lunedì 14 settembre 2009

"La Padania sarà libera con le buone o con le meno buone". Lo ha detto Umberto Bossi, leader del Carroccio, a Venezia nell'ultimo saluto prima di lasciare il palco della Festa dei popoli della Padania organizzata dalla Lega Nord. Per Bossi "la libertà è un diritto" e quindi "é un diritto ottenerla in tutti i modi". "Da soli si arriva prima ma alleati, in gruppo, si va più lontano", ha Bossi. Il leader della Lega ha spiegato che la Lega lavora per raggiungere "cambiamenti epocali". Che non si accontenta del federalismo. Quindi ha parlato del valore dell'unità dei popoli padani che vedranno sempre la Lega accanto "finché i diritti alla libertà non saranno realizzati". "Noi veniamo a Venezia - ha detto Bossi accompagnato dall'applauso delle migliaia di militanti leghisti presenti all' appuntamento - perché sappiamo che un giorno la Padania sarà uno Stato libero, indipendente, sovrano". Un paese, ha aggiunto Bossi, amico di tutti, ma i diritti di libertà devono essere rispettati. Chiedendosi perché "nelle nostre scuole non ci sia un insegnante nostro, nei tribunali non ci sia un giudice nostro". Il leader del Carroccio ha quindi detto che "nulla ci spaventa neanche il carcere". Un richiamo infine al fatto che più il Parlamento rifiuta quel minimo di diritto alla libertà che la gente si attende "più la gente si ribella" e la Lega non andrà in pensione finché i diritti alla libertà non saranno realizzati."Padania libera!". Così il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha urlato in apertura del proprio intervento dal palco della festa dei popoli padani della Lega in corso a Venezia. Subito dopo si è messo a gridare "Bossi, Bossi" guidando il coro delle migliaia di simpatizzanti del Carroccio che partecipano alla manifestazione. (ANSA)


Solo una domanda : è normale che due ministri della Repubblica Italiana, che hanno giurato sulla Costituzione Italiana, possano esternare in questo modo ?

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