domenica 25 novembre 2012

Il forzaleghismo è stato una tragedia ma ora diventa una farsa

Roberto Maroni riceve il bacio della morte da Berlusconi e, poveri sciagurati, i leghisti superstiti esultano. Possibile che non si accorgano del discredito popolare recato loro dall’intesa col satrapo di Arcore, impegnato solo nella disperata tenzone per l’immunità parlamentare? Cedendo a Maroni la candidatura alla presidenza della Regione Lombardia, Berlusconi mette nel conto un’emorragia ulteriore del partito che ha fondato e che ora vive come ostacolo alla sua sopravvivenza personale. Mi stupisce non si rendano conto che la destra del futuro potrà risorgere e rafforzarsi solo prendendo le distanze da un padre-padrone che oggi ne provoca l’autodistruzione. Chissà se riuscirà davvero a annullare le primarie del Pdl convocate per il 16 dicembre, a seguito della “terribile” frase di Alfano: “Non voglio candidati inquisiti”. Il povero Alfano non pare sentirsela di tirare dritto. La Meloni, che avremo ospite domani sera all’Infedele, invece sì. Ma è in Lombardia, dove il forzaleghismo sprigionò la sua energia originaria, che nei prossimi giorni si vivrà il big bang determinato da questa lotta per la sopravvivenza fra pezzi dell’ancien régime. (www.gadlerner.it)

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