mercoledì 26 agosto 2009

Il ministro Frattini è il volto dell'ipocrisia, il volto e la rappresentazione di quell'Italia intollerante e razzista che preferisce mandare a morte i migranti pur di mostrare il volto feroce della supposta fermezza. Poi di fronte alla tragedia annunciata si arrampica sugli specchi bagnati dal sangue degli innocenti per addossare colpe a chi proprio non ne ha: l'Europa. Strano modo di fare, visto che Frattini è stato in Europa fino a ieri e con questa su uscita certifica la nullità e l'incosistenza dell'azione politica italiana. D'altro canto milioni di migranti lavorano e vivono nei paesi europei e non sono certo le poche migliaia che arrivano con le carrette del mare a fare la differenza. Ed è inoltre singolare che i campioni dell'anti europeismo come Tremonti e la Lega, ora si appellino all'Europa, non sapendo che pesci pigliare, visto che le leggi razziali da loro imposte impediscono di fatto ogni soccorso per non incappare nei rigori della legge che fa dei clandestini dei criminali.
Le carceri scoppiano, ma nessuno a partire dall'effimero Maroni si è mai preoccupato delle condizioni di vita dei carcerati. Sembra che per loro, il carcerato, il migrante sia un vuoto a perdere, da ammassare come certi allevamenti di galline in batteria, oggi fuori legge. Qualcuno potrebbe dirmi che nemmeno c'è rispetto per tutti i cittadini; la realtà è diversa in quanto tra leggi ad personam e amenità varie in carcere ci va quello che ruba una mela o partecipa a una manifestazione (di sinistra). I colletti bianchi, gli imprenditori bancarottieri, per finire in carcere, devono essere veramente sfigati. Questa è l'Italia di oggi, un paese senza più schiena dorsale come il 90% dell'informazione, governata da personaggi che 30 anni fa, al massimo, avrebbero animato le feste di paese. (LA DISCUSSIONE)

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