lunedì 28 dicembre 2009

Sono stati 110 i milioni spesi dai partiti per le politiche 2008 ma i rimborsi ottenuti dallo Stato sono oltre 4 volte superiori: 503 milioni. Questo perche' il meccanismo del rimborso e' legato al numero dei voti anziche' alle spese. Emerge dalla relazione della Corte dei Conti che ha controllato i consuntivi delle spese elettorali dei partiti evidenziando una spesa di 10,05 euro per ciascun elettore e rilevando come dal 1994 l'esborso dello Stato ai partiti e' stato di 2,2 miliardi di euro.

Una caratteristica evidenziata dai magistrati contabili e' la tendenza a dichiarare spese elettorali maggiori di quelle poi verificate. La legge prevede due tipi di spese elettorali, quelle per i materiali di propaganda (spot, manifesti, poster) e le spese strumentali (viaggi, telefono, eccetera). Dai controlli della Corte dei Conti e' emerso che e' stato soprattutto il secondo tipo di voci ad essere 'gonfiate'. Per esempio, il Pdl ha dichiarato spese per viaggi e telefoni pari a 15.801.955 euro, mentre ne sono state accertate come effettive 652.712. Scostamenti ci sono anche in altri partiti come Idv (1.027.222 contro 16.010), Sinistra Arcobaleno (2.452.441 contro 12.808), Lega (802.316 contro 266.589), Pd (423.696 contro 398.397).

Addirittura le spese di questo tipo del Partito Socialista accertate dalla Corte assommano a 0 rispetto a 1.016.144 dichiarato. All'Udc sono state accettate spese per soli 22.763 euro rispetto ai 4.814.816 dichiarati. Sulla base di cio', la Corte dei Conti sollecita una modifica della legge in modo che il contributo sia 'parametrato in stretto collegamento con la spesa sostenuta e contabilmente giustificata'. (ANSA)


Partito dell' amore, sinistra dell' inciucio, giustizialisti, in questo caso tutti accomunati da un unico interesse........quando c'è da fottere soldi non ci sono ideologie che tengano.

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