Dopo Brancher, dopo Scajola, ora tocca a Cosentino. Anche lui deve andare via dal Governo. Per questo motivo l’Italia dei Valori, oggi, ha presentato una mozione contro il sottosegretario del Popolo della Libertà. Una mozione in cui il Parlamento impegna il Governo a rimuovere Cosentino dal suo ruolo, poiché colpito da un mandato di cattura per contiguità alla Camorra e poiché sottoposto a inchiesta per aver organizzato un’associazione segreta contro gli interessi dello Stato.
Non si può lasciare al Governo una persona su cui pendono questi capi d’accusa. Non è possibile, almeno fin quando la magistratura non chiarisce i fatti che coinvolgono il sottosegretario campano.
Quella che abbiamo presentato oggi è una mozione ordinaria, perché per un sottosegretario non è prevista la mozione di sfiducia individuale relativa ai ministri.
Tuttavia, se il Parlamento approverà questa mozione, inevitabilmente accadrà qualcosa. Ci saranno delle conseguenze.
In più, con questa mozione che abbiamo presentato, riusciremo anche a verificare chi tira il sasso e poi nasconde la mano. Chi difende la democrazia solo a parole e chi fa sul serio.
Votando a favore o contro questa mozione, ciascuno potrà, anzi dovrà assumersi le proprie responsabilità. Vogliamo sapere chi c'è e chi ci fa. Vogliamo che tutti i parlamentari guardino alla loro coscienza e scelgano se tenere al Governo una persona con queste ombre.
Rispetto alle notizie trapelate, secondo le quali Berlusconi sarebbe pronto ad espellere i parlamentari del Pdl che voteranno contro il sottosegretario, credo di poter dire che ci troviamo davanti ad un comportamento di correità politica con ciò di cui è accusato Cosentino.
Solo una correità politica può spiegare il fatto che Berlusconi, invece di mettere a disposizione della magistratura un membro del suo governo accusato di fatti gravissimi, vuole buttare fuori chi dovesse votare la mozione di sfiducia.
L’Italia dei Valori, in questo senso, ha un solo pensiero: sfiduciamo Cosentino. (www.antoniodipietro.it)
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