Oggi in Parlamento si realizza un’altra giornata di ordinaria follia. Il mondo brucia, l’Italia va a fuoco per i problemi reali. C’è un disastro nucleare in corso che dovrebbe far riflettere su quanto si vorrebbe fare nel nostro Paese. C’è una guerra alla quale stiamo partecipando. Ci sono piazze piene di disperati che chiedono giustizia. Ci sono 4 milioni di italiani che vivono al di sotto della soglia della povertà. C’è il 30% della popolazione giovanile che non ha futuro. C’è un problema drammatico di tenuta delle istituzioni. In Aula, invece, assistiamo a un’altra giornata di ordinaria follia, come ormai da 15 anni a questa parte e come sono sicuro che sarà domani e tra una settimana. Di fronte a tutte queste emergenze noi siamo costretti ad occuparci solo dei processi del presidente del Consiglio Berlusconi, il quale evidentemente ha scelto di fare politica soltanto per sfuggire alla giustizia, ha scelto Montecitorio per non andare a San Vittore, e tutti coloro che continuano ad occuparsi soltanto di questo sono complici politici. Gli italiani devono sapere che oggi in Parlamento non ci interessiamo dei problemi mondiali di cui ho parlato prima, ma stiamo a stabilire se Ruby Rubacuori è la nipote del presidente Mubarak e se Berlusconi ha fatto quel che ha fatto per salvaguardare i rapporti istituzionali tra Italia ed Egitto. Questa è la falsità storica che i parlamentari italiani hanno votato oggi. Questa è l’accusa di complicità politica, morale ed etica che noi rivolgiamo alla maggioranza, asservita alla volontà di un padrone che garantisce loro un posto e li ricatta per poter ottenere un vantaggio processuale. Questa è la ragione per cui noi voteremo contro questa indecenza e invitiamo i cittadini a far sentire la loro voce attraverso l’unico modo democratico, ovvero i referendum. Vorrei ricordare, a questo proposito, che oggi è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la data dei referendum che saranno il 12 e 13 giugno e non lo stesso giorno delle amministrative, come noi avevamo chiesto. Questo governo è anche ladro e ha rubato 350 milioni di euro di soldi pubblici per non accorpare il voto dei referendum con quello delle amministrative solo perché ha paura del risultato. Noi vogliamo ricordare ai cittadini che il 12 e 13 giugno devono votare Sì per abolire il nucleare e incentivare le energie alternative, Sì per far rimanere l’acqua pubblica - perché almeno l’acqua agli assetati bisogna riconoscerla anche se non hanno i soldi per pagarla - ma si vota anche per una questione politica di grande rilevanza per il nostro Paese, che può far da spartiacque tra la maggioranza solo numerica che ha Berlusconi in Parlamento e la maggioranza rappresentata dalla volontà degli italiani. Noi siamo infatti convinti che ci sia una dicotomia tra la maggioranza formale e quella reale del popolo. Noi vogliamo che con il terzo referendum, quello sul legittimo impedimento, i cittadini si esprimano su un quesito molto semplice: volete voi continuare a permettere a queste persone di continuare a governare soltanto per badare agli interessi della cricca e ad assicurare l’impunità alle solite persone o volete che la legge sia davvero uguale per tutti, come stabilisce la Costituzione? Se, come noi crediamo, quel giorno i cittadini non si lasceranno trarre in inganno e andranno a votare i referendum, smentiranno Berlusconi che continua a giustificare la sua poltrona e a sistemare i suoi affari dicendo che è sostenuto dalla maggioranza degli italiani. Cosa sta succedendo in Parlamento? Mai come in questo momento si deve sapere cosa accade qui a Montecitorio: si rinnega la propria dignità, il proprio ruolo, la propria funzione solo per mantenere la poltrona, perché nessuno può credere davvero che qui ci sia qualcuno in grado di sostenere che la signorina Ruby Rubacuori fosse la nipote di Mubarak. Allora mandiamo a casa questo governo con il referendum, prima che la rivolta sociale si appropri del Paese. (www.antoniodipietro.it)
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