«Ogni anno a Bologna si è riproposto il triste spettacolo di una piazza che invece di ricordo e dolore ha
espresso odio e livore per coloro che ritiene avversari politici». Lo dice Carlo Giovanardi, senatore del Pdl e sottosegretario alla
presidenza del Consiglio. «Bene ha fatto quest'anno il governo -conclude Giovanardi- a non
partecipare ad un rito che per troppi non è un momento di ricordo e commemorazione delle vittime di quella tragedia».
«L'assenza del governo alla commemorazione del trentennale della strage di Bologna è un oltraggio e le parole usate per giustificare questa scelta una vergogna. Le affermazioni del sottosegretario Giovanardi sono lo specchio della miseria morale di una maggioranza e di un governo che hanno rinunciato a rappresentare il paese nel giorno in cui si commemora uno degli episodi più drammatici della sua storia recente». Lo dice il responsabile sicurezza del pd Emanuele Fiano.
Sulla stessa linea Luigi De Magistris, eurodeputato IdV e responsabile Giustizia e Sicurezza del partito:
«Le parole pronunciate dal sottosegretario Giovanardi sono offensive e indegne, soprattutto perché provenienti da chi riveste un ruolo istituzionale e perché riferite ad una piaga democratica nazionale ancora non rimarginata. La piazza che ogni anno si dà
appuntamento a Bologna non esprime “odio e livore”, bensì testimonia il bisogno di verità e giustizia che tutto il Paese sente in merito ad una stagione infame e ancora oscura, durante la quale la deviazione istituzionale e il terrorismo, sotto la regia di una P2 pervasiva, hanno compromesso in modo definitivo la democrazia italiana». ( L' UNITA' )
Nessun commento:
Posta un commento