martedì 21 aprile 2009

Il colored è un fuoriclasse, ma......

Una gara a porte chiuse per la Juventus. Il giudice sportivo ha anticipato, a sorpresa, le proprie decisioni per prendere provvedimenti dopo lo scandalo scoppiato per il caso Balotelli, il giocatore dell'Inter investito vergognosamente sabato sera da salve di buuh e insulti razzisti. Dura la decisione del giudice Tosel: la prossima partita in casa della Juventus (3 maggio), quella col Lecce, dovrà essere giocata a porte chiuse. Il giudice ha affermato, nel dispositivo della sentenza, che Balotelli è stato fischiato e insultato "in molteplici occasioni" e ai cori razzisti hanno partecipato "vari settori dello stadio". Non solo, insomma, le curve e gli ultras più accesi: un atto cui ha partecipato più o meno la maggioranza dello stadio. L'aggravante è che in questo caso, come era invece accaduto in altri - fungendo così da attenuante - si è verificata "l'assenza di qualsiasi manifestazione dissociativa da parte di altri sostenitori ovvero di interventi dissociativi da parte della società". Insomma nessun intervento agli altoparlanti dello stadio, nessun invito al pubblico a recedere da questo comportamento. Il comunicato di scuse della società arrivato soltanto ieri, domenica, non è stato evidentemente considerato sufficiente. Anzi assolutamente tardivo. (REPUBBLICA.it)

Ovviamente condanno ogni forma di razzismo e quindi non posso che essere d’accordo con lo sdegno estesosi dopo il caso Balotelli durante il match Juventus-Inter, ma una riflessione va fatta e non perché sono di fede bianconera.
Balotelli è un giovane di diciotto anni e tecnicamente non si discute, può diventare un vero fuoriclasse a patto che si dia una regolata in campo. E’ sotto gli occhi di tutti il caratteraccio del ragazzo che ogni domenica palesa nei confronti degli avversari disprezzo e arroganza anche quando è lui a stenderli senza tanti complimenti. Torino è stata la punta dell’iceberg ma anche sugli altri campi non che lo trattino meglio, al primo intervento falloso del quale è protagonista scattano dalle tribune cori avversi, ma lui continua impunemente col suo fastidioso atteggiamento deridendo gli avversari. Non è un caso che il suo allenatore ci ha messo un po’ a impiegarlo in prima squadra proprio per l’indisciplina che manifestava anche all’interno del suo stesso club, e non è un caso che durante le partite i suoi compagni spesso lo richiamino all’ordine. Detto questo non voglio assolutamente giustificare il comportamento dello stadio torinese, ed infatti la Juventus pagherà con una partita a porte chiuse il vergognoso comportamento dei suoi tifosi. Mi lascia invece perplesso la dichiarazione del presidente nerazzurro Moratti che ha sentenziato che qualora fosse stato presente allo stadio avrebbe ritirato la squadra dal campo. Mi chiedo dov’era quando durante l’incontro Messina-Inter di qualche campionato fa, il difensore locale Zoro fu investito da cori razzisti dai supporter interisti tanto da spingere il giocatore a voler abbandonare il campo ? Moratti oggi ha memoria corta e ipocrisia da vendere, anche perché all’epoca dell’accaduto non fu presa nessuna iniziativa disciplinare nei confronti della sua squadra.

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