giovedì 26 novembre 2009

Palermo - Una lettera anonima, contenente minacce di morte nei confronti di Renato Schifani e dei suoi familiari, apparentemente riconducibili ad ambienti mafiosi, è stata recapitata per posta due giorni fa a Palazzo Madama. Il presidente del Senato ha subito presentato denuncia alle forze dell’ordine. La lettera ha la data "Reggio Emilia, 21 novembre 2009" e il timbro postale "Bologna cmp" con la stessa data. Nella lettera, ricca di particolari sulle abitudini e sui movimenti del presidente del Senato, si sostiene che Schifani sarebbe "nell’occhio dei picciotti"; si afferma che durante "un incontro a Reggio Emilia" ci sarebbe stata una non meglio precisata "telefonata", e si lancia un avvertimento: "Stia attento perché è in pericolo la sua vita e quella dei suoi familiari". La lettera così conclude: "I cosiddetti perdenti sono per la resa dei conti". Sono state rafforzate le misure di sicurezza a garanzia del presidente del Senato, soprattutto in Sicilia. (estratto da IL GIORNALE)


Aria di bufala anche in questo caso. Da qualche giorno il nome di Schifani è affiancato a quello di presunti mafiosi, quando il Presidente del Senato svolgeva nei primi anni novanta la professione di avvocato.
Se così non fosse allora sono sempre quei comunisti giocherelloni che periodicamente si divertono a mandare letterine minatorie.

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