martedì 17 maggio 2011

Berluscrac





A meno di 24 ore dalla debacle elettorale milanese, il ministro La Russa ammette: "Dobbiamo fare anche un mea culpa". Il coordinatore Pdl Denis Verdini, però, minimizza: "Nessuna conseguenza per il governo nazionale". Ma i segnali che arrivano da Roma dicono il contrario. L'allargamento della compagine governativa, con una nuova infornata di sottosegretari per soddisfare i Responsabili, potrebbe essere rinviata a dopo i ballottaggi per evitare di indispettire ulteriormente un elettorato che ha già dato chiari segni di insoddisfazione. A questo proposito, il presidente di Ir, Luciano Sardelli, dice: "Nomine? E' un discorso chiuso". Battuta d'arresto, per le stesse ragioni, anche per la riforma della giustizia e la moratoria sul nucleare. Intanto i vertici della Lega si chiudono nella sede di via Bellerio, in un silenzio "irritato". Ieri Bossi ha detto: "Perdiamo per colpa del Pdl. Del resto Berlusconi ha perso il suo referendum. Aveva dichiarato di puntare a una vittoria a Milano "per governare ancora due anni" e di volere superare le 53mila preferenze del 2006 e si ritrova in mano poco meno di 28mila voti. In più deve fare i conti con la base del suo partito, che si scatena sui forum online e critica lo scarso impegno leghista in campagna elettorale. (www.ilfattoquotidiano.it)

Nessun commento: