mercoledì 24 ottobre 2012

Mea culpa: il blog prossimo venturo


Devo chiedere scusa a tutti quelli che leggono questo blog, ma mi sono sbagliato e ho pervicacemente perseverato nell’errore, mettendo in atto un disegno criminoso di denigrazione della nostra classe dirigente che è invece efficiente, integra, democratica e di straordinaria intelligenza. L’ho sempre negato, ma come tutti possono sperimentare stiamo effettivamente uscendo dalla crisi come Monti non si stanca di ripetere, la Fornero non ha sbagliato nulla, sono gli esodati ad essere sbagliati di numero e last but not least anche il Piano Italia di Marchionne non è una balla per allocchi: il manager Fiat vuole effettivamente raddoppiare la produzione di auto anche se, per un disgraziato equivoco, si riferiva a modellini in scala 1 a 50. Ma ci sono molte altre affermazioni che devo rettificare: Renzi viaggia realmente in camper e legge Max Weber durante gli spostamenti, anche se – su consiglio di Gori – rifiuta la dottrina di tutti e cinque i fratelli Marx; il Pd è un partito di sinistra; il presidente Napolitano vibra, ma senza il Parkinson; Scajola è un galatuomo che compra case a sua insaputa perché affetto dalla sindrome di Dieb; alle cene di Arcore si raccontavano solo barzellette purché fossero vecchie di vent’anni e il gruppo Bilderberg è la nipote di Mubarak. Non so, forse su qualcosa mi confondo, ne ho dette tante. Ma questa è solo l’anticipazione di come potrà essere il blog una volta passata la legge salva Sallusti, il cavallo di troia scelto per ammutolire la stampa e più che mai internet, prevedendo multe impossibili nel contesto di un provvedimento liberticida e confuso, grazie al quale solo le lodi, purché sperticate, potranno essere al sicuro da azioni legali o dall’ imposizione di far sparire i post o dall’obbligo di pubblicare rettifiche “ricevute da chi assuma di essere stato ingiustamente offeso”. E di certo saranno le uniche “assunzioni” in questo Paese. Paradossalmente mentre la Cassazione cerca di escludere l’informazione online sottraendola all’applicazione della vecchia legge sulla stampa, il Senato, va in direzione del tutto contraria applicando ad internet ciò che valeva per i manifesti murari. Ma la legge, è solo una difesa di casta e il fatto che sia scritta coi piedi, anzi con gli zoccoli di capre al pascolo, raggiunge ancor meglio il suo scopo lasciando la più vasta possibilità di interpretazione in tutti i casi possibili e dissuadendo così chiunque dal fare informazione. Di  certo riuscire a salvare Sallusti dal carcere e incarcerare l’informazione, rende bene il tipo di giornalismo padronale e servile che si vuole. E di certo il fatto che il provvedimento nasca con la firma di Gasparri e Chiti rende bene l’idea dello spirito bipartisan con cui è stata confezionata, aggiungendovi poi l’articolato liberticidio. Purtroppo questo aspetto manca nel documento d’intenti che si dovrebbe firmare per partecipare alle primarie e scegliere se stare con l’agenda Monti dalla destra di Renzi o stare con l’agenda Monti dalla sinistra di Bersani. Quasi quasi chiedo una rettifica perché assumo di essere ingiustamente offeso. (http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/)

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