mercoledì 16 maggio 2012
La Lega è una grande famiglia (affamata)
Non giunge di certo inaspettata la notizia che Umberto Bossi è indagato con i figli Renzo e Riccardo per truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita. E’ dal 5 maggio scorso che il Senatur non rilascia dichiarazioni e la “Padania” non lo dà presente ad alcuna iniziativa pubblica della Lega. Un movimento bugiardo e privo di democrazia interna ha cercato di fingere, scopa alla mano, che il suo fondatore beatificato in vita potesse davvero essere all’oscuro dei maneggi e delle appropriazioni indebite compiute a beneficio suo e della sua famiglia. Tesi inverosimile ma necessaria a preservare il dato genetico della carismaticità, l’epopea fasulla di un rinascimento nazionale fondato sulla leggenda padana. Piace rilevare che rimane fuori dall’inchiesta giudiziaria Manuela Marrone, l’angelo del focolare di questa famiglia affamata. E che invece la magistratura indagherà anche Piergiorgio Stiffoni, uno degli esponenti più biecamente razzisti del Carroccio: ben meritevole di tanto disonore.
Leggo che a Maroni si affida una missione di rilancio della Lega paragonata a quella intrapresa nel Partito socialista italiano da Bettino Craxi nel 1976. Il riferimento è del tutto improprio: il predecessore di Craxi, Francesco De Martino, aveva subito una sconfitta politica ma era una persona onesta. Dubito invece che Maroni possa tenere unito e restituire un ruolo significativo a un movimento che deve (quasi) tutto alla ritualità carnevalesca dell’”Idiota in politica”. Tutt’altro che idiota, come la storia s’è incaricata di dimostrarci. (www.gadlerner.it)
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