martedì 5 giugno 2012

Emma for president

Un gruppo di attori – da Castellitto a Gassman – hanno preso carta e penna e vergato un appello per lanciare la candidatura di Emma Bonino al Quirinale.

Bene e bravi: una donna presidente, soprattutto se capace e autorevole, sarebbe un bel vedere.

Eppure, probabilmente senza accorgersene, anche gli attori suddetti cadono nel tic populista che informa ogni angolo della vita pubblica italiana. “Se fosse per i cittadini – scriovono con una qualche sicumera – Emma sarebbe già da un pezzo capo del governo”.

Perfino nelle migliori intenzioni l’Italia si conferma il posto dove chiunque si alza e pretende di sapere cosa vogliono i cittadini, se ne fa interprete di personale sponte, ne è portavoce autonominato e condottiero sempre per unzione propria.

In questo caso, tra l’altro, dimenticando che l’ultima volta che ha chiesto il voto ai celeberrimi cittadini Emma Bonino non solo non è ascesa al Colle, ma non ce l’ha fatta nemmeno a diventare presidente della Regione Lazio. (Marco Bracconi http://bracconi.blogautore.repubblica.it/)

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