sabato 30 luglio 2011

Auguri al Duce






Trenta manifesti per fare gli auguri al Duce. Sono comparsi nella giornata di venerdì 29 luglio per le vie di Tradate, una cittadina nel cuore della Padania leghista, più abituata a pernacchie e diti medi di Bossi che alle nostalgie del ventennio. Sono comparsi in occasione del centoventottesimo compleanno di Benito Mussolini, affissi con un regolare permesso negli spazi commerciali delle bacheche comunali. I cartelli d’auguri riportano solo la scritta “29 luglio 1883 – 29 luglio 2011, auguri Duce!”, non riportano simboli di partito e sono firmati da un non meglio precisato gruppo “Varese Ardita”, di cui non si trova traccia né nel mondo reale né in quello virtuale.

A farli esporre è stato un privato cittadino che si schiera fieramente dalla parte della destra estrema. Si chiama Fernando Corrias, gestisce un bar (bar IV Novembre, ndr) che sembra un piccolo mausoleo. Un caleidoscopio di simboli ed effigi che si mischiano a scritte e bandiere che evocano un’altra Italia. Quella che è finita 66 anni fa.

Non si fa problemi a parlare dei manifesti, Corrias, che anzi ritiene che si sia trattato di un gesto ordinario: “Un mattino mi sono trovato i manifesti davanti alla serranda – spiega -, mi sono detto, visto che sono qui, perché non farli attaccare in giro? E guai a parlare di provocazione: “Non è una provocazione, non è un’azione, sono parole che non mi piacciono. È un’affissione. Punto. Per la gente come me che crede ancora nei valori morali, nella famiglia e nel rispetto della persona, è importante ricordarlo per quello che ha fatto. Perché la gente ha dimenticato certe cose. O non vuole ricordare o è disinformata, perché basterebbe prendere in mano certi documenti, certe leggi fatte quando c’era lui nel ventennio e ci si renderebbe conto che le cose erano diverse”. (IL FATTO QUOTIDIANO)




...e si...quando c'era Lui caro lei...




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