venerdì 31 luglio 2009

Malati d'indifferenza

"Questa è una città assuefatta al dolore e all'indifferenza, che metabolizza tutto, senza batter ciglio". Così l'ex parroco di Forcella, don Luigi Merola, responsabile dell'associazione 'A voce de' creaturé, commenta a Scrivonapoli.it, il tragico episodio verificatosi ieri a Napoli, sul lido di via Caracciolo, dove decine di persone hanno continuato a fare il bagno e a prendere il sole, nonostante ci fosse il cadavere di un uomo, morto in seguito a un malore, adagiato sotto un ombrellone e coperto da un telone bianco. "Mancano gli educatori e anche la Chiesa dovrebbe fare la propria parte - dice don Merola - i sacerdoti non devono essere burocrati, ma devono 'sporcarsi le mani' scendendo tra la gente. I giovani, soprattutto, hanno bisogno di guide sane". (ANSA)

Dopo la morte del romeno ammazzato alla stazione della Cumana tra l’indifferenza della gente, adesso un altro caso a Napoli rimbalza sulla cronaca giornaliera. E’ difficile commentare anche questa notizia, bisogna solo che qualcuno ci spieghi dove nasce questa indifferenza che permette a tanta gente di continuare a sorridere e a fare il bagno con un cadavere pietosamente protetto da un ombrellone.

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