martedì 12 maggio 2009

La Legge è uguale per tutti......i poveri cristi....

Cremona - Il codice penale parla chiaro: chiunque si impossessi della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé e per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 ad euro 526. Non si fanno distinzioni sul valore. Anche se si tratta di soli venti centesimi, sempre di furto si tratta. Lo sa bene Gabriele L., residente a Monte Cremasco (Cremona): è stato condannato dal tribunale di Crema (Cremona) a due mesi per il furto di 20 centesimi da una cappellina nei pressi di Caravaggio (Bergamo).
Forzata la cassetta per le elemosine Aveva appena forzato la cassetta per le elemosine quando, per sua sfortuna, è passata una pattuglia della polizia. Gli agenti lo hanno visto aggirarsi nei pressi della cappelletta e lo hanno subito bloccato.
Il processo L'accusa, rappresentata da Andrea Boschiroli, aveva chiesto 4 mesi e 110 euro di multa, mentre l’avvocato difensore, Giulia Bravi, ha chiesto che il reato fosse derubricato da furto aggravato a furto semplice. Il giudice, Arianna De Martino, ha accolto la richiesta del pm, dimezzando però la pena: due mesi e settanta euro di multa. L’uomo è stato rimesso in libertà. Il giudice gli ha anche intimato di restituire i 20 centesimi che erano stati prelevati dalla casetta delle elemosine. (IL GIORNALE)

Commovente l’impegno e la puntualità della magistratura che ha condannato un povero cristo per un furto di venti centesimi, come altrettanto commovente il benedetto Lodo Alfano che protegge chi sappiamo bene e sta mandando a puttane il Paese. Il Marchese del Grillo sentenziava – io so io e voi non siete un cazzo !-

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