sabato 3 dicembre 2011

Stipendi d'oro scandalosi





Alla fine Piefrancesco Guarguaglini, il presidente di Finmeccanica sotto inchiesta per frode fiscale, si è dimesso. A casa mia, quando un manager pubblico è sotto inchiesta per reati simili, andarsene è un atto dovuto. Nella casa della casta e dei privilegiati, invece, passa per un atto di grande generosità che deve essere compensato con una bella buonuscita. Mica i quattro soldi con cui devono tirare a campare i pensionati: cinque milioni e seicentomila euro. Quattro sull'unghia, il resto entro un anno.

Quando gli hanno fatto notare che sono un sacco di soldi, ha risposto che è più o meno l'equivalente dello stipendio di un anno. E' vero. Prendeva 4 milioni e 712mila euro l'anno, ed era il più pagato tra i manager pubblici italiani. Ma mica di tanto. Paolo Scaroni, amministratore delegato Eni, prende 4 milioni e 272mila euro ogni anno, Fulvio Conti, amministratore delegato Enel, 2 milioni e 620mila euro, Umberto Quadrino, anche lui Enel, 2 milioni e 507mila, Giuliano Zuccoli, presidente di A2A, 1 milioni e718mila.

E qui stiamo parlando solo dei manager pubblici. “Ma che volete che sia la mia buonuscita, se si pensa a Profumo?”, ha commentato il solito Guarguaglini. In effetti un anno fa Alessandro Profumo, oggi indagato anche lui per una frode fiscale di centinaia di milioni, per lasciare la carica di amministratore delegato di Unicredit di milioni di euro ne aveva presi ben 40.
Quando vedono gente che froda il fisco e manda a picco il Paese prendere tutti questi soldi, cosa devono pensare dello Stato e delle sue istituzioni quei tre milioni di italiani che campano, secondo i dati Istat, sotto la soglia della povertà assoluta, cioè con 991 euro al mese per viverci in due? O quegli altri cinque milioni che stanno appena un pochino meglio, perché sono solo poveri e non “poveri assoluti”?

C'è un'altra cosa che mi chiedo e che credo dovrebbero chiedersi anche chi oggi sta al governo. Come si devono sentire quelli a cui verrà detto di aspettare ancora qualche anno prima di prendere due soldi di pensione, vedendo che Vito Gamberale, anche lui un ex manager pubblico, prende 44mila euro al mese e in pensione c'è andato a 56 anni? O che il signor Mauro Sentinelli, ex direttore generale Telecom, si porta a casa di pensione addirittura 90mila euro al mese? Ma anche che Giuliano Amato, uno dei leader politici che più di tutti hanno insistito per le varie riforme delle pensioni, porta a casa ogni mese i suoi 31mila euro.

Io posso capire che oggi ci troviamo in una situazione d'emergenza e che per salvare l'Italia bisogna chiedere sacrifici a tutti. Però signori ministri, per favore, prima fate qualcosa anche per questi stipendi d'oro scandalosi e per queste pensioni che sono uno schiaffo in faccia ai poveracci di questo Paese. Che sono tanti. (www.antoniodipietro.it)

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