L'Italia dei Valori sin dal primo momento ha detto e ribadisce che valuterà i provvedimenti del governo Monti man mano che saranno presentati e dopo averli letti.
Oggi non li abbiamo letti. Continua la politica delle televendite del presidente del Consiglio, che magnifica i suoi decreti dandogli egli stesso il nome, dal “salva Italia” al “cresci Italia”. Salvo che in quest'ultimo caso neanche ci ha detto come vuol far crescere l'Italia, perché al di là delle dichiarazioni sui massimi sistemi, sapute e risapute da decenni (più liberalizzazioni, sburocratizzazione, lotta all'evasione fiscale, ecc.), alle domande concrete non ha risposto. Specialmente a quelle che gli abbiamo posto noi dell'Italia dei Valori.
Se gli chiediamo come intendi combattere l'evasione fiscale, come intendi combatterla se non riesci nemmeno a siglare un accordo con la Svizzera sulla falsariga di quelli firmati da Germania e Inghilterra, dice che a questa domanda non sa rispondere.
Se gli si domanda come intende intervenire sul lavoro, risponde che sta studiando la Fornero, ma non sa rispondere.
Se gli si dice che bisogna fare una forte lotta alla corruzione con l'approvazione della convenzione dell'Onu, risponde che la sta studiando.
A me pare che lo abbiamo già visto un presidente del consiglio che sapeva vendere se stesso e i suoi provvedimenti prima ancora di farli. Adesso abbiamo bisogno di un governo e di un presidente del Consiglio che prima fanno le cose e poi le annunciano. Dichiarare di averle fatte senza nemmeno riuscire a spiegare in che cosa consistono ci sembra una trovata più che da fine anno da carnevale. (www.antoniodipietro.it)
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