Quando passerà a miglior vita di Giuliano Ferrara resterà purtroppo anche l'affermazione vomitata ieri sera a Bersaglio Mobile, su la Sette, "i magistrati sono fottutissimi carrieristi".
L'elefantino, come è uso fare quando è davanti una telecamera, ha riversato durante la trasmissione colate di insulti contro i magistrati, gli ospiti in studio e in collegamento, e il conduttore Mentana faticava non poco ad arginare lo sversamento di quella cloaca.
Ovvio che non siamo degli sprovveduti, capiamo bene che per l'audience si corre qualche rischio, ed è palese che la combinazione Ferrara, Di Pietro e Travaglio sarà a priori una bomba.
D'altronde Berlusconi con il suo linguaggio eversivo, specie contro il sistema giustizia, in tutti questi anni ha sdoganato tale cattiva moda, e i suoi peones lesti ha recepirne la lezione.
Ora mi chiedo se non sarebbe corretto, educato, tornare a dibattiti televisivi dove al centro ci fossero contenuti e proposte e non la rissa anche per lo share. Credo si possa fare, basta ignorare taluni elementi, Ferrara compreso, lasciandoli chiusi in qualche redazione giornalistica compiacente dove possano cantarsela e suonarsela da soli, e liberare i cittadini dall'olezzo di una fogna ancora aperta.
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