giovedì 30 ottobre 2008

La sigla di questo celebre programma degli anni settanta mi offre lo spunto per fare una veloce osservazione sulla comicità odierna, e magari invogliare qualche lettore a lasciare un commento. Non Stop si rivelò palestra per il lancio di nuovi comici e teatro di una comicità molto più agile e dissacrante. Enrico Beruschi, Marco Messeri, I Gatti di Vicolo Miracoli, La Smorfia, Carlo Verdone e altri partirono da li, sfoggiando una comicità che prima non si era apprezzata, fatta di presa in giro di tic tutti italiani (vedi Verdone), o di problematiche sociali come nel caso della Smorfia. Monologhi o gustosi siparietti anche irrispettosi, mai volgari, mai un eccesso o uso fuori luogo del rafforzativo (dicasi parolaccia). Ancora oggi, rivedendo qualche filmato dell'epoca si ride di gusto davanti a tanta intelligenza. I comici attuali invece ? A mio modesto parere peccano di idee, pochezza di linguaggio e uso sconsiderato della parolaccia. Davanti alla mancanza di idee geniali o quanto meno intelligenti cosa fanno ? Cercano di far ridere concludendo ogni battuta con una volgarità e spessissimo con la famosa parolaccia !. Non sono un bacchettone sia chiaro, ma questi comici non mi fanno ridere, forse sorridere, ma non come ridevo fino alle lacrime con Massimo Troisi e company.

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