mercoledì 22 luglio 2009

Due "simpatiche" canaglie

L’offensiva non si è fatta attendere, gli uomini su libro paga del premier sono scesi in campo, e quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. I duri in questione sono il direttore del Giornale satirico della Reale Casa, Mario Giordano e l’ineffabile Filippo Facci. Ma andiamo con ordine. Giordano pubblica un articolo dal titolo “Aggrappati all’indecenza” Si parte con “l’ultima puntata della congiura della mutanda” , riferendosi agli audio pubblicati dall’Espresso sul suo sito internet. Poi prosegue “siamo al reality della spazzatura, alla diretta stereofonica del fango”, dimenticando che il reality vede protagonista il suo datore di lavoro. Poi se di reality dobbiamo occuparci, lui è maestro perché durante il Grande Fratello il pezzo di carta che dirige era invaso quotidianamente di articoli sulle vicende, si squallide, della casa televisiva. Ma continuiamo, “c’era una volta il grande Espresso, c’era una volta l’Ingegnere (De Benedetti). Ricordate ? Andava in giro rappresentandosi come la Santa Maria Goretti della finanza, il riformatore del Paese, il fondatore dei principi etici della nuova società” . Non vi sembra che queste affermazioni sono le stesse che vantava e vanta il suo capo e accoliti, solo che per lui si parlava di Unto dal Signore !
Citando ancora De Benedetti scrive “ sono stato sovente spinto nel lavoro da motivazioni che definirei morali e sentimentali…..Sono orgoglioso di aver agito come ho agito, basandomi su profondi convincimenti di natura morale…..Tutti uniti nella condizione dell’impegno verso un’etica che sia al servizio del Paese e del suo benessere” , poi commenta “Commovente, no ? Carlo Pio De Benedetti nell’alto dei cieli : un predicatore coi fiocchi. Ma dov’è finito adesso quel sant’uomo ? Dov’è finito il moralizzatore del Paese ? Dov’è finito quello spinto da motivazioni morali e sentimentali ? “. Tutto quanto riportato non appaiono dichiarazioni di Berlusconi al momento della scesa in campo e cavallo di battaglia per tutti i successivi anni ? Cacchio stiamo parlando sempre dell’Unto dal Signore e non di Silvio Pio Berlusconi da Arcore !
Poi Giordano si sofferma sui contenuti dei nastri, e come già anticipato da questo blog, ovvero che ora si va alla ricerca dell’imitatore di Berlusconi, scrive “si sente la voce del presunto Silvio Berlusconi che dice – Io mi faccio una doccia e arrivo…..- “ . Fiorello stai attento, questi ti possono incastrare.
Ma la parte più divertente è quando Giordano parla della tanto invocata privacy e commenta “ provate a immaginare cosa succederebbe se uno entrasse nella stanza da letto di un qualsiasi cittadino, gli carpisse una conversazione privata e poi la pubblicasse integralmente su Internet ? Come strillerebbero i garanti delle varie privacy ? Come inorridirebbero le vestali della moderna civiltà ? E perché invece contro Berlusconi tutto è lecito ? Perché ciò che è scandaloso fare nei confronti di un normale cittadino diventa possibile contro lui ?” . Allora, la mia opinione è che se mi carpissero un mio incontro galante e lo sbattessero su internet mi incazzerei, perché al momento, non avendo nemici, non avendo fatto promesse impossibili da mantenere, avendo la fedina penale immacolata, non avendo corrotto nessuno, ecc., non capirei il motivo di tanta cattiveria se non il gusto di diffamarmi gratuitamente. Per un uomo che il caso vuole Presidente del Consiglio, il discorso non vale. Chi rappresenta il Popolo, chi mi rappresenta anche se non l’ho votato, chi emana leggi per il bene dei cittadini (forse nel caso specifico trattasi di fantapolitica), e giù di lui, deve essere al di sopra di ogni sospetto. Cavolo, Clinton per un “pompino” abbiamo tutti visto cosa ha passato. Chi è al potere deve sprigionare moralità (vero Giordano ?). Un politico perché è una figura pubblica non ha privacy, come scrisse il vostro amico Minzolini in un articolo del 1994 su Repubblica. Ma sappiamo che ora il nostro direttore del TG 1 ha cambiato opinione. Dire che Berlusconi dopo tutti questi attacchi è più forte che mai, specie dopo un G 8 trionfale, che invece riteniamo non ha portato a niente perchè bastava che i potenti della terra si telefonassero tra di loro e avremmo risparmiato un po’ di soldi ed evitato di trasformate le zone terremotate in set cinematografici, ci appare molto ma molto forzato per tenere a galla una figura che malinconicamente si avvia al declino. In conclusione Giordano mi sembra abbia fatto un discreto autogoal citando moralità, sentimenti, principi etici, privacy, tutte qualità oscure al suo datore di lavoro.
Per quanto concerne l’articolo di Filippo Facci dal titolo “ Travaglio & C. : gossip e politica. Ecco i gigolò del pettegolezzo” , nel quale si scaglia contro la pubblicazione del libro “ Papi” definendolo libraccio da pidocchi del pube, sono sicuro che non si farà attendere la risposta dei diretti interessati. Io potrei essere molto cattivo su Facci ma non avendo risorse Berlusconiane e l’avvocato Ghedini sul mio libro paga, non sarei in grado di affrontare una querela. Travaglio e company ispirati anche da una sottile ironia sapranno come regolare i conti.

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