mercoledì 28 novembre 2012

La sanità pubblica non si tocca


Non credo che il professor Monti, nonostante tutte le profonde critiche che gli ho mosso e che gli muovo, sia uno sciocco, né credo che apra la bocca senza sapere quello che dice. Se si presenta in pubblico e butta là, come se niente fosse, che il sistema sanitario pubblico ‘potrebbe diventare un lusso che non ci possiamo più permettere’, poi non può fare finta di nulla. Infatti, la correzione arrivata poco dopo, in seguito alle proteste dell’Italia dei Valori, del Pd e della Cgil, se non è una toppa peggio del buco, poco ci manca. Quando il Presidente del Consiglio dice che si potrebbe affiancare al finanziamento pubblico un ‘finanziamento integrativo’ conferma quel che aveva chiaramente inteso prima, e cioè, se vogliamo parlare chiaro e non prenderci in giro, che sta pensando a una privatizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. Io temo che si stia per ripetere quello che è già successo per le pensioni e poi per la pubblica istruzione. Si comincia con una campagna martellante, che addossa a tutte le voci dello Stato sociale la responsabilità della crisi dei conti pubblici, e si prosegue tagliando alla cieca. La verità è che sono le scelte dissennate di questo governo che stanno mettendo in ginocchio la sanità. Così si inizia a privatizzare, colpendo ancora una volta i poveracci a cui resterà una possibilità sola: fare gli scongiuri e pregare di non ammalarsi. E’ il contrario esatto di quello che sta facendo, con grande coraggio, il presidente Obama negli Stati Uniti. E’ davvero il colmo che proprio mentre gli Usa iniziano a dotarsi, con una rivoluzione culturale e sociale enorme, di una sanità pubblica, il Presidente del Consiglio italiano, da nessuno eletto, pensi di smantellarla. L’ho detto e lo ripeto. Prendere sotto gamba quel che ha detto Mario Monti sarebbe da stupidi. Abbiamo visto quel che il suo governo ha potuto fare in un anno. Ora sappiamo anche cosa farà. Colpirà per prima cosa quel che resta della sanità pubblica, già pesantemente indebolita da drastici tagli. Noi dell’Italia dei Valori lo abbiamo già detto e, a maggior ragione, lo confermiamo oggi: per noi l’unica alleanza possibile, alle prossime elezioni, è con chi dichiara forte e chiara l’intenzione di non seguire la strada del professor Monti. Spero che tutte le forze del centrosinistra abbiano l’onestà, il coraggio e la dignità di fare altrettanto e di dirlo subito e senza arrampicarsi sugli specchi. (www.antoniodipietro.it)

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