lunedì 11 giugno 2012

No, non è la BBC

Tourbillon. Intercettamento. Lavata di capo. Scoperchiare la difesa. Guscio difensivo. Sono alcune delle espressioni modernissime che Bruno Gentili, telecronista di Rai Uno, ha regalato ai milioni di italiani che seguivano Italia-Spagna. Novanta minuti di luogocomunismo pallonaro, di frasi in libertà senza senso alcuno (“evoluto nella sua specializzazione”). Il buon Gentili, catapultato in tv dopo decenni in radio, forse crede di essere ancora a Tutto il calcio minuto per minuto. Sanno tutti che i radiocronisti, tutelati dalla mancanza di immagini, ogni tanto inventano un nome, un’azione, un particolare, giusto per dare corpo alla narrazione. In tv, giocoforza, il trucchetto non funziona. E i limiti di un radiocronista balzano subito all’occhio, rafforzati poi dalla presenza di un commentatore “tecnico” come Beppe Dossena, che non ne azzecca una manco per sbaglio. So di gente che ha premuto il tasto “Mute” del telecomando e poi l’ha mangiato, pur di non sentire più la telecronaca targata Rai. Altri hanno chiamato Rupert Murdoch, implorandolo di comprare i diritti dell’Europeo in corso d’opera. Scherzi a parte, il disastro della Rai si vede anche dall’insufficienza imbarazzante della squadra di RaiSport.

Meno male che Ghini c’è! La presenza dell’attore romano per commentare nell’intervallo la partita è un mistero quasi come la presenza di Scilipoti in Parlamento. Ghini arriva tardi ed esordisce dicendo di aver perso tempo perché c’erano tantissimi tifosi spagnoli che ballavano la “samba”. La famosa samba spagnola, uno degli orgogli iberici insieme alla Tour Eiffel di Madrid, al cacciucco di Valencia e alle matrioske di San Sebastian. Ma Ghini quanto ha preso per questa partecipazione fenomenale? Fatecelo sapere, in fondo lo abbiamo pagato noi…

Solita noia la puntata di Notti europee di ieri sera. Stavamo per addormentarci sul divano, poi per fortuna è cominciato Protestantesimo. I bambini valdesi che spiegano l’importanza dell’igiene personale ci fanno molto più ridere di Gene Gnocchi. (Domenico Naso - IL FATTO QUOTIDIANO -)

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