giovedì 20 settembre 2012

Sole che tramonti, libero e giocondo

Ho casa a Roma dal 1978 (l’unico affare della mia vita, nonostante le botte dell’Ici prima e dell’Imu ora, appartenendo io alla categoria di speculatori che se investissero in una fabbrica di frigoriferi arriverebbe un’altra Era Glaciale) e come tanti non-romani e residenti part time, amo moltissimo la Grande Mignottona. Ma nei 54 anni da che la vivo e la vedo non l’avevo mai vista così derelitta, sporca, incasinata, abbandonata a se stessa, squallida come da quando la amministrano questi cialtroni fascistelli di Aledanno, come lo chiama D’Agostino, quelli che celebrarono la loro vittoria facendo il saluto romano attorno al Campidoglio. Come dimostrano le loro festine da porchettari sul genere d’ Er Batman e le orgette da Cinecittà B genere legionari con l’orologio e Trimalcioni con il Suv, sono, prima di essere una banda di maiali che grufolano nella mangiatoia rifornita da noi contribuenti, un branco di “buri” ignoranti. Per amministrare una città come Roma, che loro hanno in custodia, non in proprietà, a nome del mondo prima ancora che dei Romani, un minimo di cultura dovrebbe essere indispensabile. Eppure di cattivi sindaci e di cattive amministrazioni comunali, ho visto parecchi, in 54 anni. (Vittorio Zucconi http://zucconi.blogautore.repubblica.it/)

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