martedì 24 febbraio 2009

Speriamo in bene

Il neosegretario del Pd Dario Franceschini è al lavoro, da stamattina, anche per definire gli organismi del partito dopo l'azzeramento del governo ombra e del coordinamento. L'ufficializzazione della squadra avverrà in settimana e per ora l'unica cosa certa è quella annunciata dal neosegretario all'assemblea nazionale di sabato scorso, ovvero l'intenzione di dare più spazio al territorio coinvolgendo amministratori locali e segretari regionali, a partire da giovani come i numeri uno di Lombardia ed Emilia-Romagna Maurizio Martina e Salvatore Caronna.Renzi: eletto vice-disastro. Intanto Franceschini, come il suo predecessore Walter Veltroni è già sotto il tiro del fuoco amico. Diverse sono state infatti le critiche arrivate oggi da compagni di partito, anche se molti dirigenti del Pd hanno espresso invece parole di apprezzamento per il nuovo segretario. «Sabato è stata un'occasione persa. Non avrei votato Dario: se Veltroni è stato un disastro, non si elegge il vicedisastro per gestire la transizione. In questi anni Franceschini è stato una delusione, percepito come il guardiano di Quarta Fase, l'associazione degli ex popolari: basta con questa storia degli ex. Sono pronto a collaborare con lui, ma è fondamentale che cambi praticamente tutto rispetto agli ultimi mesi», ha detto in un'intervista a La Stampa Matteo Renzi, giovane e rampante presidente della provincia di Firenze, vincitore delle primarie per la candidatura a sindaco del capoluogo toscano. «Ho l'impressione che ci sia qualcuno che dice "viva le primarie finché le puoi gestire - prosegue Renzi, che come Franceschini viene dalla Margherita - ma quando scopre che non sempre vince l'aficionados del gruppo dirigente, allora comincia a dubitarne».Cacciari: partito ridicolo. «Che Dio accolga coloro che vogliono perdere». Il sindaco di Venezia Massimo Cacciari sceglie il quotidiano online Affaritaliani.it per commentare la decisione dell'assemblea nazionale del Pd di non andare subito alle primarie ma di eleggere un nuovo segretario. «Era la soluzione più scontata e anche la peggiore. Almeno le primarie avrebbero creato un po' di movimento anche se non sarebbero andate assolutamente bene. L'unica soluzione era il congresso. Ma così hanno deciso... pace all'anima loro», dice Cacciari. Il Pd rischia l'estinzione? «Speriamo di no, è l'unico progetto che aveva in sé una capacità innovativa, però è chiaro ed evidente che continuano a sbagliare. Continuano a commettere errori». Poi l'affondo finale: «Certo che un partito chiamato a decidere tra Franceschini e Parisi il leader rasenta il ridicolo». (IL MESSAGGERO)


Non ci voleva certo la zingara per prevedere quanto molto modestamente avevo opinato nel post “Il solito PD” del 23/2 ! Mi auguro ancora fortemente che Renzi, Cacciari e scusate l’immodestia, il sottoscritto, si siano sbagliati, in tal caso sarò il primo a mandare una e-mail a Franceschini per scusarmi di aver dubitato.

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