venerdì 8 luglio 2011

IL camerata Arcovazzi






L’onorevole dr. Scilipoti Domenico, già Psdi, già Idv, già Partito dei Responsabili, oggi partito del Pet (in inglese “cagnolino, gattino, animale domestico”, bella scelta di acronimo, che richiama anche certi rumorini ineleganti, complimenti) è ginecologo agopunturista con una passione per l’anatocismo (non è una malattia genetica) e la moxibustione (che non è una guepiere incendiabile), è anche dottore honoris causa della Facoltà del Collegio Zoroastriano e della Società Shaun Behram Baug, Eccellenza dell’Antico Ordine del Merito degli Assiri, premio Huang Ti Imperatore Giallo di Kuala Lumpur, docente di agopuntura giapponese Ryodoraku a Cutriba (Paranà) ecc ecc, e, nei pochi momenti liberi, insignito anche del titolo di Pregiudicato della Repubblica Italiana, essendo stato già condannato anche in appello per calunnia e documentali falsi, in un processo per la costruzione di un mai realizzato centro medico da 61 posti letto. Ieri, accanto al suo grande estimatore, protettore, co-perseguitato (sic) e autore della prefazione al suo importante libro, “SCILIPOTI, Re dei Peones” ha informato la popolazione di avere compiuto “22 mila visite alle favelas” brasiliane. Come possa un essere umano, anche dotato di evidenti qualità soprannaturali come lui, avere tenuto il conto di 22 mila visite (non 21, non 23, proprio 22 mila) senza portarsi dietro nello zaino un tornello di quelli cari al ministro Brunetta tanto stimato da Tremonti, già sfida un poco la credulità umana. Ma per un uomo di 54 anni (li compirà in agosto) 22 mila visite alle favelas significano più di un visita al giorno da quando venne al mondo in Sicilia a Pozzo di Gotto. Una macchietta, d’accordo, che non meriterebbe neppure un ciuffetto di bytes in un blog, ma in realtà la tragicamente comica incarnazione di che cosa siano diventati, 17 anni dopo, il berlusconismo e le sue vuote promesse. Una pochade, un Ambra Jovinelli della politica, una comica finale annerita da stangate, manovre, tasse, rigurgiti di quotidiana corruzione, cricche, croste, gang e appartamenti affittati o comperati sempre all’insaputa dei beneficiari. Senza di lui e senza altre simile caricature viventi raccolte ora nel Pet, l’anziano signore che nella foto gli sta accanto sarebbe già dovuto scappare inseguito da varie richieste di estradizione. Pare che la Disney abbia già in progetto un cartone animato con lui come protagonista. Titolo provvisorio: Il Re Peone. E’ il suo momento di gloria,in questa lunghissima agonia della Repubblica di Salò Berlusconiana e lui, come il memorabile camerata Arcovazzi nel magnifico “Il Federale” di Luciano Salce (1961) che non aveva capito niente, cerca la sua rivincita e il suo quarto d’ora di luce prima della notte. (Vittorio Zucconi http://zucconi.blogautore.repubblica.it/)

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