mercoledì 30 maggio 2012

Subito i soldi per la ricostruzione



Nessuno può indovinare dove e quando ci sarà un terremoto. Questo però non significa fare finta che per il passato non ci siano responsabilità precise, non per il terremoto ma per le sue conseguenze. Se quando la terra trema i capannoni crollano e uccidono gli operai la colpa non è del destino feroce ma di chi ha costruito quei capannoni senza rispettare le regole antisimiche e di chi in tutti gli ultimi decenni non si è mai preoccupato di controllare che quelle norme fossero rispettate. Credo quindi che abbia fatto bene il procuratore della Repubblica ad aprire un’inchiesta per capire se ci sono delle responsabilità specifiche.
Oggi, comunque, la prima emergenza è trovare subito i soldi per garantire la sicurezza delle persone che vivono nelle zone del terremotate. Stamattina il governo ha scelto di seguire la solita strada e di alzare il prezzo della benzina, che come sempre non verrà mai più abbassato.
Noi indichiamo un’altra strada. Abbiamo già presentato in commissione Bilancio una risoluzione che può essere approvata oggi stesso, nel giro di pochi minuti, e che permette di stanziare i primi 150 milioni. La risoluzione dice semplicemente al governo di prendere i soldi previsti per la cosiddetta legge-mancia e di finalizzarli alla ricostruzione e alla ripresa economica delle aree disastrate.
Oltretutto sarebbe un atto di giustizia. La legge-mancia è infatti quella legge truffa introdotta dal governo Berlusconi, cancellata da quello Prodi e reintrodotta, raddoppiata, dal nuovo governo Berlusconi che concede ai parlamentari i fondi per finanziare chi gli pare. Per intenderci, è la legge grazie alla quale lo Stato ha finanziato la scuola della moglie di Bossi e che noi dell’IdV non abbiamo mai preso e abbiamo restituito sempre al ministero del Bilancio.
Questi sono i primi 150 milioni. Poi ce ne sono altri 100, quelli relativi alla rata di giugno del finanziamento ai partiti. Noi abbiamo presentato un disegno di legge per l’abrogazione del finanziamento dei partiti e il 6 ottobre partiremo con un referendum contro l’attuale legge appena approvata. In base a questa legge è rimasto il 50% dei finanziamenti: circa 90 milioni. Noi abbiamo presentato un emendamento per destinare anche quelli alla ricostruzone, arrivando così intorno ai 250 milioni. Soldi veri, non chiacchiere.
Noi, in ogni caso, manterremo la promessa fatta e destineremo a questo uso la prossima rata del rimborso per il 2008. E’ l’ultima rata che ci spetta e ammonta, dopo il dimezzamento, a circa 2 milioni di euro. Non ci rinunceremo perché andrebbe automaticamente suddivisa tra tutti gli altri partiti. La consegneremo invece all’autorità locale o a quel gruppo di cittadini che ci sembrerà più capace di utilizzarla al meglio per aiutare le popolazioni colpite. Sarà forse un granello ma servirà comunque per aiutare quelle popolazioni a ricostruire. (www.antoniodipietro.it)

Nessun commento: