venerdì 26 giugno 2009

Pan per focaccia

Milano - Lo "scandalo rimosso" risalente al giugno 1999, "l'inchiesta svanita" che il nostro quotidiano svela sui rapporti tra alcuni fedelissimi dell'allora premier con prostitute a Montecitorio, ha sollevato la reazione di Massimo D'Alema che ha dato mandato ai propri legali di querelare il Giornale.
La replica: risponderemo in tribunale "Saremo ben lieti di discutere in un’aula di tribunale con l’onorevole Massimo D’Alema i contenuti dell’articolo pubblicato oggi dal Giornale, dal momento che tutto ciò che è scritto fa parte di un’inchiesta che noi abbiamo riportato fedelmente". È quanto si legge nella replica della direzione del Giornale all’annuncio di querela di D’Alema per il servizio pubblicato oggi "Tutte le escort del clan D’Alema". "All’Onorevole Zanda che parla di violenza vuota - prosegue la nota - consigliamo, se non altro, almeno la lettura dei servizi prima di sbilanciarsi in dichiarazioni. Certo stupisce che i parlamentari più impegnati a difendere la libera stampa in questi giorni diventino all’improvviso così nemici della libera stampa tanto da ricorrere subito ai giudici e agli insulti volgari nei confronti di un quotidiano colpevole di raccontare alcuni episodi (accertati) e porre alcune domande".
Cicchitto ironizza Il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, ha ironizzato sulla "censura" del Tg1 all’articolo del Giornale che ha spinto D’Alema a querelare il quotidiano. "È assolutamente inaccettabile la censura operata dal Tg1 nei confronti della notizia riportata in prima pagina oggi dal Giornale", ha dichiarato in una nota. "È quanto avrebbero dovuto dichiarare gli esponenti del centrodestra se avessero seguito la stessa metodologia dei sofisticati esponenti del centrosinistra che si occupano di Rai Tv e che vogliono che tutti i telegiornali siano tarati sul Tg3 e sull’indegna campagna di stampa che stanno conducendo contro Berlusconi", ha spiegato il capogruppo del Pdl. (IL GIORNALE)

Finalmente ! Il Giornale satirico della Reale Casa ci sbandiera che anche D’Alema nelle qualità di Presidente del Consiglio andava a puttane come Berlusconi. Cosa c’è di male ? Non sono affari privati questi ? (nota per i lettori del Giornale : ovviamente sto ironizzando).

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