mercoledì 28 gennaio 2009

Voci da internet

VITERBO - ''Ciao, voi tutti siete invasi da un grande dolore nel leggere queste parole, io lo so, lo vedo, ma forse questa e' l'opportunità' che Dio mi ha dato per stare con i miei cari sotto altre forme''. E' la frase con cui Andrea Pieri saluta coloro che si collegano al suo sito www.andreapieri.org. Arianna Saviano, invece, accoglie gli internauti sul sito www.ariannasaviano.it con uno smagliante sorriso e un cordiale ciao. Ma non si tratta di due degli infiniti siti che ingorgano la rete. Arianna, 20 anni, e Andrea, 26 anni, la prima residente a Viterbo e il secondo a Vasanello, sono entrambi morti in due distinti incidenti stradali (il 3 gennaio scorso sulla Palermo-Sciacca, in Sicilia, lei; l'11 febbraio 2007, sulla superstrada Orte-Viterbo, lui). I siti in cui i due giovani viterbesi raccontano, dialogano con i visitatori, ricevono e rispondono ai messaggi, mostrano foto e video dei momenti più felici della loro esistenza come se fossero ancora vivi, sono stati voluti dai genitori di lei, la madre Lara e il padre Riccardo, e dagli amici di lui. Una ''moda'', quella di far ''vivere'' i defunti sul web, nata negli Usa, esportata dapprima in Asia e poi in Europa, che si sta diffondendo anche in Italia. ''Certamente - dice Carlo Galeotti, giornalista, docente universitario, autore di vari saggi sul mondo della rete e di un'inchiesta su 'Sesso non profit in Internet' - si tratta di un nuovo modo di elaborazione del lutto. Di lenimento del grande dolore di chi li ha amato i due ragazzi. Ma, anche se l'idea può apparire terribile, i loro siti sembrano andare oltre: li fanno rivivere nel mondo dei bit. Trasformano il loro io incarnato negli atomi in un io addensato in un grumo di bit. Arianna e Andrea sono così diventati due esseri digitali''. (ANSA)


Onestamente non so cosa pensare di questa iniziativa, probabilmente è come sostiene Galeotti, una nuova elaborazione del lutto che mi lascia un po’ disorientato, ma non giudico. Parliamo sempre dell’inenarrabile dolore che si prova per la perdita di un figlio e il silenzio è d’obbligo.
La lettura dell’articolo dell’Ansa, volendo trovare un parallelismo con l’argomento, ma sempre con il dovuto rispetto, mi rammenta una moda in voga fino a qualche anno fa in campo musicale, ovvero quella di far rivivere artisti scomparsi recuperando nastri incisi con la sola voce e montandovi una colonna musicale. I Doors fecero rivivere Jim Morrison in un intero LP, un video mostrava un duetto tra Nat King Cole e figlia, video-duetto anche per Claudio Villa e figlia, e se non erro stessa operazione per i Queen con Freddy Mercury. Ovviamente in questi casi parliamo di operazioni commerciali ma che hanno lo stesso comune denominatore con l’argomento trattato. Se per i genitori, parenti e amici dei due ragazzi questo è il metodo migliore per lenire di poco l’immenso dolore, allora ben venga questa iniziativa augurandomi che resti immune da qualunque opinione contrastante.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io sono una ragazza di Vasanello e conoscevo molto bene Andrea: era socievole, ma a volte un po' timido. Aveva una grande passione per i cavalli, ma la morte l'ha trascinato nel suo vortice. Una mia amica era sua parente e appena ha saputo di questa tragedia è venuta subito da me e mi ha bagnato i vestiti con le sue lacrime di dolore. By PikkolaRagazza

Anonimo ha detto...

i siti sono un qualcosa di carino i quali fanno si che i ragazzi vivano sempre nei ricordi di chi li conosceva ,comunque io sono la mamma di andrea pieri e voglio dire che la morte di mio figlio è stata orrenda perche sono passati 5 anni ed io non ho avuto affatto giustizia da questq legge, chi ha ucciso mio figlio è come non esistesse ,anzi come non fosse mai esistito tutto è stato camuffato che shifo vivere in questo posto di ..........spero il padreterno pensi lui a tutti quelli che hanno coperto e preso per il c........... è purtroppo proprio cosi