giovedì 2 dicembre 2010

Berlusconi tradito da amici e alleati



Il problema di Silvio Berlusconi non sono i giudizi e le rivelazioni degli americani, ma quelli espressi dai suoi fedelissimi. Nei faccia a faccia privati con i diplomatici americani, Gianni Letta, Giampiero Cantoni e altri esponenti del Pdl descrivono il premier come una sorta di paranoico ossessionato dai complotti e impaurito dall'eventualità che i servizi segreti italiani lo coinvolgano in scandali sessuali con minorenni. Cantoni, presidente della Commissione Difesa del Senato, fotografa in maniera allarmata il suo stato di salute: "Tutti sono preoccupati, i suoi esami sono un casino totale". Letta rincara la dose: "E' fisicamente e politicamente stanco". Il 27 ottobre 2009 l'ambasciatore annota e inoltra: B. sviene in pubblico, sonnecchia durante gli incontri, si addormenta durante le sue telefonate di cortesia. Altre fonti di centrodestra parlano invece di continui timori di congiure ordite dalla magistratura, dai comunisti, dalla criminalità organizzata, dagli industriali e persino dal presidente della Repubblica. Adesso ovviamente tutti smentiscono, ma la pubblicazione dei documenti di Wikileaks è solo all'inizio: sono 652 quelli che riguardano in qualche modo il Cavaliere, una sessantina quelli analizzati dai quotidiani di mezzo mondo. Appena una decina, a oggi, quelli pubblicati integralmente. E un punto è già chiaro: come può il 14 dicembre l'esecutivo chiedere al Parlamento la fiducia quando nemmeno gli amici più stretti di Berlusconi si fidano di lui?. (www.ilfattoquotidiano.it)

Nessun commento: