martedì 17 agosto 2010
Le spallate a mezzo stampa non sono riuscite a fare capitolare il presidente della Camera, in compenso hanno acceso lo scontro con il Quirinale. E mentre i pasdaran del Pdl continuano ad attaccare il capo dello Stato sulle elezioni anticipate, l'alleato numero uno, la Lega, comincia a marcare le differenze: "E' solo il presidente della Repubblica a decidere - dice Bossi - e io non faccio dichiarazioni contro il presidente della Repubblica. Verdini? Non lo conosco abbastanza, non ne so un cazzo". E su Tremonti dice: "Meglio di Berlusconi, meno spendaccione". Si spinge oltre Calderoli, che condanna gli attacchi a Fini e dice: "L'ho chiamato, una telefonata cordiale". Intanto il finiano Granata svela i contorni del partito che da settembre terrà sotto scacco ogni giorno il Pdl in Parlamento: "Distinto e distante dal berlusconismo privo di anima, dall’affarismo privo di progetto e dal rancoroso ‘tribalismo’ della Lega". Una destra "per dirla con Montanelli, che c'era prima di Berlusconi e ci sarà dopo di lui". (www.ilfattoquotidiano.it)
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