martedì 25 novembre 2008

Tragedia a scuola

Continua la polemica sulla sicurezza nelle scuole dopo la tragedia di Rivoli. Il Pd accusa il governo di aver tagliato 23 milioni di euro sui 100 disponibili nel fondo statale destinato al patto per l'edilizia scolastica, mentre il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini ha assicurato che su problema edilizia scolastica cè la massima attenzione."La tragedia di Torino dimostra che non si possono tagliare le risorse destinate alla sicurezza degli edifici scolastici come invece ha fatto questo governo", sostengono le parlamentari Manuela Ghizzoni e la senatrice Mariangela Bastico del Pd che nelle scorse settimane hanno già lanciato l'allarme per le possibili conseguenze dei tagli contenuti sia in Finanziaria sia nei provvedimenti previsti dal decreto Gelmini. Le due parlamentari esprimono cordoglio per quanto avvenuto nel liceo Darwin ma negano che si sia trattato semplicemente di fatalità, come sostenuto dal premier. "Ora che la tragedia è avvenuta - dice Ghizzoni - chiedo ai colleghi del centrodestra per quale motivazione (se non compiacere Tremonti) hanno approvato una Finanziaria che taglia 22 milioni e 800 mila euro all'edilizia scolastica e respinto il mio ordine del giorno sui finanziamenti per la sicurezza. Il ministro Gelmini, oltre ad esprimere il suo cordoglio, farebbe bene a difendere il proprio bilancio dal ministro del Tesoro ed elaborare una vera politica di sostegno e innovazione dell'istruzione pubblica".Da parte sua la titolare del ministero delI'istruzione ha ricordato che "dal momento in cui mi sono insediata ed alla mia audizione alle camere, ho messo in evidenza il problema dell'edilizia scolastica. Avevo visto e studiato un'indagine di Lega Ambiente che metteva in evidenza i numeri estremamente elevati legati a edifici che hanno ormai più di trent'anni di vita. Necessitano di manutenzione e, da subito, abbiamo deciso con il presidente Berlusconi di rivedere i meccanismi di spesa dell'Istruzione". (ADNKRONOS)


Il premier ha definito questa tragedia una fatalità e onestamente mi sento di avallare l’affermazione. A memoria, esclusa l’immane catastrofe della scuola molisana a causa del terremoto ma anche con evidenti responsabilità umane, non ricordo altre situazioni del genere negli ultimi anni.
Un dato però è certo, l’edilizia scolastica italiana e piegata su stessa con plessi antichi e fatiscenti che necessitano di collaudi velocissimi. Guido Bertolaso, responsabile della Protezione Civile, ha dichiarato che un edificio su due è a rischio, e tale dichiarazione aumenta il timore di milioni di famiglie. Anche i miei due figli frequentano scuole molte vecchie che superano i trent’anni di costruzione e in passato, avendo ricoperto la carica di rappresentante dei genitori, ho posto agli organi scolastici un rapido controllo della stabilità degli edifici, ma purtroppo la lentezza dell’amministrazione comunale locale non ha saputo fornire dati rassicuranti . Il governo attuale ha tagliato 23 milioni di euro nel fondo statale destinato al patto per l’edilizia scolastica nella finanziaria 2009, e purtroppo puntualmente si è verificato quello che tutti sappiamo. Insensibilità, opportunità, o altro ? Certamente quando si studia una finanziaria si valuta sempre di non danneggiare classi lavorative, imprese che poi potrebbero, con l’ausilio dei sindacati, mettere in difficoltà il governo. Allora si taglia dove nessuno o pochi fanno sentire la propria voce fino a quando matura una tragedia, poi in quel caso tutti a sparare sentenze e dichiarazioni. Cosa augurarci adesso ? Ci auguriamo che il ministro Gelmini faccia sentire la sua voce senza lasciarsi intimorire da Tremonti che con la sua forbice, nell’atto di tagliare sempre le stesse voci ha inconsapevolmente fatto crollare un tetto che doveva essere collaudato.

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