiedere troppo a Sua Eminenza, preso com’è nell’attribuire a Dio qualsiasi evento accada su questo pianeta, dal più piccolo e insignificante fiocco di neve ai tifoni, dallo sbocciare dei gladioli alla retrocessione del Novara e via dicendo. E va bene così.È solo che non oggi, ma qualche giorno fa, Giampiero Maracchi, quello del meteo, aveva già previsto che in questo giorno avrebbe iniziato a piovere.Ora, il nostro invito è questo: se proprio non fosse possibile ritenere il Maracchi Dio in persona, vorremmo che fosse considerato magari che so, un profeta, visto che ha anticipato con una certa precisione i desiderata dell’Onnipotente. Da parte nostra, ci mettiamo a disposizione per realizzare dell’illustre meteorologo una statua in alabastro, da affiancare all’Abacuc di Donatello (ci scusi il paragone).Lo diciamo nella convinzione che se esistono torme di babbei convinti che pregando si possa riuscire a influenzare gli eventi atmosferici, ebbene, sarà possibile convincerli dei poteri divinatori del Maracchi. E poi anche di altre cose: che d’estate a Firenze arrivi il mare; che se non si dà l’8×1000 alla Chiesa Cattolica si diventa ciechi; o che soffiandosi forteforte il naso pensando a S. Attilio, dalle nari escano dobloni d’oro per pagare l’IMU, invece di caccole verde ramarro. Ci pensi, Sua Eminenza! Potrà chiedere a costoro tutto ciò che concepirà la sua fantasia! Nel caso le cose si avverino, potrà vantarsene, in caso contrario potrà giustificarsi dicendo loro che non sono stati abbastanza pii o convinti. In un caso o nell’altro lei casca in piedi.
In attesa di una Sua cortese risposta, suoi devotissimi
Paguri

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