sabato 9 aprile 2011

Il PDL lancia l'operazione "liste pulite"

Il Pdl lancia l'operazione "liste pulite" Ma a Milano candida Silvio Berlusconi. Il coordinatore La Russa esclude Stefano Di Martino, condannato in primo grado per aver preso parte alla rivolta di Chinatown. Ok, invece, al premier capolista. Un anno fa il ministro della Difesa diceva: "Chi ha un rinvio a giudizio è invitato a non presentarsi, a meno che non si tratti di accuse marginali" Il Pdl mette in atto l’operazione “liste pulite” e, in vista delle amministrative a Milano del prossimo 15 maggio, taglia Stefano Di Martino, ex An, oggi vicepresidente dell’aula del Comune lombardo, perché condannato in primo grado a nove mesi per aver partecipato nel 2007 alla sommossa di Chinatown. Ma è l’unica vittima. Perché il capolista proprio a Milano è il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, rinviato a giudizio per concussione e prostituzione minorile per il caso Ruby. Del resto il Cavaliere garantisce cinquantamila voti. Pur di non rinunciare al suo traino si può rinunciare alla regola del candidato senza processi in corso per reati gravi. Anzi, ha approvato lui stesso le regole: "Finalmente - ha detto - qualcuno ha messo i puntini sulle i". (www.ilfattoquotidiano.it)

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