lunedì 8 giugno 2009

Tutta colpa dell'astensionismo se "papi" non è santo subito



Fonte Fuoriondanews di Andrea Atzori
Fuorionda dalla postazione TG5 del Viminale: il conduttore Gioacchino Bonsignore s'informa sulla batosta del Pdl, ma guai a dirlo in Tv: "Lo chiedo solo per curiosità, per capire chi ha perso, non penserai mica che lo diciamo"! Lo spezzone è stato raccolto da FUORIONDA NEWS di Andrea Atzori - http://andreaatzori.blogspot.com/ (L’UNITA’)



Bravo Bonsignore, non è il caso di far innervosire ulteriormente il padrone.


Né può consolare il Pd il fatto che la sua caduta verticale si inserisca nella débâcle di tutta la sinistra europea. In molti Paesi, infatti, dalla Spagna all’Inghilterra, i partiti socialisti e laburisti erano al governo. E chi è al governo, si sa, durante le grandi crisi economiche paga un inevitabile scotto. Dovrebbe trarne vantaggio l’opposizione. Invece Franceschini, che sta all’opposizione, ha perso 7 punti percentuali. Che cosa ci sia da esultare, Dio solo lo sa. Comunque, contento lui. D’altro canto, se saranno confermati i risultati delle proiezioni, è evidente che per il Pdl non si è trattato di un successo. Tutt’altro. Il voto andrà analizzato e bisognerà capire che cosa non ha funzionato. In prima battuta si è subito puntato l’indice sull’astensionismo al Sud. Può essere. Ma va anche detto che forse il partito non è stato così compatto come ci si sarebbe aspettati nel difendere il leader dall’aggressione che ha subito nell’ultimo mese. Soprattutto ha colpito il rumoroso silenzio con cui Fini, numero due del Pdl, ha assistito allo scempio della campagna elettorale. E forse è stato un errore anche porre l’asticella del successo oltre il 40 per cento, una percentuale possibile alle elezioni politiche, non alle europee, dove l’elettorato del centrodestra è tradizionalmente più tiepido.Nonostante questo il risultato complessivo del centrodestra è tutt’altro che fallimentare. Il Pdl ottiene comunque più voti rispetto a quelli ottenuti da Forza Italia e An alle europee di cinque anni fa (erano al 32,5 per cento, ora sfiorerebbero il 36 per cento). Si tratta di un risultato significativo perché finora tutti i matrimoni fra i partiti, nel panorama politico italiano, non erano mai stati elettoralmente efficaci. I vari Asinelli e Tricicli hanno sempre preso meno voti rispetto alla somma delle singole formazioni che li componevano. Così sta succedendo anche al Pd. Il Pdl, invece, unisce Forza Italia e An e, rispetto al 2004, guadagna consensi.Il Pdl, stando sempre alle proiezioni, perde qualcosa rispetto alle politiche del 2008. Neanche molto, se si pensa alle batoste che hanno subito negli altri Paesi europei i partiti di governo: sostanzialmente il giudizio degli italiani sulla gestione della crisi non è così funereo come certi gufi volevano far credere. Inoltre alla diminuzione di voti del Pdl fa riscontro la crescita della Lega: complessivamente la maggioranza tiene i suoi voti, e non è poco considerato tutto quello che è successo in questo anno.Per il resto non c’è molto da dire: l’Udc veleggia intorno al 6 per cento; i radicali, nonostante il rush finale a suon di grida, lacrime e digiuni non sembrano in grado di fare il miracolo che li salverebbe dal malinconico addio a Bruxelles; la nostra sinistra in stile «addavenì baffone» scompare per sempre, oltre che dal Parlamento italiano, anche dal Parlamento europeo, a dimostrazione del fatto che moltiplicare i giornali finanziati dai contribuenti non serve a moltiplicare i voti. L’impressione è che, nonostante tutto, gli italiani confermino la scelta verso il bipolarismo.Oggi arriveranno i dati definitivi delle europee e li si potranno combinare con i risultati delle amministrative. Allora il quadro sarà più chiaro. Ma fin d’ora è possibile dire che l’attacco a Berlusconi non è riuscito. Hanno cercato di colpirlo sul piano personale, hanno puntato diritto al cuore dell’uomo ancor prima che del politico, hanno usato tutti i mezzi leciti e illeciti, sollevando un polverone mefitico, che ci ha ammorbato per un mese. Non hanno esitato a immergere le loro menti, un tempo schizzinose nei bassifondi del cicaleggio da coiffeur, con tutto il rispetto per i coiffeur. E alla fine rimangono con quello che hanno seminato: il nulla. Il Pd s’è fatto trascinare da Repubblica e ha cavalcato disperatamente il gossip. E gli italiani hanno risposto mandandolo a quel País.Mario Giordano


“L’esultanza dei perdenti “ l’editoriale di Mario Giordano direttore del Giornale della Reale Casa e dipendente di Berlusconi. Il poveretto, arrampicandosi sulle cifre, non riesce a darsi pace che il processo di santificazione del padrone al momento è naufragato.










Commento a caldo di Concita De Gregorio direttore dell'Unità





Gasparri è Gasparri, e ne ha dato un'ulteriore prova. «Ma stai zitta, ancora con queste domande, vai a fare il funerale a Franceschini...». Così il capogruppo del Pdl al Senato, lasciando la sede del Pdl di via dell'Umiltà, si è rivolto alla cronista de l'Unità Natalia Lombardo, che gli chiedeva di commentare il dato delle prime proiezioni che vedrebbe il Pdl al 39%.Questo mentre continua ll'attesa al quartier generale del partito: a via dell'Umiltà sono riuniti il sottosegretario e portavoce del premier Paolo Bonaiuti, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno e il coordinatore nazionale del partito, Denis Verdini. La sala stampa è gremita di cronisti e telecamere in attesa che i primi esponenti del Popolo della Libertà scendano a dichiarare. Tra i primi è arrivato Gasparri. (L’UNITA’)


Nervosetto il ragazzo eh ?



Primi dati, prime impressioni, nulla di accertato. Ma quanto si sa fino a questo momento è sufficiente per dire che in Italia Berlusconi e la Lega, cioè i partiti coalizzati a sostegno del governo, hanno tenuto rispetto alle politiche e alle europee precedenti, e la sinistra viceversa perde dopo aver straperso in credibilità. Il povero Franceschini ha solo due colpe. Quella di aver raccolto l’eredità di Walter Veltroni illudendosi di poter trasformare un fallimento in una amministrazione controllata; e quella - imperdonabile - di aver seguito conformisticamente i cicisbei del progressismo chic nella creazione di scandali fasulli allo scopo di demolire la reputazione del premier, sia come uomo sia come presidente del Consiglio. Un’operazione simile a un suicidio. Il Cavaliere, nonostante gli attacchi volgari e sgangherati subiti dai gossipari mobilitati dalla sinistra, si è posizionato all’incirca come nel 2008. (Vittorio Feltri LIBERO)


Estratto dell’editoriale di Vittorio Feltri, che alla pari del suo compare Mario Giordano cavalca l’onda delle percentuali dimenticando, come il suddetto compare, che alla vigilia delle elezioni avevano già recitato il “de profundis” del PD che nonostante il botto in giù è ancora lì. Ma evidentemente gli ordini di scuderia sono di coprire il nervosismo del capo e scavare nel nervosismo dell’avversario.



“Ho dovuto fare tutto da me, come al solito ho tirato la carretta da solo”. Silvio Berlusconi si sfoga nei primi momenti dopo lo spoglio elettorale. Il presidente del Consiglio prosegue sottolineando che “se non fossi sceso in campo io l'affluenza sarebbe stata ancora più bassa. È anche per mio merito che l’Italia si conferma il primo Paese per percentuale di votanti: con il record di elettori e di consensi il mio governo si conferma il più forte d’Europa”. Lo sfogo di Berlusconi ha preoccupato molti dei suoi, visto che il Cav aveva annunciato che “se i risultati non saranno all’altezza nel partito dovranno cambiare molte cose”. A rassicurare tutti ci ha pensato Paolo Bonaiuti, portavoce del Pdl: “Berlusconi? Non è arrabbiato”. “Il vero problema – spiega Bonaiuti - è un Pd che è ben contento di aver perso 8-9 punti. Non è forse vero che il 33 per cento raggiunto a suo tempo da Veltroni venne considerata una sconfitta? (LIBERO)


Il Presidente carrettiere.

Benevento si conferma "feudo" della famiglia di Clemente Mastella. Nonostante l’ennesimo cambio di casacca e la bufera giudiziaria che travolse a gennaio dello scorso anno la moglie Sandra ed esponenti di spicco del suo partito - l’Udeur - l’ex guardasigilli del governo Prodi, candidato con il Pdl alle Europee, si conferma il più votato nella città sannita. Secondo i dati (provvisori e non ufficiali) forniti dal sito del Comune di Benevento, Mastella avrebbe ottenuto più preferenze del premier Silvio Berlusconi: 5.680 contro 5.175. Al terzo posto con 3.775 Erminia Mazzoni, ex Udc, passata da qualche mese con il partito del presidente del Consiglio. (LA STAMPA)


Poltrona europea pronta per Mastella, oscar per la migliore interpretazione del film “LA FACCIA COME IL CULO”.













Per la serie "il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto" ?













Come sopra, questi parlano a copione.







ROMA — Non è una «sconfitta eclatante», non viene «penalizzata l’azione di governo» e Berlusconi da domani non sarà «messo in di­scussione ». Ma non nega la realtà Alessandro Campi, politologo, direttore scientifico di Fa­re Futuro di fatto spin doctor di Gianfranco Fini: «Sulla vicenda Noemi il Pdl ha scontato qualcosa, una fuga di voti c’è stata. Il 35% è un dato deludente non tanto in sè, ma rispet­to alle attese che il premier aveva suscitato». «Berlusconi? Ne esce assieme bene e male - continua Campi - . Bene perché, alla luce del crescendo di scandali veri o presunti dell’ulti­mo mese cavalcati anche dalla stampa inter­nazionale, che potevano costargli il voto cat­tolico e il voto femminile, beh ha tenuto ab­bastanza bene. E’ andato male invece il tenta­tivo, sul quale Berlusconi aveva puntato mol­to, di riaccreditarsi sulla scena internazionale grazie a un risultato eclatante, a un plebiscito che gli avrebbe dato un riscatto pubblico ri­spetto agli occhi dei partner e dell’opinione pubblica straniera».
OAS_AD('Bottom1');
Non solo: un risultato di arretramento ri­spetto alle ultime politiche ha effetti anche nell’europarlamento: «Sì, perché potrebbe mettere a rischio la candidatura di un espo­nente italiano a presidente del Parlamento eu­ropeo, ed è vero che il Pdl non è riuscito a diventare primo partito del Ppe». Sul piano interno però, sconquassi non se ne prevedo­no: «Non credo proprio. E’ vero però che il dato della Lega, che cresce, può cambiare i rapporti interni: il partito di Bossi potrebbe alzare un po’ il prezzo della propria collabora­zione, tanto più se dovesse registrare un otti­mo risultato alle amministrative. Insomma, non si aprirà un contenzioso, ma un proble­ma politico sì». Bisogna dunque cominciare a pensare al dopo Berlusconi? «Sicuramente, ma lo si de­ve fare indipendentemente dal dato elettora­le. Il limite del centrodestra - come peraltro del centrosinistra che sembra vivere solo di riflesso rispetto a lui - è che tutto si risolve nella figura di Berlusconi, nel bene e nel ma­le. Se non ci fosse più il premier, sarebbe il deserto. Per questo bisogna lavorare - alla lu­ce del sole, lealmente e guardando al medio e lungo periodo - a una nuova idea di leader­ship e di partito. Tenendo conto anche dei se­gnali che arrivano: perché uno stop può esse­re salutare se impone qualche ripensamento nei comportamenti. E perché i malumori van­no intercettati subito, prima che divengano dissensi». (CORRIERE DELLA SERA)

Per fortuna che c’è ancora qualcuno che ragiona.










(ADNKRONOS)



Il copione continua.......complimenti per il cannibalizzato. Piccole tribù crescono.












Oh scusi sire, c'è un intruso, sarà oscurato immediatamente ! Capezzone corri con la lingua a pulire.



Sette fotografi e tre giornalisti, in attesa da 19 ore. Vigili urbani e polizia a presidiare i due ingressi. Tunnel di agenti e motociclisti della municipale con i caschi bianchi.
Scoppia il caos per il primo voto di Noemi Letizia, la giovane al centro delle polemiche nelle ultime settimane a causa dell’amicizia con il premier Silvio Berlusconi.
Scortata come una celebrità e protetta dalle forze dell’ordine fino alla soglia dell’urna, la neo-maggiorenne, arriva al seggio di Portici (Napoli) a bordo di una Mercedes, preceduta da un’auto civetta, anche se la sua casa dista appena150 metri dal seggio.
A fare da apri pista alla ragazza - accompagnata dalla mamma Anna Palumbo e dal papà Benedetto Letizia - un signore dai capelli bianchi che urla, si dimena, spinge e sbraita a favore delle telecamere. Quando Noemi arriva alla sezione 62 del quarto Circolo didattico di Portici, il presidente del seggio Nunzio Costa, infrangendo la procedura, decide di chiudere le porte, suscitando il panico fuori dai corridoi.
«Vergogna, scortate un cittadino! È una privilegiata!» grida un gruppetto di persone. Urlano e protestano anche i giornalisti e alcuni rappresentanti di lista. Una bimba piange terrorizzata dal frastuono. Qualcuno dice di aver visto una signora anziana strappare la sua tessera e andare via indignata.
Dopo dieci minuti, Noemi tenuta per mano da un agente della polizia municipale, si fa largo fra la sfilata di scalmanati e abbandona il seggio, senza rilasciare dichiarazioni. E che doveva mai dire? Hanno parlato per lei quei vigili, quel presidente e quella piccola Italia naturalmente servile che si è inchinata ai nuovi vip. (BLITZ)

La nuova first lady è andata a votare. Da oggi partono le scommesse sul suo futuro : in politica, velina, cantante, conduttrice televisiva al posto di Barbara D’Urso, voce femminile nel duo Apicella – Berlusconi (i Sexy Machine), ospite fissa in Sardegna insieme a Topolanek, testimonial del PDL, o cosa ancora ?

Ciao Dago, Berlusconi disse di avere il 45% con il PDL e invece se preso un 35% (meno delle politiche dove aveva preso circa 38%) tenendo conto che controlla praticamente 5 televisioni Nazionali (3 direttamente e 2 indirettamente) e vari giornali, giornaletti di gossip e riviste. Invece l'IDV senza TV e giornali con tutti contro è riuscita a raddoppiare i voti (4% alle politiche 8% alle europee). Sarebbe un esperimento interessante vedere cosa accadrebbe se Di Pietro possedesse 5 TV Nazionali e dei giornali e Berlusconi niente. La cosa divertente, o triste vedi tu, è che quando parli del conflitto d'interessi e dell'egemonia Berlusconiana in TV quelli del PDL ti dicono che sono sciocchezze che non contano le TV, facciamo l'esperimento sopra citato e poi vediamo quanto non contano, ipocriti!Mr Hyde (DAGOSPIA)


Ottima idea

Nessun commento: