martedì 22 settembre 2009

Oggi ho trascorso una giornata diplomatica. In una ambasciata che non dico con diplomatici e altri diplomatici. Mi è stata data dunque notizia che la Chiesa, dopo aver a lungo dibattuto, sembra orientata a far mancare il suo appoggio al presidente del Consiglio per i suoi comportamenti privati e pubblici e per la vicenda Boffo. La novità è che non solo la Cei, ma lo stesso papa Ratzinger dice di aver superato la soglia del sostenibile. Nel frattempo l’appoggio internazionale e non soltanto americano, viene meno ogni giorno di più. Israele non ha digerito il sostegno italiano alla nomina di un razzista egiziano alla presidenza dell’Unesco. I rapporti personali e privati, nonché pubblici ed economici con Putin sono al centro del problema, per una catena di gravi questioni legate alla natura strategica del problema energetico: nessuno vuole un’Europa sulla quale la Russia abbia “potere di rubinetto”. Energie differenziate, sì. Russa compresa. Ma preminenza di quella russa al punto da mettere l’Europa, oltre l’Italia, alla mercé di Mosca, questo no. Obama ha fatto una grande concessione ai russi sui missili antimissile in Polonia e Cecoslovacchia, ma la Casa Bianca e il Dipartimento di Stato manifestano una inquietudine che non dipende dagli “interessi” americani, ma da una questione di sicurezza.
La Chiesa da parte sua ha deciso di non ingoiare il rospo e reagire. Il combinato disposto, unito alle possibili prospettive della sentenza della Corte Costituzionale, apre nuovi e gravi scenari. La possibile fusione di una parte del Pdl (non solo ex AD) con Udc, Rutelli, Fini e, fuori, il nuovo soggetto di Luca di Montezemolo preannuncia un laboratorio in fieri.
Proviamo a discuterne senza ficcarci le dita negli occhi, per favore.
Oggi avevo deciso di non rivelare le mie informazioni diplomatiche, ma quando ho visto la dichiarazione di Bagnansco ho capito che il dado era tratto. Si parla di un fin de recevour per la fine dell’anno. (PAOLO GUZZANTI - www.paologuzzanti.it)

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