lunedì 11 ottobre 2010


Il ministro La Russa con la proposta di armare i caccia ha gettato la maschera: il nostro Paese è in guerra. Peccato che l’articolo 11 della Costituzione reciti: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali..”.
Ma questo Governo che tutti i giorni fa carta straccia dei principi della nostra democrazia va avanti per la sua strada: vuole portare nelle aule parlamentari la questione relativa alle dotazioni dei cacciabombardieri. Come se le bombe fossero una soluzione a questa guerra assurda. L'Italia dei Valori non solo si opporrà a questa ipotesi guerrafondaia, ma chiederà, ancora una volta, il ritiro immediato delle truppe italiane dall'Afghanistan. Adesso basta! Riportiamo a casa i nostri ragazzi. Quella che era iniziata come missione di pace ha cambiato natura e, ad oggi, è stata teatro solo di lacrime e lutti. Per questa tragica avventura il nostro Paese ha stanziato 700 milioni di euro l’anno e ha inviato circa 3500 militari per la missione Isaf a guida Nato.
Quanti sono gli italiani che vogliono questa guerra? Quanti sono d'accordo sul fatto che centinaia di milioni di euro vengano dirottati annualmente dalle casse dello Stato a quelle delle grandi multinazionali delle armi? Che ci facciamo ancora in un posto dove i nostri soldati sono esposti al rischio di morte un giorno sì e l'altro pure? E ci dimentichiamo che si tratta in fin dei conti di una guerra per l'oppio, per il rifornimento energetico di gas, per tenere sotto controllo postazioni strategiche?
Sui quei territori la situazione in questi ultimi dieci anni non è certo migliorata: la corruzione impera, il processo democratico non è stato mai avviato, i signori della droga ne approfittano per alimentare i propri affari mentre le condizioni delle popolazioni locali rimangono pessime. Insomma, questa missione è un fallimento su tutti i fronti. Il Governo dovrebbe spiegarci com’è possibile che 34 militari italiani siano stati uccisi in una missione definita di pace, svenduta ai media come un'operazione necessaria per esportare la democrazia. Cosa c'è di pacifico e democratico in questo massacro infinito dove ogni giorno cadono innocenti civili e militari? L'Italia è stanca di questa guerra sanguinaria, è stanca di piangere altri morti, com'è stanca di questo Governo. (www.antoniodipietro.it)

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