domenica 23 novembre 2008

Morte in rete


NEW YORK - Internet sempre più nell'occhio del ciclone: teatro virtuale che alimenta tra i giovani il mito della "celebrità facile" e che in casi estremi diventa addirittura un palcoscenico per il suicidio. L'ultimo caso arriva dall'America. Dopo la vicenda riportata in Gran Bretagna, all'inizio di quest'anno, di sette ragazzi che avevano deciso su Internet di togliersi la vita, dalla contea di Broward, in Florida, giunge un altro macabro episodio di suicidio online Abraham Biggs, un ragazzo di 19 anni, si è ucciso dopo aver lasciato diversi messaggi sul web in cui annunciava il suo gesto e spiegava le modalità.Ma non solo: il giovane aveva anche invitato gli utenti di un famoso sito di video streaming ad assistere alla sua morte in diretta, filmata con una webcam. Nei giorni scorsi, Biggs aveva lasciato su alcuni forum, tra cui quello del sito bodybuilding.com da lui frequentato con lo pseudonimo "CandyJunkie" (dolce avvelenato), messaggi in cui diceva di sentirsi un fallito e di voler farla finita con una dose letale di medicinali. (ANSA)


Questo è uno dei motivi che mi spinge a considerare internet un grande immondezzaio e di spegnere il pc per lungo tempo.

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