venerdì 14 agosto 2009

C'e' una notizia che pochi italiani sanno, una porcata estiva degna di questa compagine di governo.
Il ministro della Cultura Bondi ha rifinanziato per il 2009, con soldi pubblici, la fondazione Craxi. Fin qui, sapendo che il Pdl accoglie in Parlamento condannati per ogni sorta di reato, anche per associazione mafiosa, nulla di che stupirsi, sappiamo di essere di fronte ad un partito ad immagine e somiglianza dei suoi fondatori: Berlusconi e Dell’Utri.
Ma quando si apprende che le fondazioni intitolate a Sandro Pertini, a Di Vittorio e a D'Annunzio non riceveranno un euro questo deve indignarci.
Le fondazioni hanno il compito di promuovere la cultura nel Paese, quali valori vuol promuovere la fondazione Craxi di cui sua figlia Stefania ne è Presidente?
Su Wikipedia si legge: “la Fondazione Craxi è una fondazione nata il 18 maggio 2000 allo scopo di tutelare la personalità, l'immagine, il patrimonio culturale e politico di Bettino Craxi attraverso la raccolta di tutti i documenti storici che riguardino la sua storia politica”. Mi viene il dubbio leggendo questa definizione se, nel “patrimonio” di cui parla, ci siano anche le migliaia di fascicoli giudiziari prova del suo vero valore politico.
Craxi non era uno statista, è stato solo il fondatore del sistema dei finanziamenti illeciti ai partiti, un incallito corrotto e corruttore che ha distrutto il sistema economico italiano fondandolo sul meccanismo clientelare piuttosto che su quello meritocratico. Un meccanismo per cui appalti e lavori pubblici finirono nelle mani del miglior offerente invece che del più capace.
Un uomo alla cui ombra sono cresciuti, come nel peggiore dei vivai, i politici di prim’ordine che ora guidano i partiti italiani.
Un uomo i cui insegnamenti sono alla base della sfiducia nelle istituzioni e nella politica del primo partito italiano: quello degli sfiduciati che raccoglie oggi il 50% dei cittadini con diritto di voto.
Una fondazione, quella Craxi, che scioglierei oggi stesso poiché rifinanziata attraverso lo stesso sistema creato dell’individuo a cui è dedicata: quello del clientelismo. Propongo altre fondazioni ai politici e sodali del Bettino d’Hammamet, dispersi nei maggiori partiti politici italiani: quella dedicata a Mangano o a Rocco Muscari.
Nei prossimi giorni darò spazio ad un’altra fondazione all’altezza della precedente, quella Agnelli, dedicata all’omonimo corruttore, meglio conosciuto dai politici sotto le spoglie di senatore a vita: Giovanni Agnelli. (www.antoniodipietro.it)

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