Il presidente della Repubblica ha detto una cosa giusta, anzi giustissima, ma ritengo che il suo messaggio sia in anticipo e possa generare equivoci e malumori.
Lui è l’arbitro, e non può muoversi come un giocatore perché così rischia di condizionare il gioco. Nel merito, però, condivido le sue osservazioni, infatti mi auguro che le vere emergenze del Paese vengano affrontate al più presto. E mi riferisco all'occupazione, alla ripresa economica e all'esigenza di fare una riforma elettorale prima di andare al voto. Bisogna sottolineare che e' preciso dovere del presidente della Repubblica valutare se esiste una maggioranza alternativa a quella che attualmente regge il governo Berlusconi.
Noi dell'Italia dei Valori ribadiamo che il voto degli elettori non può essere ribaltato e che, se manca una maggioranza che continui a sostenere il governo in carica, si deve tornare al più presto al voto, non esistono altre soluzioni o si raggira la volontà dei cittadini. Le regole sono impresse sulla Carta Costituzionale che non consente scappatoie. Infatti la nostra disponibilità ad un governo tecnico e' condizionata al fatto che sia davvero un esecutivo tecnico con una durata ben definita, non oltre tre mesi, e con competenze ben delimitate: fare una nuova legge elettorale e una legge che ristabilisca il pluralismo informazione.
Ovviamente non basta che una rassicurazione del genere ci venga data dalla maggioranza del momento ma deve esserci un preciso, definito e insuperabile mandato del Capo dello Stato su questi due obiettivi. (www.antoniodipietro.it)
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