Dopo il primo tentativo abortito all’inizio del mese dalla “sottile” influenza del Vaticano, che non digeriva il messaggio sull’inesistenza di Dio e che comunque se ne poteva fare a meno, adesso si ritenta con uno più addomesticato. La speranza è che Benedetto XVI capisca bene la lingua italiana e non abbia più niente da eccepire.
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